Quando si ama non si fa fatica
Mio padre era un alpino, tenente degli alpini. È “andato avanti” qualche anno fa quando la malattia, dopo 15 anni di lotta, non ha avuto più nulla da prendersi. Per me, però, mio padre “andando avanti” è andato anche in alto, è andato oltre…
La grandezza delle piccole cose
Entusiasmante! E non mi riferisco alla massa dei più o meno “veci” che vi hanno partecipato. Era scontato, come sempre del resto. Parlo della popolazione che ha dato alla nostra festa uno smalto particolare di entusiasmo, ovazione, felicità e riconoscimento. Ma il motivo per cui scrivo è un altro: noi di Gorizia, siamo partiti quasi buoni ultimi e di conseguenza ci siamo “beccata” tutta la pioggia e la grandine che le previsioni meteorologiche ci avevano promesso.
Campi scuola ANA
Per molti ragazzi un racconto ascoltato distrattamente in un’aula scolastica è assai meno efficace di una visita sui luoghi della memoria. In un caso si apprende quasi passivamente, nell’altro tutti i sensi vengono coinvolti in un crescendo di attenzione, curiosità e voglia di comprendere. Il centenario della Grande Guerra è un’opportunità unica per intensificare, perfezionare e organizzare al meglio la presenza alpina nelle scuole di ogni ordine e grado. Il nuovo progetto, messo a punto dall’Associazione per incentivare queste opportunità, è quello dei campi estivi, chiamati “Campi scuola ANA”. Il debutto avviene in luglio in un territorio incantevole, di fronte alle Grigne e al promontorio di Bellagio.
L'alpinità
Cos’è l’alpinità? Spesso la citiamo nei nostri discorsi, la inseriamo tra i nostri valori, la percepiamo, ma non sempre riusciamo a spiegarla né conosciamo esattamente la sua origine. È certamente un valore antico legato al mondo delle montagne. Le popolazioni montanare, per sopravvivere, hanno dovuto adattarsi per secoli e millenni ad una vita non facile, legata ad una terra povera, dura da lavorare. Hanno dovuto difendersi dal freddo, dalla neve, dalla fame e talora anche dalle orde degli invasori di passaggio che provenivano, a primavera, dalle pianure del nord per depredare le ricche pianure a sud delle Alpi, spesso distruggendo tutto ciò che trovavano. Le popolazioni di montagna vivevano in una condizione che gli economisti definiscono “di sussistenza”.
Marò: un groviglio di errori
Gentile direttore, lo scorso 28 maggio sono finalmente arrivati a Ciampino i 31 bambini congolesi che, loro malgrado (o a loro insaputa, come si usa dire adesso...), sono diventati famosi per la famosa questione delle adozioni bloccate qualche mese fa (sette in tutto per l’esattezza da allora ad oggi) per delle non meglio precisate irregolarità nelle pratiche delle suddette adozioni.
ARGENTINA – Festeggiata la Liberazione
Un gruppo di soci della sezione Argentina fotografati nella piazza di Buenos Aires dove sorge il monumento a Giuseppe Garibaldi. L’occasione dell’incontro è stata la celebrazione del 25 aprile, anniversario della Liberazione, alla quale ha presenziato il console italiano. Al centro, con la camicia bianca, il presidente Ferdinando Caretti.
Il tempo della tragedia
Era la naja degli anni cinquanta, con i campi invernali e i campi estivi. Le guardie, le marce e il desiderio di una licenza che non arrivava mai. Quel martedì salirono in ventidue sull’autocarro diretto al Tonale. Ventidue alpini del battaglione Bolzano, 6° reggimento, impegnati nelle manovre estive. Ad un tratto, in procinto di una curva infida e stretta, uno scossone. Il mezzo sbanda, rompe la fragile barriera lungo la strada sterrata e precipita nel vuoto. Un volo di oltre cento metri proprio sotto il passo del Gavia.
Un montagnino pilota
Ti scrivo a titolo personale, non per essere pubblicato ma per raccontarti un fatto che penso possa interessarti. Ho volato per molti anni in Air Vallée, una piccola ma prestigiosa compagnia aerea con base ad Aosta. Ho avuto il privilegio di portare varie volte tra Roma ed Aosta San Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.
VICENZA – Ebara per la Protezione Civile
Venti elettropompe per un valore di circa 25 mila euro sono state donate alle squadre di Protezione Civile della sezione di Vicenza dalla Ebara Pumps Europa. Il motivo del gesto della multinazionale giapponese, con stabilimento anche nel vicentino (circa 500 dipendenti), è la fiducia negli alpini. “Uno degli aspetti che caratterizza la nostra azienda - ha spiegato il direttore generale Shu Nagata - è dare un contributo nelle zone in cui siamo presenti. A Vicenza abbiamo individuato gli alpini come destinatari di questo dono perché abbiamo fiducia in loro. Consegniamo il materiale in buone mani e sappiamo che sarà utilizzato per aiutare gli altri”.
Spunti acuti
Caro direttore, nella corrispondenza con i lettori del n. 4/2014 de “L’Alpino”, vengono trattati due argomenti che mi sembra meritino un contributo. 1. Il primo di questi è trattato nella lettera intitolata “Liturgia e Alpini”. In essa Dario Burresi di Trieste segnala che la Curia, nella recita della Preghiera dell’Alpino durante la Messa, consente la dizione “rendici forti” e non quella, testuale “rendi forti le nostre armi”.
Un "monello"
Già da tempo volevo suggerire di pubblicare una pagina di marachelle fatte durante la naja. Avrei voluto fare l’alpino nell’8° per poter baciare il culo ai muli sacri degli alpini, ma il destino mi ha mandato a Borgo San Dalmazzo. Allora pensai: chissà se riuscirò ad andare a Gaeta.
Uniti si può
Sono le otto a Chiusa di Pesio e il sole è già padrone del cielo. Sta per iniziare la gara che aprirà questa prima edizione delle Alpiniadi estive. È la corsa in montagna a staffetta, un connubio di agilità, di forza, di intesa. Il percorso, una volta lasciato il paese, entra nel bosco seguendone l’altimetria. Sono 180 i metri di dislivello da affrontare e 7,650 i chilometri da correre per entrambe le categorie, senior e master.