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venerdì, 9 Maggio 2025

Calendario storico Ana 2018

È possibile ordinare il Calendario storico Ana 2018 dedicato al “Centenario della Grande Guerra”.

Nelle 24 pagine di grande formato della nuova edizione – quest’anno è la 10ª – troverete le immagini che raccontano un anno di manifestazioni della nostra Associazione, la storia, con particolare riferimento agli avvenimenti del 1918, le attività di conservazione della memoria e quelle di volontariato.

Le Sezioni, i Gruppi e i singoli interessati possono richiedere il Calendario storico Ana 2018 direttamente a “L. Editrice s.r.l.”, tel. 019/821863, cell. 333/4189360, oppure 346/7384176; fax 019/805900; e-mail l.editrice@libero.it

Aiuto dalle Forze Armate

L’operazione Sabina, iniziata nel novembre 2016 e conclusasi lo scorso 8 giugno, è stata una delle operazioni di soccorso alla popolazione più impegnative degli ultimi decenni. Per raggiungere l’obiettivo la Difesa ha messo in campo un dispositivo interforze che, nel momento di massimo sforzo, ha impiegato quasi 3.500 uomini e donne, oltre 1.400 mezzi e un ampio spettro di capacità ‘duali’. Si tratta di mezzi, materiali e competenze tipiche dello Strumento militare, che possono essere validamente impiegate anche per interventi di pubblica utilità e in caso di calamità naturali. 

I mille figli d’Italia

Siamo nel cimitero di Arsiero in occasione del pellegrinaggio nazionale al Monte Cimone, per assistere a “Monumentale”, una pièce teatrale. Le sedie per il pubblico sono disposte fra le croci, l’atmosfera è magica, intensa. Si comincia con la lettura dei nomi dei Caduti lì accolti, si continua raccontando la conquista della cima, che si trova mille metri più in alto. 

Pellegrinaggio in Albania

Nel gennaio scorso si sono riuniti per la prima volta i collaboratori del gruppo di lavoro Grecia- Albania (Commissione Russia- Grecia-Albania), costituito con lo scopo di localizzare le salme degli alpini della Julia sul Monte Golico e, di concerto con il Commissariato per le Onoranze ai Caduti e le autorità albanesi, di provvedere alla loro riesumazione avvalendosi dell’esperienza maturata in anni di ricerche da parte dei componenti la commissione: Guido Aviani Fulvio della Sezione di Cividale, Manuel Grotto della Sezione di Vicenza e Ilario Merlin, Presidente della Sezione di Pordenone che da oltre un decennio si recano in pellegrinaggio in Albania.

Bagnati e contenti

Nemmeno sull’amena valle di Contrin è riuscito ad interrompere l’ormai – si può ben dire – lunga storia dei raduni nazionali che si svolgono da ben 34 anni presso l’omonimo complesso rifugistico in alta Val di Fassa, dedicato al compianto Franco Bertagnolli, Presidente nazionale Ana della ricostruzione del Friuli. Qualcuno certo all’ultimo ha deciso di desistere, rinunciando al sapore “eroico” d’una risalita a piedi sin sotto le pareti maestose del gran Vernèl e della regina delle Dolomiti - la Marmolada, con il cappello a far da grondaia.

Scommessa vinta

Per gli alpini, si sa, niente è impossibile. Non ci sono le montagne? Le portiamo noi togliendole dai nostri cuori. E così anche una Sezione di pianura come quella di Casale ha potuto organizzare un Campionato di corsa in montagna… e che Campionato! La partecipazione ha battuto ogni record: 47 le Sezioni oltre 550 gli iscritti.

Sui Monti Berici

All’approssimarsi della cerimonia conclusiva dell’esercitazione di Protezione civile del 3º Raggruppamento, le vie di Arcugnano, paese dell’hinterland vicentino, erano tutte imbandierate, ma deserte. Peccato - ho pensato con rammarico - la gente ha preferito andarsene al mare. Poi dalla strada è arrivato un rullar di tamburi, sono apparse le divise blu della Fanfara storica di Vicenza e dietro… una lunghissima fila di bambini, con genitori e insegnanti, in un turbinio di palloncini tricolori e gialli. 

La nostra casa

Ci sono luoghi che sentiamo nostri più di altri. Oltre a ragioni storiche o geografiche, c’è senza dubbio una componente legata a un istinto naturale che non si può mettere a tacere. Accade quando si arriva alla rampa di gradoni che salgono al rifugio Contrin con il fiato corto strozzato dall’ultimo ripido tornante. La sud della Marmolada precipita sul pratone costellato di massi erratici, tra il Gran Vernel e la cima Ombretta occidentale, è la sorpresa preparata dalla natura. Un orizzonte inclinato, protagonista di imprese alpinistiche, teatro nella Grande Guerra, allegoria della storia alpina. 

In 5mila per la Cadore

Se è vero che “fortuna audaces iuvat” chi - leggi Sezione Ana - a Belluno aveva scommesso su un’edizione da incorniciare del raduno della brigata Cadore ha avuto pienamente ragione. Infatti, arrivata alla quinta replica, dal 1999 ad oggi, la manifestazione è andata in scena sullo sfondo di un fine settimana baciato dal sole e confortato dal successo delle iniziative in calendario. Lasciato in eredità un libro di Ezzelino C. Dal Pont, che ha narrato la vita della Brigata dal 1953 al 1997, il raduno è partito con il botto venerdì 2 giugno.

Nasce l’Orta

Fiocco verde alla caserma Pasquali, sede del 9º Alpini. Lo scorso 29 maggio è nato il nuovo battaglione multifunzionale Orta che riprende la denominazione del 4º battaglione Genio pionieri, costituito nel novembre 1975 a Trento e sciolto nel 1993. Il nuovo reparto di circa 300 uomini è un battaglione specializzato nell’emergenza in caso di terremoto o di gravi eventi atmosferici ed entrerà in piena operatività entro un anno.

Iniziano i lavori

Sono stati mesi di grande impegno per il Consiglio Direttivo Nazionale, per il Presidente Sebastiano Favero e in particolare per la commissione Grandi Opere. Decine di sopralluoghi in Centro Italia, gli incontri con le amministrazioni comunali, con i tecnici e con i responsabili Ana per dar corpo ai quattro interventi, uno in ogni Regione colpita dall’ultima forte scossa che a inizio anno ha aggravato la già precaria situazione. 

Una stella alpina

È il 18 giugno scorso. Con una mail essenziale, com’è nel suo stile, il direttore generale ci comunica che il giorno precedente il Papa ha dichiarato ufficialmente che il martirio di Teresio Olivelli, nel campo di concentramento di Hersbruck il 17 gennaio del 1945, è avvenuto in odio alla fede. Tradotto vuol dire che tra poco, non appena sarà concordata la data tra il Vaticano e la Diocesi di Vigevano, l’alpino Teresio Olivelli sarà proclamato ufficialmente Beato. Davanti a una notizia di questa portata, da giornalista mi chiedo quali possano essere le reazioni di un alpino. 

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