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sabato, 2 Agosto 2025

Qualità e competenza

L’esercitazione di Protezione Civile “Triveneto 2014”, organizzata dalla sezione di Verona, segna un nuovo e importante traguardo nell’ambito delle attività di addestramento e formazione sui meccanismi di funzionamento della struttura operativa dell’ANA. Hanno partecipato circa mille volontari della nostra Associazione, provenienti dalle sezioni del Triveneto e da quelle di Bergamo, Pavia, Piacenza e Sondrio. Molti di essi compongono anche le diverse squadre specialistiche (logisti, idrogeologi, alpinisti, antincendio boschivo, subacquei, trasmettitori, unità cinofile da soccorso, informatici, sanità).

Tra postazioni e gallerie

I molti che amano scarpinare sul massiccio del Grappa sanno bene che il monte Palon, subito sopra Possagno, domina tutta la pianura offrendo un panorama mozzafiato. La sua posizione è stata strategica nel sistema difensivo per la prima linea orientale, con postazioni di artiglieria, un minutissimo approntamento di trincee e gallerie per fucilieri, artiglieri e mitraglieri che lo avevano trasformato in una vera e propria fortezza rifornita da quattro mulattiere e da un sistema di teleferiche. Su questi luoghi, il gruppo alpini di Possagno ha realizzato un bellissimo percorso della memoria recuperando trincee, gallerie, appostamenti e presidi della prima guerra mondiale.

Misericordia… alpina

Ho un bell’episodio da raccontarti. Si era alla SMA ed era sabato pomeriggio in uno di quei momenti (e alla scuola sono stati tanti) in cui ci si arrabbiava con tutti, dai nostri istruttori, ai superiori, sino ai piani alti e più su ancora. Ora eravamo un gruppetto di allievi nel cortile davanti alla porta centrale della Cesare Battisti, a commentare quello che avremmo dovuto fare nei giorni successivi mentre quelli trascorsi non era stato di meno (tanta fatica), la punizione che mi era appena stata rifilata (come sempre ritenuta ingiusta).

Esempio da seguire

Alessandro brandisce la lancia per spegnere un piccolo incendio, mentre una squadra di aspiranti ingegneri è alle prese con il montaggio delle assi di una passerella. In mattinata avevano scarpinato sui monti, marciando in fila e aiutandosi con un bastone di legno. Ognuno lo ha ricavato da un tronchetto di nocciolo e lo ha modellato e intagliato secondo il proprio gusto. Come facevano i nostri nonni, come si faceva una volta.

Sicilia in festa

La giornata di apertura del 15° raduno degli alpini del 4° Raggruppamento, svoltosi a Linguaglossa Etna Nord, è stata dedicata alle escursioni sui crateri della montagna: gli alpini hanno così avuto modo di osservare l’Etna da vicino, con il suo pennacchio perennemente fumante. Un clima torrido ha accompagnato la tre giorni di festa: questa è la Sicilia, una montagna circondata dal mare con un sole rovente che la illumina. L’alzabandiera ha dato inizio alla seconda giornata.

40 ANNI DI… UOMINI SPECIALI

La sezione di Savona, in occasione della 40ª edizione premio nazionale "L'Alpino dell'Anno", ha realizzato un libro dal titolo "40 anni di... uomini speciali".

Il volume ripercorre la storia del premio, includendo i carteggi originali nei quali si illustra la proposta dell'iniziativa promossa dal presidente sezionale Franco Siccardi al presidente nazionale Bertagnolli.

Sono inoltre elencate, anno dopo anno, le motivazioni dei premi, corredate da articoli e fotografie. Scorrendo l’elenco dei premiati si nota che pressoché tutte le Sezioni ANA sono menzionate, o come protagoniste, o anche solo per la categoria dei “diplomi d’onore”.

La prigionia di don Franzoni

Ringrazio la redazione del giornale per avermi fatto pervenire la lettera di Pio Penzo di Modena: nel 1990, fece il viaggio in Russia con noi suo papà, il capitano Alberto Penzo. Pio Penzo nomina un fatto su don Enelio Franzoni, cappellano militare in Russia, sul quale avete fatto un articolo sul giornale dello scorso mese di marzo. Avete fatto un errore.

Parola di reduce

Occhi azzurri, sguardo fiero, sorriso franco. Appena lo si incontra si capisce tutto. Il peso dei 97 anni lo frena nel fisico ma la lucidità, lo spirito e l’eleganza d’un uomo d’altri tempi, quelle l’età non le ha scalfite. Il tenente Luigi Morena, oggi generale di Corpo d’Armata, a Monte Marrone c’era e con i suoi alpini del battaglione “Piemonte” ha concorso a scrivere una delle più importanti pagine della Guerra di Liberazione e della nostra storia. Il corso degli eventi, degno di uno splendido romanzo, inizia quasi un secolo fa in un piccolo borgo di montagna in provincia di Cuneo.

Papà Perrucchetti

Quando posso seguo il coro Montenero della mia Sezione, e nell’ultima trasferta fatta a Romano di Lombardia ho conosciuto una ragazza che si è laureata in filosofia, discutendo la sua tesi sul generale Perrucchetti. Il giorno successivo ci siamo nuovamente incontrati e mi ha regalato la sua tesi di laurea con allegato un foglio scritto la sera stessa dopo il concerto.

In montagna per passione

Questo premio è stato istituito 34 anni fa perché si era capito quanto fosse importante, non solo per gli alpini ma per tutti in Italia, guardare alle montagne, a quel punto di riferimento che vuol dire prima di tutto impegno, sacrificio, disponibilità. Voglio perciò complimentarmi con il vincitore di quest’anno, unitamente alla sua famiglia; sono la sintesi indovinata di quello che la nostra Associazione vuole esprimere con questo premio: quel modo silenzioso ma vero di impegno, quel guardare alla montagna come una risorsa da amare e rispettare”.

Monumenti viventi

“Gesù dov’eri? Dov’eri settant’anni fa? Dov’eri quando i reduci erano in Russia a 19, 20 anni?”. Con queste parole don Alberto Casella, cappellano della sezione di Imperia, ha aperto l’omelia, alla Messa celebrata in occasione del 65° raduno nazionale al Colle di Nava, il 6 luglio scorso. “Non ho risposte – ha continuato don Casella – ma vi leggo le parole di chi ha vissuto sulla propria carne quei momenti”.

Frecce… a costo zero

Le scrivo in merito ad una mail letta dalla conduttrice del programma Coffee Break di LA7 di un telespettatore che denunciava il non trascurabile costo dell’intervento delle Frecce Tricolore nel corso dell’Adunata nazionale di Pordenone, all’arrivo di Renzi. Il telespettatore precisava che il costo di ogni passaggio della squadriglia acrobatica era di 950 mila euro e che i passaggi erano stati due.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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