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giovedì, 17 Luglio 2025

Un’Adunata indimenticabile

Caro direttore, ti invio copia della mail che mi ha mandato l’agenzia de L’Aquila presso cui mi ero rivolto per organizzare il viaggio del nostro Gruppo di Tarcento (Udine). Qui di seguito il messaggio pervenutomi. «L’Adunata è passata... e a L’Aquila abbiamo un grande vuoto, quello che voi avete colmato in tre giorni di allegra, ordinaria follia. 

Un fiume giallo

Da tempo coltivavo il desiderio di vedere sfilare all’Adunata nazionale, la Protezione Civile dell’Ana in un unico blocco. Ho quindi inoltrato la richiesta al Presidente nazionale ottenendo l’approvazione per l’Adunata a L’Aquila. Avevo espresso più d’una motivazione a sostegno della mia richiesta, soprattutto ripensando all’opera svolta dagli uomini della Protezione Civile Ana durante l’emergenza per il sisma dell’aprile 2009: fu la più massiccia partecipazione di volontari a un’attività di solidarietà. Ben 8500 turni settimanali, un anno intero, dal 6 aprile 2009 fino a fine marzo 2010 coperto da 50/60 persone con punte iniziali anche di 250, coinvolgendoci ad ogni livello di responsabilità.

Abbiamo camminato insieme

Partecipare a una grande Adunata nazionale è uno stato d’animo e all’Aquila è stato bellissimo esserci. Chi c’era dal 15 al 17 maggio 2015 ha scoperto che dall’anno della loro costituzione gli alpini hanno onorato e rinnovato costantemente il loro giuramento di fedeltà alla Patria e che quasi 100 anni fa decisero in tanti di farlo sfilando in memoria di coloro che avevano perso la vita in Guerra. Da allora non hanno mai abbandonato la tradizione della loro Adunata nazionale, che rinnova ogni anno quel ricordo di una grande tragedia ma rappresenta anche una filosofia di vita che unisce quanti hanno prestato servizio in guerra e in pace in questo glorioso Corpo.

16º raduno Gruppo art. mont. Pieve di Cadore

Domenica 20 settembre gli appartenenti alle batterie 37ª, 38ª, 50ª e reparto Comando, si incontreranno alle ore 10,30 presso il ristorante “Al Pioppeto” di Romano d’Ezzelino (Vicenza). 

Gente d’Abruzzo

Conobbi i primi abruzzesi diversi anni fa a Tarvisio, durante il servizio militare, e di essi mi piacque subito il forte carattere unito ad una grande generosità che arrivai a sperimentare personalmente nella Caserma Lamarmora di Tarvisio e soprattutto nel corso delle esercitazioni di tiro. 

Alpini all'Expo

Sono diverse le organizzazioni di volontariato attivate dalla Regione Lombardia per le molteplici necessità (sanità, logistica, sicurezza) connesse all’Expo di Milano. L’unità operativa della P.C. di Regione Lombardia, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile ha ipotizzato due tipologie di azione che coinvolgono i diversi volontari dell’Ana: un presidio fisso di pronto intervento in località prossima all’Expo e una attività di assistenza direttamente sul posto.

Custode della memoria

Il tuo contributo per la nuova biblioteca

La donazione di oltre tremila libri di Storia militare, soprattutto sugli alpini e sulla Grande Guerra, ha arricchito enormemente il patrimonio culturale del Museo, rendendo nel contempo evidente la mancanza di mobili opportuni per poterli contenere. L’Associazione Amici del Museo Nazionale Storico degli Alpini ha inviato un’email ai Gruppi dell’Ana con i riferimenti per offrire un contributo; le donazioni continuano ad arrivare, anche da privati. Il prossimo 12 luglio ci sarà l’inaugurazione della biblioteca, rinnovata e più ampia così da poter esporre con dignità e orgoglio un patrimonio librario preziosissimo. Una targa ricorderà tutti i donatori, Gruppi Ana o privati e tra loro sono molti quelli che hanno scelto di intitolare la donazione ad un alpino “andato avanti”.

“Ci volevano gli alpini!”

Siamo tornati a L’Aquila per tante ragioni: per incontrare le persone che avevamo soccorso dopo il sisma, per rivedere i luoghi e cosa è stato fatto in questi sei anni, per veder sfilare finalmente in un unico blocco tutta la Protezione Civile e per prestare ancora una volta il nostro supporto. Le attività che i volontari della Protezione Civile hanno svolto sin dalla prima mattinata di lunedì 11 maggio hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Quattro sono i luoghi segnalati e concordati con l’Amministrazione del Comune di L’Aquila. Anche in questo caso gli attestati di riconoscenza non sono mancati: «Ci volevano gli alpini…» è stata la più gettonata delle espressioni.

Una grande adunata

Ti accoglie da lontano con quel suo profilo di braccia scheletriche protese verso il cielo a chiedere di poter risorgere, la gru della ricostruzione. Questa è L’Aquila a sei anni dal terremoto che si portò via in un minuto 309 vite e secoli di storia. Eppure sono bastate poche ore perché quelle strade si rianimassero, come e più di una volta, inondate dal fiume vitale degli alpini accorsi da tutta Italia per l’88ª Adunata nazionale. Per molti è stato un ritorno a casa, almeno per gli 8.500 volontari che da ogni regione si misero in moto la mattina stessa del sisma e allestirono 29 campi per le migliaia di sfollati. “Onorare i morti aiutando i vivi” è il motto dei 364mila volontari dell’Ana, una realtà che qui, nella città ferita, diventa evidenza.

Uomini indispensabili

Perché un’Adunata nazionale abbia successo, occorrono diversi ingredienti. Ne sveliamo due, su tutti: la voce dei nostri speaker e il lavoro ininterrotto degli uomini del Servizio d’Ordine Nazionale. Sono la voce dell’Adunata, dal venerdì quando tutto ha inizio, alla gran kermersse che è la sfilata della domenica. Per tradizione sono avvocati, anche se da qualche anno alla squadra formata da Guido Carlo Alleva, Manuel Principi e Nicola Stefani, tutti ragazzi della Smalp di Aosta, si è aggiunto Francesco Brighenti, alpino senza toga. Raccontano emozioni, fanno conoscere alla città che ospita l’Adunata, la storia meravigliosa delle penne nere, di quanto bene fanno in Italia e nel mondo. Siano in armi o in congedo.

SICILIA – Festa di primavera al Gruppo di Messina

Classico appuntamento al Forte Cavalli di Messina, con il locale Gruppo Ana: in tanti hanno partecipato alla “Festa di Primavera”, provenienti anche dalle altre città dell’isola e dal Molise. La giornata è stata aperta dalla cerimonia dell’alzabandiera e dal canto dell’Inno nazionale, seguito dalla visita guidata al museo del forte. Il direttore del museo di Forte Cavalli, prof. Vincenzo Caruso, ha dato il benvenuto agli ospiti nella piazza d’armi dell’imponente fortezza umbertina. 

Una diretta da dimenticare

Buongiorno, sono la sorella di un alpino udinese, sto seguendo in diretta su Rai 3 l’Adunata degli alpini a L’Aquila. Scrivo a voi per dirvi che la speaker donna è una tragedia! Sono passati i reduci e questa signora dice: «Stanno passando i mezzi!». Non si può. Non è giusto. 

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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