Speaker, a voi la parola
Odoardo Ascari e Carlo Tricerri furono i primi. Scelsero le loro reclute e le trovarono in Guido Carlo Alleva e in Emanuele Principi. Quando le voci dei due veci si riconobbero troppo stanche per raccontare, si spensero e lasciarono soli i due bocia, carichi d’uno zaino ben affardellato e piuttosto pesante reso tuttavia meno greve dal grande lavoro ereditato da Stella Tricerri, moglie di Carlo e custode del prezioso materiale. Guido ed Emanuele iniziarono così a marciare forti di una tradizione che da sempre ha visto scegliere, come speaker dell’Adunata, ufficiali degli alpini diventati poi prìncipi del foro.
Gli “appunti” di un marinaio
Sono un marinaio e molto amico degli alpini del gruppo di Corsico. Ho appena guardato uno spezzone del filmato della vostra Adunata a Pordenone e nel sentire il vostro speaker che commentava il passaggio degli equipaggi della nave "Alpino", con lo striscione con il nome della nave, mi si sono bonariamente rizzati i capelli.
Sfilano orgoglio e tradizione
Sui contrafforti prealpini del Grappa e del Tomba si distinsero per coraggio, determinazione e valore. Poi furono in Russia, mandati a combattere una guerra sporca. Ancora prima sul fronte greco albanese, sulle montagne fangose d’una terra di pastori. Non possedevano nulla, solo qualche fotografia della morosa e della mamma.
VARESE – A lezione dagli alpini in armi
In occasione delle manifestazioni programmate per il 35° anniversario di fondazione, il gruppo di Caronno ha organizzato un incontro tra alcuni militari alpini in forza alla Caserma Ugo Mara di Solbiate Olona e gli studenti delle scuole del paese. Lo scopo era quello di parlare delle missioni dei nostri militari in Afghanistan ma, come ha precisato il 1° maresciallo luogotenente Pasquale Dionisio, è stata più una lezione di geografia e storia contemporanea, supportata da materiale fotografico.
NOVARA – Onore al maggiore De Cobelli
A sessantanove anni dal suo sacrificio, una delegazione della sezione di Novara è andata a Firenze per rendere omaggio al maggiore De Cobelli, Medaglia d’Oro al Valor Militare appuntata sul vessillo della sezione novarese. La sepoltura è stata individuata nel cimitero di Trespiano, grazie al compianto presidente della sezione di Firenze Gian Carlo Romoli.
Un vecchio amico
Caro direttore, per motivi di salute a Pordenone non sono riuscito a camminare tanto da poterti incontrare e ho cercato di raggiungerti col telefono.
A Savona “L’alpino dell’anno 2013”
Questo il programma della 40ª edizione del premio nazionale “L’alpino dell’anno 2013”, organizzato dalla sezione di Savona con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia e della Città di Savona.
BRISBANE – Vita alpina oltre oceano
Al Brisbane Abruzzo club si è tenuta l’annuale cena degli alpini. Un incontro importante per le penne nere lontane, eppure molto legate alle tradizioni italiane e alpine. La serata si è aperta con il benvenuto del presidente Daniele Riondato e il saluto agli ospiti del coordinatore delle sezioni ANA in Australia Giuseppe Querin, di Joe Politi, presidente dell’Associazione siciliana QLD e di Giovanni Foltran di Lismore.
A Pordenone il contagio continua
Rientro nella mia stanza dopo l’ammainabandiera e il passaggio della stecca agli amici de L’Aquila. Ci accompagnano fuori da Piazza XX Settembre tanti silenziosi eroi. Sono presenti anche loro, benché solo nelle icone dorate delle medaglie che ondeggiano sul Labaro. Hanno sfilato con noi, secondo quella logica della memoria, che si espande come un eco, per sussurrare al cuore delle generazioni che avanzano e che non sapevano. Anche la pioggia ha cessato di fare storie. Ma solo qualche ora prima ce l’aveva messa tutta per mettersi a gamba tesa contro il passo cadenzato degli alpini. Chissà perché.
L’INVERNO DI VENTI MESI
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Questa è la seconda edizione del libro di Mario Tognato, reduce di Russia, già capogruppo di Padova sud e autore di “La Julia muore sul posto”. Dopo la convalescenza per le ferite riportate nella campagna di Russia, Mario si trova in Val d’Aosta dove lo raggiunge la notizia dell’armistizio; l’assenza di ordini e di indicazioni lascia disorientati lui e i suoi uomini per qualche tempo, fino a quando la sua esperienza personale dei “tedeschi” gli fa compiere una scelta nella consapevolezza che “L’Italia ha ancora bisogno di noi…”. È il racconto della sua partecipazione alla lotta partigiana, che durerà venti mesi, con gli eroismi e le debolezze proprie di ognuno. |
RACCONTANE ALTRE…
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Storie di Alpini in parole, cante ed immagini Libro e CD L’ultimo CD del Coro di Vittorio Veneto è nato con una splendida idea: accompagnarlo con schede di presentazione dei brani proposti, poiché i giovani, e non solo loro, non sempre capiscono le cante alpine. Viene spiegato dove sono ambientate, perché sono nate, il senso delle storie che raccontano, in modo da poterle ascoltare con la giusta tensione emotiva. Il disco è affiancato da un libro che raccoglie 17 schede - accompagnate da illustrazioni in bianco e nero - per altrettanti brani proposti, che sono quelli tradizionali: da “Sul Ponte di Perati” a “Da Udin siam partiti” a “Benia Calastoria”, eseguiti con maestria da un insieme di voci di grande equilibrio e piacevolezza. |
ALPINI ALLA SBARRA
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Un processo per viltà contro 28 piemontesi nell’estate del 1915 sulle dolomiti di Passo della Sentinella Un processo agli alpini, finora occultato, scoperto nei faldoni dell’archivio dello Stato Maggiore dell’Esercito. Ventotto alpini piemontesi del Fenestrelle finiscono davanti al tribunale straordinario di guerra nelle Dolomiti, convocato dai generali Luca Montuori e Giacinto Ferrero, due ufficiali sulla cui severità scrisse Emilio Lussu. L’accusa era di codardia per essersi defilati nell’imminenza di un attacco al Passo della Sentinella. La sentenza, che nella sua durezza non previde condanna a morte, non piacque al gen. Cadorna, che ne trasse spunto per dare delle disposizioni più rigorose. L’autore rivisita la vicenda anche grazie alla testimonianza della figlia di uno dei condannati, mettendo in risalto il divario tra la severità degli alti comandi, la comprensione degli ufficiali con diretta esperienza delle battaglie e della condotta della truppa che, nella maggior parte dei casi, compì pienamente il proprio dovere. |