Chiarezza sulla nostra preghiera
Era ora che qualcuno, grazie direttore, facesse chiarezza sulla Preghiera dell’Alpino. Ne avevamo proprio bisogno. Purtroppo nelle nostre comunità troviamo abbastanza spesso dei parroci “moderni” (sic) che non vogliono sentire parlare di armi a difesa di… ed anche qualche alpino che si adegua, pochi per fortuna.
Quella lampada ci rischiara il cammino
Le sezioni Marche e Trieste e i gruppi di Fiume, Pola e Zara - che fanno capo alla sezione di Venezia - si sono assunti l’onere di donare per un anno l’olio per la lampada perennemente accesa all’altare della Madonna del Don, nella chiesa dei Cappuccini, a Mestre, in ricordo degli alpini Caduti. L’olio per la lampada che arde per i Caduti e ci rischiara il cammino.
Alla statua del Redentore
Il Mombarone, confrontato alle tante maestose montagne valdostane, potrebbe essere giudicato una vetta di secondaria importanza, perché alto soltanto 2.372 metri. Quando, alla fine dell’Ottocento, fu prescelto dal Comitato Romano, per rappresentare il Piemonte settentrionale, assieme ad altre diciannove vette in altrettante regioni italiane, rispondeva a caratteristiche considerate essenziali per l’epoca in cui si viveva e per la finalità dell’iniziativa.
AUSTRALIA – Attività del gruppo di Springvale
Ogni anno il gruppo di Springvale, sezione di Melbourne, dopo una breve sfilata depone una corona al monumento ai Caduti e partecipa ad una Messa celebrata da padre Kieren e accompagnata da canti alpini. Anche quest’anno, dopo la Messa, è stata fatta una colletta il cui ricavato è stato affidato a Margherita e Brian Allen, missionari laici in Cambogia, che insegnano ai piccoli a leggere e scrivere.
BELGIO – La Sezione compie 75 anni
Due importanti ricorrenze per la sezione Belgio sono state festeggiate a Ransart, con la collaborazione del gruppo locale. Il sabato pomeriggio sfilata per le vie del paese, seguita dalla Messa per i Caduti e per gli alpini andati avanti. Erano presenti Ferruccio Minelli, consigliere nazionale delegato ai contatti con le sezioni all'estero, Mario Agnoli, presidente della sezione Belgio, Antonio Dotti capogruppo di Ransart e padrone di casa, Antonio Binotto capogruppo di Bruxelles, Francesco De Nadai capogruppo di Liegi, Secondo Paolo Lamandini capogruppo di Borinage.
Una corona ai Caduti d’Oltremare
Si è svolto a Bari, nei giorni 13 e 14 ottobre il 6° pellegrinaggio solenne al Sacrario Militare dei Caduti d’oltremare. Sabato 13 ottobre, dopo l’arrivo del Labaro al Sacrario Militare, il presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal vice sindaco di Bari Nicola Sciacovelli e dal presidente sezionale Antonino Cassotta, ha deposto una corona di alloro presso il Sacello del Sacrario; subito dopo il cappellano militare della terza Regione aerea, mons. Sabino Scarcelli, ha benedetto il cippo commemorativo donato dall’ANA al Sacrario dove riposano oltre 70mila soldati italiani, dei quali 45mila ignoti, caduti in Jugoslavia, Germania, Grecia, Albania, Africa Orientale, Libia, Marocco, Tunisia e Algeria.
Cambi di comando alla Julia
Il mese appena trascorso ha visto alla brigata alpina Julia il cambio di molti comandanti di unità. Se si escludono le eccezioni (5 anni di comando all’8° reggimento alpini non pochi anni fa) i comandanti ormai dirigono i propri uomini per periodi che vanno da un anno a due. Il tutto è connesso con la nuova struttura del nostro Esercito, che vede impieghi all’estero e sul territorio nazionale. Di conseguenza è più frequente il turnover alla guida dei reparti.
Missionario barnabita in Brasile
Sono padre Giuseppe Maria Roda, sacerdote missionario barnabita. Sono 22 anni che presto servizio in Brasile nello Stato del Pará. Sono una vocazione adulta: sono entrato in seminario a 26 anni. Ho servito la patria negli anni 1972/1973 come artigliere alpino presso la caserma “Sottotenente Ignazio Vian” di San Rocco Castagnaretta.
Un seme per l’Italia di domani
Il Tricolore con gli occhi dei bimbi nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia: è questo il tema che unisce le pagine della pubblicazione del gruppo di Niardo, sezione di Vallecamonica, dato alle stampe nel mese di marzo di quest’anno. Privilegiare la diffusione della cultura alpina nelle scuole rappresenta un obiettivo comune a tutti i Gruppi, a tutte le Sezioni.
Campi di accoglienza… in Mozambico?
La prima pagina de L’Alpino di luglio 2012, ritrae l’alpino Diego Gottarelli in compagnia di due bambini di colore. Immagine bellissima cha tanto fa onore alla solidarietà di cui noi italiani siamo capaci specie in situazioni estreme quali il recente sisma in Emilia Romagna.
Terremoto: come comportarsi
Sabato 13 e domenica 14 ottobre oltre 1.500 i volontari di 12 organizzazioni nazionali di Protezione Civile sono stati impegnati nella campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico. Sono questi i numeri della seconda edizione di “Terremoto – io non rischio”, l’iniziativa nata da un’idea del Dipartimento della Protezione Civile che si è svolta in centodue comuni a elevato rischio sismico per fornire un’efficace informazione alla popolazione su questo tema.
Solo se liberi saremo anche profetici
Mi scrive un artigliere da montagna, di cui ometto il nome: «Penso che gli alpini del Nord che hanno combattuto e sono morti, tra i quali anche mio nonno, se è vero che esiste un al di là, non riusciranno a darsi pace nel sapere d’essere morti per questo modello di Patria che, a distanza di sessantasette anni non è ancora unita in nulla, né culturalmente, né economicamente e neanche quando c’è da fare sacrifici. E sono sicuro che se avessero potuto scegliere, visto come sono andate le cose, avrebbero combattuto per lasciarci una Padania libera e non un Nord schiavo di governi romani».


