L’animo alpino
I tre volti dell’Ana
Un’incubatrice per il Gaslini
Scritti con la divisa
Siamo con un artigliere alpino, ma questo ha radici nella bassa pianura veronese, precisamente a Isola della Scala, posta a circa 30 metri sul livello del mare, una terra fertile voltata e rivoltata nel corso dei secoli. Luigi fa parte di quel mondo, di una numerosa famiglia contadina: papà, mamma, Lucia, Riccardo, Teresa, Angelo, Luigino, Guglielmo, Annamaria e Paola. Gente austera come la vita di campagna dove il fiato occorre tutto alla fatica, dove da sempre sono i contadini a svegliare il sole e non viceversa. Gente che pratica i doveri prima dei diritti e quando arriva il tempo del servizio militare mugugna ma non fa storie.
TORONTO – Nel ricordo di Franco
Il fondo “Franco Bertagnolli” venne costituito per dare la possibilità a studenti, figli e nipoti di alpini, di frequentare l’università italiana. L’ex consigliere nazionale Gianni Franza, che conosco da una vita ormai, è stato per molti anni delegato ai contatti con le Sezioni all’estero e fu il principale artefice di questa iniziativa.
Figli della Smalp
Forse per la prima volta dissento da un tuo intervento, nella risposta data ad Alfredo Favretto nel numero di novembre con la frase “Ostentare i gradi come se fossero medaglie”. Chi sfila con la Smalp sa che per l’Associazione bisognerebbe sfilare con la propria Sezione, il fatto è che mentre per quasi tutti gli alpini il far parte di una Sezione corrisponde in linea di massima anche con la zona di reclutamento e i reparti dove si è prestato il proprio servizio di naja (ad esempio i milanesi e i lombardi erano tutti del 5º), noi che abbiamo fatto la Smalp arrivavamo da tutte le parti d’Italia per poi essere destinati e sparpagliati in reparti diversi.
Il gioco da tavolo “Ta-pum”
Vorrei segnalare un gioco per ragazzi dal titolo “Ta-Pum”. Questa è la recensione su internet: “L’edizione italiana si chiama Ta-Pum! (2-5 giocatori, 30 minuti) ed è edita da Oliphante a cui faccio i miei complimenti per aver scelto di pubblicare in Italia questo gioco.
Opinioni da giornalisti
Perché giornali e tv ignorano quasi del tutto l’attività quotidiana e straordinaria dell’Associazione Nazionale Alpini? È successo di recente, a pochi giorni di distanza dall’inaugurazione dell’edificio polifunzionale a Campotosto, piccolo centro montano in provincia de L’Aquila, devastato dal sisma che colpì il Centro Italia lo scorso anno. Un servizio sulla scossa di domenica 3 dicembre ha raccontato quanto questi piccoli paesi, di poche decine di abitanti, vivano in uno stato di disagio e continua emergenza e come la promessa delle casette sia stata fino ad ora disillusa.
CUNEO – Murello e gli alpini
Gli alunni della scuola elementare di Murello si sono aggiudicati il premio sezionale del concorso “Il milite… non più ignoto”. La premiazione si è svolta presso la Sezione alla presenza del Capogruppo Giuseppe Delpopolo, del vice Presidente sezionale Luciano Davico, del sindaco di Murello Fabrizio Milla, di rappresentanti della zona Piana, della presidente della Biblioteca Claudia Gazzano.
Termina la missione della Taurinense in Afghanistan
Lo scorso 14 dicembre, presso l’aeroporto di Herat, si è svolta la cerimonia di avvicendamento alla guida del Train Advise Assist Command West, il comando Nato multinazionale e interforze a guida italiana che opera nella regione Ovest dell’Afghanistan nell’ambito della Missione Resolute Support.
Milano abbraccia gli alpini
Parlare della Messa in Duomo è raccontare una cerimonia che da 61 anni permette a migliaia di alpini di ritrovarsi la seconda domenica di dicembre. Quanti ne ho conosciuti in tutti questi anni: da Peppino Prisco che iniziò l’evento in ricordo dei suoi commilitoni del battaglione L’Aquila, ai tanti presidenti nazionali e sezionali. Oramai non conto più quante volte vi ho partecipato. In 52 anni di iscrizione all’Ana, penso di averne perse poche. Si iniziò nel Civico Tempio di San Sebastiano di via Torino, chiesa di proprietà del Comune di Milano, poi ci spostammo nella chiesa di San Carlo e infine in Duomo.
Solidarietà spirituale
Quando qualche visitatore dell’antica Chiesa di San Sebastiano vuole fare un selfie con noi, alpini di vigilanza, oppure si meravigliano di trovarci lì e vogliono sapere di più della nostra presenza, noi ci meravigliamo, ma forse hanno ragione è giusto che sappiano. Non è nostro ruolo, non è comune che degli alpini Ana, che normalmente vedono impegnati in commemorazioni militari, in attività di Protezione Civile, di solidarietà e in feste varie, si dedichino ad attività di volontariato culturale.