Fuoripista in sicurezza
Tre progetti per aumentare la sicurezza in montagna sono stati realizzati dalla Sezione Meteomont del Comando Truppe Alpine e dal comprensorio “Adamello Ski” che con i suoi 100 km di piste e con alcuni dei più suggestivi itinerari fuoripista dell’arco alpino attira ogni inverno un numero sempre crescente di appassionati. Per promuovere una corretta frequentazione della montagna sulle piste del Tonale e di Pontedilegno sono attivi un campo artva, un check point sul ghiacciaio e una stazione meteonivologica.
SVIZZERA – Costanza festeggia i 50
Il gruppo “Lago di Costanza” ha compiuto 50 anni, celebrati con una grande festa organizzata dal capogruppo Fernando Epis. La cerimonia è iniziata presso la chiesa di San Colombano di Rorschach con l’ingresso del vessillo, accompagnato dal presidente sezionale Fabio Brembilla e dal consigliere Nicola Stellato: di scorta sette gagliardetti e i labari delle Associazioni Trentini e Bergamaschi nel mondo.
ROMA – Viterbo tricolore
Viterbo imbandierata ha accolto i numerosissimi alpini convenuti per il raduno della Sezione e il 30° del Gruppo. Tante penne nere anche delle sezioni Molise, Marche, Latina e dei gruppi di Castelfranco Veneto, Lizzano in Belvedere, Castellino Tanaro e Mori. Il raduno è iniziato con l'inaugurazione della mostra sui “140 anni di storia degli Alpini” e sulla “Guerra Bianca” organizzata dagli alpini del gruppo di Castelfranco Veneto (Treviso) e da Massimo Albano, che ha ricevuto grande consenso. La giornata si è conclusa nella Sala Regia del Palazzo dei Priori, con la conferenza sui “140 anni di Storia del Corpo degli Alpini”, presentata dal gen. Marco Corti.
16 rubli per “La nostra fede”
La nostra fede: 1914-1920. È questo il titolo di un giornaletto senza pretese, stampato nel campo di concentramento di Kirsanoff in Russia dove, nel 1916, in attesa d’imbarcarsi per l’Inghilterra e da là rientrare poi in Italia, vennero riuniti gran parte dei trentini e dei giuliani che avevano vestito la divisa austro-ungarica ed erano stati presi prigionieri dai russi dopo le battaglie in Galizia e sui Carpazi. Il giornale venne composto con i pochi mezzi a disposizione. Si raccolsero i 16 rubli che servirono a comprare miele, glicerina e colla di pesce ingredienti necessari al clichè della stampa.
Riscoprirsi alpini
Lo spunto per scriverle mi è venuto dalla lettura dell’articolo “capitano quaquaraqua” de L’Alpino di novembre firmato da Gianluigi Amici e in proposito avrei anch’io qualcosa da aggiungere a riguardo.
Dramma, gloria e ricordo
Ricordare chi ha combattuto. Ricordare il passato per costruire il futuro. Ricordare che 62mila penne nere partirono per la terribile Campagna di Russia e che soltanto 19mila fecero ritorno alle loro case e alle loro famiglie, queste le parole chiave per leggere il significato della cerimonia del 71° anniversario della battaglia di Nikolajewka, organizzata dalla sezione di Colico “Alto Lario”. Una commemorazione che a Colico, in una cornice di montagne innevate, ha visto una grande partecipazione di penne nere. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nel Teatro De André di Mandello del Lario: alla presenza del sindaco Riccardo Mariani si è esibita la fanfara della brigata Alpina Julia, diretta dal maresciallo capo Lorenzo Sebastianutto, con un repertorio di musica classica e militare.
Quei manifesti senza logo
Chi ti scrive è l’anziano presidente della sezione di Francia dell’ANA, posto che ho occupato da ben 26 anni. Sono in pensione, e ritorno in Italia con vero piacere abbastanza sovente per vedere mia mamma che è ormai alla soglia dei 94 anni in provincia di Treviso, e più precisamente a Nervesa della Battaglia.
Ricordare le foibe
È stata celebrata, molto in sordina, la giornata in ricordo delle foibe: nel maggio del 1945 l’Italia festeggiava con gli angloamericani la fine della guerra, ma a Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara la liberazione era ben lontana.
I superstiti del Monte Marrone
Il segretario nazionale dell’ANA gen. Silverio Vecchio mi ha informato che il 70° di Monte Marrone figurerà tra le manifestazioni ufficiali 2014. Alla Messa di Natale in Duomo, sul sagrato, alle spalle del presidente sezionale Boffi, eravamo in tre ufficiali del btg. “Piemonte”, praticamente i soli superstiti, o quasi, degli 800 alpini che hanno preso parte prima all’occupazione di sorpresa, senza colpo ferire, all’alba del 31 marzo 1944, di tutte le creste di Monte Marrone, poi alla difesa, all’alba del lunedì di Pasqua del 10 aprile 1944, dal furioso contrattacco dei Gebirgsjäger della Edelweiss.
CUNEO – Ripristinata la ferrata sull’Oronaye
È stata inaugurata la “Via attrezzata degli Alpini” alla cima Dronero del monte Oronaye, sullo spartiacque italo-francese delle alpi Cozie. La cima fu conquistata per la prima volta nell’agosto 1883 da Giovanni Masini, Ettore Troya e da due alpini i cui nomi sono rimasti sconosciuti. La prima guerra mondiale ha visto, sulle Alpi Orientali, la realizzazione di molte vie ferrate per favorire il passaggio in luoghi particolarmente impervi. Nel 1935, ad opera degli alpini del btg. Dronero, fu realizzata la più imponente ferrata delle Alpi Occidentali, quella del monte Oronaye.
VARESE – L’eredità di Nikolajewka
Fedele al motto “Senza memoria il popolo non ha radici” la sezione di Varese ha organizzato anche quest’anno il tradizionale pellegrinaggio al santuario di Santa Maria del Monte, sopra Varese, per fare memoria della drammatica e decisiva battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943. Alla prima cappella della Via Sacra si sono dati appuntamento tanti gagliardetti dei Gruppi della sezione e una moltitudine di alpini con amici e parenti. La serata dal clima quasi primaverile, ha favorito la partecipazione. La manifestazione è cominciata con un intervento del presidente sezionale Francesco Bertolasi che ha rievocato, anche dal punto di vista storico, l’avvenimento.
Centenario della Grande Guerra: lettera d’intenti ANA-CAI
L’Associazione Nazionale Alpini e il Club Alpino Italiano hanno sottoscritto una lettera d’intenti per mettere a punto i progetti comuni, in occasione del centenario della Grande Guerra, con iniziative tese a mantenere viva la memoria e l’insegnamento del primo conflitto mondiale.