NOVARA – Volontari per due giorni
È stata una bellissima esperienza quella vissuta da ventiquattro alunni della Scuola primaria di Vicolungo e Recetto (Novara). Undici bambini e tredici bambine di età compresa tra i 9 e i 10 anni, accompagnati dai rispettivi insegnanti e supportati dai volontari di Protezione Civile dell’Ana, Sezione di Novara, hanno vissuto un fine settimana da veri volontari.
CUNEO – Murello e gli alpini
Gli alunni della scuola elementare di Murello si sono aggiudicati il premio sezionale del concorso “Il milite… non più ignoto”. La premiazione si è svolta presso la Sezione alla presenza del Capogruppo Giuseppe Delpopolo, del vice Presidente sezionale Luciano Davico, del sindaco di Murello Fabrizio Milla, di rappresentanti della zona Piana, della presidente della Biblioteca Claudia Gazzano.
SALUZZO – In aiuto ai terremotati
Il Gruppo di Barge ha deciso di devolvere un aiuto alle persone più bisognose colpite dal sisma in Centro Italia che ha devastato molte aree residenziali, produttive e di lavoro. Gli alpini si sono messi quindi in contatto con il Presidente della Sezione Abruzzi, Pietro D’Alfonso, che ha segnalato tre famiglie che, a causa sia del terremoto sia delle anomale precipitazioni nevose, avevano subìto danni rilevanti.
CASALE MONFERRATO – Il milite di Casale
Nell’aula magna dell’Istituto Leardi, il più antico istituto superiore tecnico italiano, la Sezione di Casale Monferrato ha consegnato le borse di studio alle scuole per il concorso nazionale “Il Milite… non più ignoto”, che hanno lavorato sul bando edito dall’Ana per ricordare uomini e storie legate alla Grande Guerra. Presenti alla cerimonia il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti, di Frassinello Monferrato Marco Andreone e il consigliere comunale di Ozzano Mauro Monzeglio, a dimostrare l’apprezzamento delle comunità ai loro studenti.
GERMANIA – Il 4 Novembre a Monaco
Il Gruppo di Monaco di Baviera ha partecipato alla cerimonia in ricordo dei Caduti di tutte le guerre, presso il Cimitero militare italiano nel Waldfriedhof di Monaco, recentemente risistemato in accordo con la direzione di Onorcaduti. La cerimonia organizzata dal console generale d’Italia a Monaco di Baviera Cianfarani e dal vice console Ricciardi, socio alpino del Gruppo, ha visto la partecipazione del personale delle Forze Armate italiane in servizio presso organismi Nato di Monaco e di Oberammergau, di esponenti di organizzazioni italiane presenti in Baviera e di altre autorità.
INTRA – Per Florindo e Vittorino
Florindo era un ragazzo del 1917 e se n’è andato sul far dell’estate, seguendo a pochi mesi di distanza l’amico Vittorino, classe 1920. Hanno lasciato il Gruppo di Miazzina e la Sezione Intra, consegnando a chi li ha conosciuti i loro preziosi ricordi di reduci e di alpini. Quando Florindo Morandi nacque, suo padre era al fronte, poi toccò a lui vivere l’esperienza della Guerra: per Florindo il secondo conflitto mondiale è durato ben sette anni e si è concluso con un ritorno a piedi da Dubrovnik al paese natìo affrontato fra mille pericoli, incontri e disavventure. Vittorino Meschia aveva affidato i suoi ricordi ad un quaderno denso di appunti: “Il 18 marzo 1940 sono stato chiamato alle armi nel battaglione Val Toce e, dopo un’estate trascorsa in diversi campi estivi all’Alpe Veglia, il 6 novembre sono passato al battaglione Intra.
TORINO – La magia di un Natale alpino
Chi non ha mai sognato da piccolo di poter visitare la casa di Babbo Natale, vedere la fabbrica dei giochi, sbirciare gli elfi che impacchettano i giocattoli e accarezzare le renne, fedeli amiche del vecchietto con la barba bianca? A Torino il sogno del Natale si concretizza: fino al 7 gennaio le fantasie dei bambini diventano realtà nei 20mila metri quadrati dei prestigiosi giardini della Reggia di Venaria Reale, dove sorge il villaggio di Santa Claus, immerso nel verde del parco.
SALÒ – Gli alunni hanno colto nel segno
Nella mattinata dell’ultimo giorno dell’anno scolastico 2016/2017, presso l’istituito di scuola primaria Enrico Fermi di Polpenazze del Garda, gli alunni della classe 5ª sono stati premiati per il concorso “Il milite… non più ignoto”, dal Presidente della Sezione Romano Micoli, alla presenza del Capogruppo Claudio Mazzacani.
TRENTO – Come cent’anni fa
Erano ormai più di due anni che sulla catena del Lagorai si combatteva quando, il 27 agosto del 1917, con una speciale “Messa al campo”, il cappellano del btg. Feltre, don Luigi Agostini, inaugurava la “sua” chiesetta di guerra: eretta alle falde del Monte Cauriol, in località Campìgol del Fèro, grazie all’impegno degli scalpellini e dei carpentieri che mai mancavano fra i montanari del 7º ed impreziosita all’interno da una statua della Vergine realizzata in legno di cirmolo dal ten. Giuseppe Caimi (caduto alla fine del 1917 sul Grappa).
MODENA – La sezionale di Modena
L’alzabandiera in Piazza Roma a Modena ha aperto ufficialmente la 75ª adunata sezionale. L’appuntamento più importante del calendario della Sezione di Modena è ritornato nel capoluogo dopo ben 27 anni; era infatti il 1990 quando fu organizzata l’ultima volta in città in occasione dell’inaugurazione della sede di via del Luzzo. Il ricco programma del sabato è proseguito al Centro Alberione per l’inaugurazione della mostra storico alpina con esposizione di cimeli militari, stampe e tante immagini sulla Campagna di Russia.
BASSANO DEL GRAPPA – L’aiuto alpino in Brasile
Nel 2002 in una zona povera del nord est del Brasile, l’allora Presidente della Sezione Bassano del Grappa Bortolo Busnardo e gli alpini della Sezione hanno costruito una scuola materna ed elementare che oggi ospita 250 bambini dai 3 ai 12 anni. La scuola è stata intestata a “Mauro Bonotto”, un ragazzo morto in un incidente in montagna e finanziata dalla famiglia di Mauro.
CUNEO – Per chi non fece ritorno
In circa tre anni di lavoro grazie all’aiuto di altri due alpini, lo scultore Barba Brisiu e l’amico Sergio Falco, ho realizzato tre sculture ricavate da tronchi di castagno e ispirate alle vicissitudini e ai ricordi che la mia famiglia mi ha trasmesso. In questo modo ho voluto onorare il cappello alpino e raccontare il dolore delle famiglie e degli uomini in guerra ricordando l’aiuto del popolo russo nei confronti degli alpini.