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venerdì, 26 Aprile 2024

Teresio Olivelli sarà proclamato Beato

L’alpino Teresio Olivelli sarà proclamato Beato. Ad un anno e mezzo dall’elezione a Venerabile, con il riconoscimento delle virtù eroiche, lo scorso 16 giugno Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti il martirio di Teresio Olivelli, laico, ucciso in odio alla Fede il 17 gennaio 1945 nel lager tedesco di Hersbruck.

Le ali di Cino

Il 23 marzo scorso se n’è andato Cino Tortorella, noto a tutti per il suo personaggio televisivo più famoso, il bonario Mago Zurlì, nei panni del quale condusse per tanti anni lo Zecchino d’Oro in tv. Non sono però in molti a sapere che Cino (Felice) era stato anche alpino, anzi, un alpino “con le ali”! Il suo servizio di leva lo fece, infatti, nel lontano 1954, nel primo plotone alpini paracadutisti della brigata Taurinense.

Celebrazione per il 61° della morte di don Gnocchi

Martedì 28 febbraio, alle ore 10.30, al santuario presso il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro, 66), in occasione del sessantunesimo anniversario della morte del Beato don Carlo Gnocchi, nel giorno del Transito in Cielo, verrà celebrata una Messa presieduta da don Vincenzo Barbante (presidente della Fondazione Don Gnocchi) e concelebrata da don Maurizio Rivolta, rettore del santuario del beato don Gnocchi.

VERONA – Per il papà dei mutilatini

Davanti alla baita degli alpini di Borgo Nuovo (Verona) è stata inaugurata l’opera dedicata al Beato don Carlo, per volontà degli alpini locali, guidati dal Capogruppo Adriano Residori, con il contributo del consorzio Zai. Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Verona Flavio Tosi, l’assessore comunale Antonio Lella, il Consigliere sezionale Flavio Melotti e una rappresentanza del 4º Alpini paracadutisti. Il parroco Giorgio Fainelli ha benedetto l’opera: un medaglione in bronzo su una stele di marmo. Luigi Gelmini, allievo di don Gnocchi, presente alla cerimonia, ha ricordato che don Carlo, nelle visita a Roma, gli domandava sempre: «Caro Luigi cosa posso fare io per te?». Il Santo degli alpini, con la sua tenerezza, dava speranza ai ragazzi meno fortunati alleviando le loro sofferenze. 

Milano: Messa nel 7° anniversario della beatificazione di don Gnocchi

Il prossimo 25 ottobre presso il Santuario di via Capecelatro 66, a Milano, verrà officiata una Messa per il 7° anniversario della beatificazione di don Carlo Gnocchi, nell’anno in cui si celebra il 60° della morte.

Concerto per don Gnocchi a Milano

Venerdì 21 ottobre presso la Chiesa di S. Vittore al Corpo (via San Vittore 25, Milano), concerto della Cappella musicale “Pueri Cantores” e dell’orchestra sinfonica “Giulio Rusconi”, diretti dal maestro Dario Garegnani, che eseguiranno il Requiem in re minore KV 626 per Soli, Coro e Orchestra di Wolfgang Amadeus Mozart.

Un francobollo commemora Teresio Olivelli

Il prossimo 15 ottobre verrà emesso un francobollo commemorativo del Venerabile Servo di Dio Teresio Olivelli, nel centenario della nascita. Il francobollo, del valore di euro 0,95, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per una tiratura di seicentomila esemplari.

Raduno della sezione di Pavia in ricordo di don Gnocchi, Olivelli e il gen....

In occasione del raduno sezionale del 2 ottobre a Mede Lomellina, la sezione ANA di Pavia e il Gruppo di Mede, in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi, ricorderanno il Beato don Gnocchi, il generale Franco Magnani e Teresio Olivelli.

"Don Gnocchi ci parla", serata dedicata alla memoria a Pozzolengo

Sabato 9 luglio, alle ore 20.45, si svolgerà a Pozzolengo (Brescia), in piazza don Carlo Gnocchi, una serata dal titolo “Don Gnocchi ci parla”, dedicata alla memoria, agli scritti, alle immagini, all’Opera del beato cappellano alpino nel 60° anniversario della scomparsa. 

All’inferno e ritorno

«L’altra sera, una chiara e fredda sera invernale spazzata dal vento, i miei piccoli, gli orfani dei miei alpini, dormivano tutti naufragati nei grandi letti bianchi della casa austera e serena da poco preparata per loro. Dormivano il loro sonno di seta, popolato di corse spensierate al paesello alpestre, nella grande casa ancora tutta da scoprire. E nell’oscurità frusciante di innocenti pensieri e di sogni ridenti, tornai a vedere gli occhi desti e trafiggenti dei miei morti. Lente e stanche le palpebre del sonno scendevano su di essi. I miei morti, finalmente, riposavano in pace».

Interprete d’umanità

Racchiudere in un’immagine la straordinaria figura del beato don Carlo Gnocchi è impresa improba e per nulla soddisfacente. Eppure, tra gli slogan sopravvissuti alla storia, due sembrano sintetizzare più di altri la poliedrica e affascinante personalità di un uomo – e di un prete – che ha fatto la storia del Novecento italiano: santo con la penna alpina e padre dell’infanzia mutilata. Non sono icone poi così distanti. 

Dicono di lui…

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