Per boschi e sentieri
Sabato 20 e domenica 21 luglio si è svolto a Pulfero (Udine) il 41° campionato nazionale ANA di marcia di regolarità in montagna a pattuglie, organizzato dalla sezione ANA di Cividale. La scelta di Pulfero come sede dei campionati, nella splendida cornice delle valli del Nastisone al confine con la Slovenia, è stata propiziata dalla presenza nel locale gruppo alpini e di numerosi atleti amanti dello sport in montagna, su tutti il capogruppo Mario Miscoria e Bepo Puller, vecio alpin con il cuore e l’entusiasmo di un bocia, che vanta numerosi record nella corsa in montagna in campo nazionale, cui è stato assegnato il compito di direttore di gara. Puller e i suoi collaboratori hanno testato il percorso che, a detta di tutti, è stato tecnicamente all’altezza della competizione, ottimamente segnalato e con incantevoli panorami.
Alpini dormienti: “Guardo al futuro con serenità”
Presidente, dieci anni fa l’ANA contava 26mila alpini in più e 23mila aggregati in meno. Come vede la vitalità dell’Associazione pensando a questo invertirsi dei fattori?
La vitalità c’è nel senso che nell’arco dei dieci anni il numero degli associati ha subito una modesta diminuzione. Fa riflettere avere 26mila alpini in meno, ma questo è dovuto in parte ad un fatto fisiologico, tanti che hanno fatto naja o la guerra sono andati avanti. La leva non c’è più e quindi l’unica possibilità è quella di at tingere dai dormienti. Gli aggregati sono una risorsa - penso ad esempio al loro grande impegno nella Protezione Civile - e lo sono nella misura in cui tanti giovani che non hanno potuto fare il servizio di leva aderiscono ai nostri valori, alle nostre idee, si impegnano e sono con noi.
Il “Malga Roma” in Russia
Il coro Malga Roma si è formato nel 1993, nell’ambito della Sezione di Roma. La sua caratteristica è il repertorio specialistico, costituito dai canti alpini e dai classici della montagna, con l’esclusione sia di composizioni contemporanee, sia di brani che non hanno attinenza con la tradizione militare alpina e, più generalmente, con la cultura montanara.
Ritorno alla Colonna Mozza
Ciò che colpisce maggiormente sull’Ortigara è il gran silenzio e le testimonianze d’una guerra che fu, di scheletri di postazioni che rivelano stanze in cui vissero uomini ormai dispersi nel tempo e che chiamavamo nemici. E poi buche, grandi, piccole, lasciate dai calibri partiti dal fronte opposto e che raccontano una montagna martoriata e vite spezzate. Non un albero, solo mughi che tolgono spazio alle greggi e diradano in quota per lasciare il terreno bruciato in un paesaggio inclemente. Lo stesso sentiero che sale dal lato “austriaco”, chiamato pomposamente “Kaiser Karl Straße” dai genieri che lo costruirono sventrando la montagna, sembra una lunga ferita. Non c’è prato, solo qualche ciuffo d’erba ingiallita e non un fiore, non un volo di uccelli.
Scoprire che alpini è bello!
“Ora ha un senso cantare Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte. L’Italia chiamò, dice Elena, 18 anni, liceo linguistico. “Ho imparato che di fronte alla fatica hai due possibilità: arrenderti o affrontare la situazione e crescere”. Le fa eco Daniela, 17 anni, liceo classico: “L’alzabandiera mi è rimasto nel cuore… e poi le escursioni, dolori alle gambe, alla schiena e alle spalle per il peso dello zaino, vesciche ai piedi e ginocchia gonfie per i più “veci”, ma lo sforzo e la stanchezza sono stati ricompensati da paesaggi mozzafiato! È stata una delle esperienze più belle e significative che abbia potuto vivere finora… Ho riscoperto i valori dell’amicizia, della collaborazione, del rispetto e dell’adattamento alle diverse situazioni…”.
Giovani, il nuovo che avanza
I giovani sono una grande risorsa, danno un contributo di idee ed un aiuto nelle attività dei gruppi e delle sezioni e danno un significativo contributo nella… sveglia degli alpini “dormienti”: è quanto è emerso dall’incontro dei referenti del 1° Raggruppamento riuniti ad Alessandria. All’incontro, avvenuto alla fine dell’aprile scorso, erano presenti i referenti di 18 dei 23 iscritti al Gruppo Giovani delle 25 sezioni di Piemonte Liguria, Valle d’Aosta e Francia ai quali ha dato il suo saluto prima l’allora presidente nazionale Corrado Perona, quindi il presidente della Sezione Bruno Pavese, il consigliere sezionale Daniele Bertin e infine il coordinatore Giovani dei 1° Rgpt. Mauro Buttigliero che ha riferito gli argomenti all’ordine del giorno.
Adamello, ovvero Alpini
Incute timore la Nord dell’Adamello, seppure imbiancata o azzurrata dal sole. Sembra non vi sia accesso, sembra non vi sia neppure una via capace di condurre alla sua sommità. Oltre i tremila. E la sensazione è la stessa, che la si guardi standole poco sotto o che la si ammiri da lontano. Siamo in una regione incantevole delle Alpi Retiche, nella conca del Venerocolo, ai piedi dell’omonimo passo e dell’omonima punta posta lì accanto. Dinnanzi l’Adamello e la più piccola cima Plem, così simili per aspetto che l’una pare la miniatura dell’altro
Julia: è tempo di bilanci
Per la Julia è quasi tempo del ritorno in Patria: la sua missione in terra afgana, iniziata il 24 marzo scorso, sta infatti per concludersi. A metà di questo mese di settembre rientrerà la Bandiera di guerra dell’8° Alpini ed entro i primi di ottobre l’intera brigata sarà in Italia, sostituita dalla brigata di fanteria Aosta. La cerimonia di benvenuto alla Julia si svolgerà a Udine, entro la prima decade dello stesso mese.
Stefano Duretto è andato avanti
La mattina del 1° agosto è andato avanti il vice presidente nazionale della nostra Associazione Stefano Duretto. Solo il giorno prima era venuto in Sede nazionale non mancando, com’era solito, di darci un saluto in redazione. Duretto era nato il 31 agosto 1938 a Canelli (Asti), dove abitava. Arruolato il 1º marzo 1960 fu inviato al 12º CAR di Montorio Veronese, poi destinato all’11º Alpini da posizione a Tolmezzo.
Il gen. Bonato nuovo comandante della “Tridentina”
Il generale di Divisione Federico Bonato è subentrato al gen. D. Fausto Macor alla guida della Divisone alpina “Tridentina”. La cerimonia si è svolta al Palazzo Alti Comandi, sede del Comando delle Truppe Alpine, alla presenza del comandante, generale di C.A. Alberto Primicerj.
Com’è nata la scuola
Si tratta di un nuovo edificio inserito in un polo scolastico già esistente con la scuola elementare e la scuola media di recente realizzo, previsto ad un solo piano fuori terra inserito in un contesto verde, assimilabile a parco, con accesso indipendente su una carreggiata pubblica di scarso traffico. L’area coperta di metri quadri 700 circa insiste su un lotto di 5.000 metri quadri.
Ciao, Nardo
Leonardo Caprioli si è spento il 2 luglio a Bergamo, dove era nato il 24 novembre 1920. È stato presidente della sezione di Bergamo dal 1969 al 1984, anno in cui viene eletto alla guida dell’Associazione Nazionale Alpini: è stato l’ultimo presidente nazionale ad aver partecipato alla guerra e con uno dei mandati più lunghi, interrotto soltanto da una malattia.