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giovedì, 7 Agosto 2025

Carica dei trentamila

Se non è un record, poco ci manca; e a pochi giorni dalla sfilata che ha concluso il raduno del terzo raggruppamento, Schio si culla nell’idea di essere stata per tre giorni capitale degli alpini del Triveneto. Con la città vestita a tricolore già parecchi giorni prima, è il tradizionale alzabandiera di venerdì nella centralissima piazza Alessandro Rossi a dare il via all’evento.

La presidente Boldrini in visita all’asilo

Alla scuola materna di Casumaro è arrivata un’ospite inattesa quanto gradita dagli alpini che stavano eseguendo gli ultimi preparativi in vista dell’inaugurazione: la presidente della Camera Laura Boldrini, che stava facendo una visita ai luoghi terremotati dell’Emilia. Era accompagnata dalla presidente della Provincia di Ferrara Marcella Zappaterra, dal presidente della Regione Vasco Errani e dal sindaco di Cento Piero Lodi.

PADOVA – Padova e Vicenza all’ultimo goal

Successo di pubblico alla partita alpina giocata a Padova fra la squadra locale e quella delle giovani penne nere di Vicenza. Le compagini erano guidate dai responsabili delle Commissioni giovani, Luca Bolla e Nicola Stoppa per la sezione di Vicenza, da Diego Giraldin per quella padovana. La partita, molto combattuta soprattutto nel primo tempo, è terminata con il punteggio di due a zero per la formazione “Veneto Team”, rappresentanti di Padova. In gol Franceschini e Di Massimo. È stata una bella gara, arbitrata in modo encomiabile dai due arbitri federali.

Salvato all’Adunata

Gent.mo direttore, la famiglia dell’alpino Gino Benedetti, con il gruppo di Roncadelle (Brescia), vuole ringraziare per la prontezza, la professionalità, la cortesia, la disponibilità e, ultima ma non ultima, l’umanità dimostrata da tutti coloro che si sono prodigati affinché il nostro Gino fosse prontamente soccorso e riportato a noi durante gli attimi in cui il suo cuore ha fatto i capricci all’Adunata di Piacenza.

Alla scoperta del Forte

Werk Gschwent di Lavarone, oggi meglio noto come Forte Belvedere, fu progettato dal Genio militare austro-ungarico sotto la direzione del tenente ing. Rudolf Schneider e realizzato tra il 1908 e il 1912 su uno sperone di roccia calcarea che sporge a strapiombo sulla Valdastico. Doveva costituire uno dei punti di forza lungo la linea dell’ipotetico fronte contro l’Italia, nonostante gli accordi della Triplice Alleanza firmata il 20 maggio 1882 dall’Italia che si univa così alla Germania e all’Austria-Ungheria: un patto del quale i nostri “alleati” si fidavano evidentemente assai poco se dalle fine dell’Ottocento ai primi del Novecento diedero il via alla costruzione di una serie di forti lungo tutto l’arco alpino di confine per bloccare gli accessi alle valli strategiche.

Le emergenze, in aula

Terremoti, alluvioni, disastri di origine antropica. Sono tutte situazioni di emergenza nelle quali si è trovata e si troverà prima o poi nuovamente ad operare, nel contesto della Protezione Civile nazionale, la P.C. ANA. Nei recenti interventi si è constatato che grazie alla Colonna Mobile dell’ANA e a un addestramento sistematico da parte delle strutture decentrate, i tempi medi della prima emergenza si sono notevolmente ridotti.

Progettare sogni

Viva il 1° Maggio, anche se in questo periodo la situazione economica e sociale è sempre più difficile, con l’aumento di disoccupati, precari, aziende che chiudono e tante persone che sono alla disperazione.

SICILIA – Onorati i Caduti delle “Batterie siciliane”

Ogni anno davanti al gruppo bronzeo dedicato alla “Batteria Masotto” (dal nome del suo comandante Umberto Masotto, primo artigliere da montagna ad essere insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare) e ai montagnini siciliani, sito lungo la passeggiata a mare di Messina, si celebra l’anniversario della battaglia di “Adua” del 1° marzo 1896. Alla cerimonia di quest’anno c’era una folta delegazione di alpini della sezione Sicilia con il presidente Giuseppe Avila e alcuni rappresentanti dei gruppi di Messina, Catania e dell’arco etneo.

Se il canto ti accompagna

Un giorno che Papa Giovanni Paolo II era in vacanza in Valle d’Aosta, andò a fargli omaggio un coro di lassù. Quando cominciò a cantare “Signore delle cime”, il Papa esclamò “Questa la so anch’io”. Ma nella sua Polonia, molti cori la intonano così: Bóg nieba, Pan szczytów... Due sole strofe, naturalmente, perché la terza, che i miei Crodaioli non propongono, non è mia: è stata scritta da un caro amico ormai salito nel silenzio di Dio, Rolando Moro di Carmignano di Brenta.

PALMANOVA – Un ponte di solidarietà con Herat

Un “ponte” di solidarietà dal Friuli a Herat, in Afghanistan. Lo hanno costruito i ragazzi delle scuole di San Giorgio di Nogaro attraverso gli alpini del locale Gruppo e gli alpini della Bassa Friulana con la collaborazione di due capitani del 7° reggimento, Mattia Merighi e Riccardo Venturini.

L’asilo dal cuore alpino

W gli Alpini. Grazie agli Alpini: è la scritta preparata dai bambini di Casumaro, appesa alla vetrata della nuova scuola materna voluta e realizzata dall’Associazione Nazionale Alpini in un paese, frazione del comune di Cento, a cui la forza del sisma del maggio 2012 ha strappato l’asilo. Dopo un anno trascorso all’interno dei moduli scuola, retrostanti alla nuova struttura, i bambini, assieme alle insegnanti e alla comunità intera, ancora scossa dal terremoto, hanno accolto e festeggiato, sabato 1° giugno l’arrivo del popolo degli alpini.

Ciao, Nardo

Leonardo Caprioli si è spento il 2 luglio a Bergamo, dove era nato il 24 novembre 1920. È stato presidente della sezione di Bergamo dal 1969 al 1984, anno in cui viene eletto alla guida dell’Associazione Nazionale Alpini: è stato l’ultimo presidente nazionale ad aver partecipato alla guerra e con uno dei mandati più lunghi, interrotto soltanto da una malattia.

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