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domenica, 11 Maggio 2025

Caro Angelo, ti stimo

Il 17 gennaio mi sono finalmente arrivate le copie de L’Alpino di dicembre e gennaio. Il suo editoriale e quello del Presidente sono sempre un “concentrato” di umanità e di rigore alpino. Sono nell’anno dei settanta e quanto pubblica nelle lettere al direttore e nelle sue risposte, mi fa uscire qualche lacrima, non per protagonismo, ma per il mio essere alpino da quasi cinquant’anni come lo era stato mio padre, andato avanti nel lontano 1980. 

Non sono un eroe, sono un alpino

Vorrei non passasse sotto silenzio l’emblematico episodio mandato in onda da una televisione. All’intervistatore che lo stava elogiando per aver condotto fuori zona rischio una bimba, portandola sulle proprie spalle per non meno di 7 chilometri, un giovane alpino in tuta mimetica che faceva parte dell’Esercito accorso in aiuto alle popolazione terremotate, ha risposto semplicemente: “Non sono un eroe, sono un alpino”. Grazie alpino, da tutti gli alpini d’Italia.

Lettera firmata 

Un grande uomo, un grande alpino

Caro direttore, non ti ho mai scritto perché non ho problemi da sottoporti o mie lamentele sul comportamento della gente. Leggo sempre, divertito, le tue risposte, sempre azzeccatissime. Quando, però, mi è arrivato L’Alpino, con i miei tre alpini cantori in copertina, non potevo non chiamarti per urlare, alto e forte, il mio calorosissimo grazie al direttore e ai suoi collaboratori. 

Questioni alpine

Rientrato dall’Adunata di Asti e appreso che l’Adunata successiva sarebbe stata a Treviso ho immediatamente contattato il consorzio di promozione turistica di Treviso per sentirmi dire che non esisteva alcun letto se non nel raggio di 40 chilometri. 

La mia scuola Carlo Buffa di Perrero

Vorrei ringraziarvi perché l’articolo “Ricordi di famiglia” mi ha riportata tra le crode del Cristallo, lungo la stupenda ferrata Di Bona che ho avuto la fortuna di percorrere alcuni anni fa e mi ha fatto conoscere la figura di Carlo Buffa di Perrero. Qui a Pieve di Cadore c’è una grande caserma (ex btg. Cadore) intitolata a suo nome e proprio lì negli anni ’50 io frequentai i tre anni di scuola media. Fu la prima scuola media nata in Cadore. 

Il mio presidente

Quando era Presidente dell’Unirr, era anche il mio Presidente. Abbiamo collaborato a lungo in quell’Unione che da sempre ricorda i reduci e ricerca i luoghi di sepoltura dei Caduti. Ma a legarci non fu soltanto il lavoro. 

Risponde il sindaco

In riferimento a quanto affermato da parte del sig. Andrea Cavazza, nella lettera da voi pubblicata in data 9 gennaio 2017 (La memoria sfregiata), ricorre l’obbligo, da parte mia, di formulare alcune considerazioni a fronte di esternazioni sottese a opinioni politiche spiccatamente avverse e a questioni in essere, di carattere strettamente personali, nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale.

Una proposta di leva

Considerato il fatto che molto difficilmente il servizio militare obbligatorio verrà reintrodotto, propongo un servizio civile obbligatorio con possibilità di scegliere la specializzazione “Alpina”. Servizio obbligatorio per tutti i ragazzi e le ragazze, da 6 a 12 mesi, al termine del ciclo scolastico scelto; piccola paga giornaliera più vitto e alloggio (magari sabato e domenica a casa); periodo riscattabile ai fini pensionistici; logica stile militare (squadre, compagnie, battaglioni, comandanti a tempo indeterminato, ecc.). 

Ora pensiamo agli aiuti

Le scrivo perché sono stato sconvolto dal modo in cui sono state trattate le popolazioni del Centro Italia. Lasciamo perdere le manifestazioni politiche di vicinanza a questi poveri disgraziati “Non vi lasceremo soli ” e “Lo Stato farà la sua parte” ed altre amenità del genere. Passerelle televisive con codazzo di giornalisti al seguito, “non è il caso di alimentare altre problematiche e via discorrendo”. 

Un canto inappropriato

Voglio segnalare un fatto secondo me molto spiacevole e che getta discredito immeritato su noi alpini. In questi giorni viene proiettato nella sale cinematografiche italiane l’ultimo film degli attori Ficarra e Picone intitolato “L’ora legale”. Dovrebbe essere un film comico e di denuncia sociale ma… Fra i “furbetti” presi di mira dai due attori ci sono i “famosi” forestali siciliani. 

Un piccolo contributo

Sono un alpino dell’Abruzzo, visto la nostra situazione critica per il terremoto e l’abbondante nevicata, proporrei l’abbonamento gratis per l’anno 2017 per chi ha subito danni documentabili, presentandoli ognuno nella propria sede. Sicuro di un vostro interessamento un piccolo pensiero che sarà sicuramente apprezzato.

Angelo Di Giuseppe 

Sui soci aggregati

Sono un socio fondatore del Gruppo di Ruda Sezione di Palmanova, da 30 anni presente nel direttivo del gruppo e per 18 anni ho fatto il Capogruppo. Detto questo per presentarmi, mi permetta di entrare nella discussione di questo dibattito infinito, perché vedo che quasi ogni mese sul nostro amato mensile L’Alpino, nelle lettere al direttore qualche socio affronta questo argomento.

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