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martedì, 27 Maggio 2025

Per gli eroi del Tomba

Uno scenario con colpo d’occhio meraviglioso, suggestioni forti, amor di Patria, spirito europeo, non sono certo mancati nei partecipanti al 57º pellegrinaggio al Monte Tomba, per l’occasione pavesato a festa. Con l’impegno di oltre 80 volontari, il gruppo alpini di Cavaso del Tomba ha ospitato domenica 4 settembre l’annuale ricordo dei fatti d’arme del 1917-1918. Non va dimenticato che sul Tomba e nel vicinissimo Monfenera persero la vita in molti, combattendo per resistere agli attacchi austro-tedeschi, venti giorni dopo Caporetto. 

Profumo d’Adunata

Era importante, era il raduno delle Penne Mozze numero 45, rientrava negli eventi del filo conduttore “Aspettando l’Adunata del Piave 2017”, c’era un oratore ufficiale che rispondeva al nome del Presidente emerito Corrado Perona e vi ha partecipato per la prima volta il vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, territorio dove sorge il memoriale del Bosco, nella trevigiana Valle di San Daniele, Corrado Pizziolo. 

BIELLA – Il futuro che avanza

La sezione di Biella ha varato una nuova iniziativa che si preannuncia alquanto pionieristica come progetto culturale, anche nell’ambito dell’Ana: proporre riflessioni e testimonianze attraverso persone qualificate che operano o hanno operato nelle Forze Armate.

Una preziosa sostenitrice

Sono passati quattro anni da quando mio marito Enzio è “andato avanti”, quattro anni molto dolorosi e vuoti della sua presenza e del suo sorriso. Assieme a lui partecipavo alle varie manifestazioni e progetti che il gruppo degli alpini di Vigonza organizzava con entusiasmo.

Nel cuore della gente

Si dice che la casa è dove abita il cuore, il luogo in cui le emozioni prendono forma, fra ricordi e affetti più cari. Uno spazio tangibile, per usare un’accezione meno romantica, fatto di piccole certezze quotidiane, un confine pressoché naturale tra noi e gli altri dove potersi rifugiare, sentirsi liberi o semplicemente essere.

Momenti bui, persone speciali

Sono una maestra di Cento, territorio fortemente colpito dal terremoto del maggio del 2012. Ci conosciamo perché proprio voi, carissimi alpini, ci avete donato una meravigliosa scuola a Casumaro, assistendoci per lungo tempo e in mille modi nei momenti peggiori. 

ADELAIDE – Lo zio d’Australia

Antonio Marinangeli della Sezione Abruzzi è volato in Australia per far visita alla Sezione Adelaide e riabbracciare lo zio Davide Innamorati. 

TRENTO – Tre bandiere per Noriglio

Nel corso della festa organizzata dal Gruppo di Noriglio si è svolta una toccante cerimonia al monumento ai Caduti, restaurato dal Comune di Rovereto su richiesta e interessamento del locale Gruppo con la collaborazione della circoscrizione.

Gli alpini a Cima Vallona

La pioggia che a tratti è caduta a Cappella Tamai, non ha scalfito la solennità e la partecipazione alla cerimonia del 49º anniversario dell’eccidio di Cima Vallona. Presenti in prima fila i parenti delle vittime: Ottavio e Amatore Dordi, fratelli di Olivo, Graziella Di Lecce, moglie di Mario e Gabriella Piva, sorella di Armando, assieme a Marcello Fagnani, unico superstite dell’attentato.

PARMA – Monumento alpino a Sorbolo

In occasione della festa per il decennale del Gruppo di Sorbolo è stato inaugurato un monumento per ricordare tutti gli alpini. Il masso è stato donato dall’amministrazione comunale di Arsiero e dal locale Gruppo e proviene dalla zona di Campomolon, dove era situato un forte italiano nella guerra 1915-1918.

SALUZZO – Un segno tangibile

Il Gruppo di Envie in occasione del suo 60º compleanno ha inaugurato il monumento ai Caduti in piazza del municipio. Eretto negli anni Venti il monumento è stato restaurato grazie a un intervento significativo ad opera degli alpini. Sono state lucidate l’aquila in bronzo, le lettere e la ghirlanda, pulite le rocce, risistemato il manto erboso, il palo bandiera e il muretto di cinta e tutt’intorno posizionati dei paletti e una catena.

Sulla strada del davai

Siamo saliti ancora una volta quassù, ai novecento metri del Colle di Nava, dove sessantasei anni fa i reduci della divisione Cuneense vollero innalzare un cippo che ricordasse i loro sfortunati compagni rimasti in terra di Russia. È l’alba di domenica 3 luglio. C’è il sole e un verde che abbaglia. Sulla statale 28, nel traffico, i forzati del mare affrontano la lunga discesa che li separa dall’agognata meta: la Riviera dei fiori è giù, a quaranta chilometri.

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