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venerdì, 9 Maggio 2025

ROMA – Il gen. Battisti, un ospite d’eccezione

Foto ricordo in occasione della visita nella sede della Sezione Ana di Roma del gen. C.A. Giorgio Battisti, generale ispettore delle infrastrutture dell’Esercito. Battisti, al quale è stato donato un crest della Sezione, ha ricambiato con un libro che ricorda i momenti salienti del suo anno di comando a Kabul. Ad accoglierlo c’erano il Presidente sezionale Enzo Fuggetta, il Delegato Ana a Roma Federico Di Marzo, il Capogruppo Roma-Centro Federici e alcuni Consiglieri sezionali.

Raduno del btg. Feltre e degli artiglieri dell’Agordo

Dal 17 al 19 luglio Feltre ospiterà il 1º raduno del btg. Feltre e il 2º raduno del gruppo artiglieria da montagna Agordo.

NOVARA – FIRENZE – Ricordato il magg. De Cobelli

Nel 70º della scomparsa, le Sezioni di Novara e Firenze hanno commemorato la Medaglia d’Oro al Valor Militare Augusto De Cobelli con una cerimonia a Monterenzio, in Val d’Idice, nella zona dove il 23 marzo 1945 fu colpito a morte. Quattro sono le Sezioni legate alla storia del magg. De Cobelli: Novara per la nascita, Abruzzi perché fu comandante del btg. L’Aquila, la Bolognese-Romagnola perché morì in Val d’Idice e Firenze, dove fu trasportato morente e poi sepolto.

16º raduno Gruppo art. mont. Pieve di Cadore

Domenica 20 settembre gli appartenenti alle batterie 37ª, 38ª, 50ª e reparto Comando, si incontreranno alle ore 10,30 presso il ristorante “Al Pioppeto” di Romano d’Ezzelino (Vicenza). 

L’Alpino è il nostro mensile

Egregio direttore, il nostro mensile è fatto per la fratellanza, i ricordi, le emozioni, gli incontri con commilitoni, l’amicizia alpina. Sfogliando L’Alpino n. 2/2015, alla pagina 44, mi imbatto in una foto che ha partecipato al concorso “fotografare l’adunata”: la mente e i ricordi vanno immediatamente indietro di ben 35 anni quando, nel maggio 1980, mettevo piede al Gruppo artiglieria da montagna “Aosta” a Saluzzo, giovane sergente appena 18enne proveniente dalla Scuola Sausa di Foligno.

Italia riparti dai tuoi alpini

La TV ha mostrato più volte un uomo che al balcone di casa sua ha esposto il Tricolore durante il corteo variegato di scalmanate tute nere chiamate “no global”, “black bloc”, ecc. (ma in fin dei conti: chi sono? Cosa vogliono? Distruggere perché? Coadiuvati, come sappiamo da elementi dei centri sociali “No Expo” o “No qualcosa…” basta fare casino), che sfilavano nella via sottostante. I beceri lo insultano, intimandogli di levarlo. 

Assenti in Tv

Gentilissimi, poche righe per dirvi quanto sia rimasto stupito e amareggiato dal fatto che durante il Tg1 delle 20 non abbiano nemmeno accennato al nostro raduno a L’Aquila.

Antonio Bonora - Gruppo di Noli, Sezione di Savona

IL GRUPPO ALPINI VIGGIÙ-CLIVIO

Attraverso documenti e foto d’archivio, il libro racconta la storia della gente dei due paesi che combatté sotto diverse divise: napoleoniche, austriache, garibaldine e italiane, nelle file dei cospiratori e dei partigiani, sulle barricate e nelle trincee, nella sabbia e nel fango, nel ghiaccio e nella neve, in cielo e in mare. Di ciascuno di loro, oltre a nome e cognome, sono ricordati i sacrifici e le paure che affrontarono, lontani dalle famiglie, rimaste in trepidante attesa. Una testimonianza preziosa perché riporta una fitta corrispondenza, gelosamente conservata e riportata alla luce solo di recente.

L’INVOLONTARIO DI GUERRA

Leo Torrero nacque a Torino nel 1893. Ufficiale nella Grande Guerra, intraprese poi la carriera di pubblicista e fu giornalista per “Il Brennero” di Trento. Scrisse una storia sull’irredentismo trentino, anche se le sue opere più famose furono i volumi di novelle umoristiche. Nel libro “L’involontario di guerra” questa sua capacità di far sorridere persino davanti a fatti tragici come la guerra, risulta essere elemento vincente. Sono numerosi e in continua produzione, i volumi che raccontano e analizzano la Grande Guerra, le battaglie, le drammatiche vicende umane. Pochissimi, invece, i libri che hanno utilizzato l’umorismo - che spesso, nelle vicende umane, si annida tra le pieghe del dramma - come insolita chiave di lettura.

GIULIO OSTILIO LAVERDA IL TENENTE BUONO 1914-1941

La storia di due fratelli ufficiali negli alpini: entrambi combattenti sul fronte greco-albanese. Uno dei due non fece ritorno. “Giulio Ostilio Laverda - Il tenente buono” presenta la figura di Giulio Laverda, comandante della 16ª compagnia del btg. Cividale, morto nel dicembre 1941 a causa delle ferite e della malattia contratte durante le prime fasi del conflitto e decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Alcune pagine sono dedicate alla storia del btg. Cividale.

DUE E UN OTTOMILA

Messner parte insieme ad Habeler per il Karakorum: l’obiettivo è l’Hidden Peak (8.066 m). Vuole dimostrare che una cordata a due è molto più veloce e votata al successo che non una spedizione “pesante”, complicata dal punto di vista della logistica e assai costosa. Il libro contiene inoltre la storia alpinistica del Gasherbrum, uno sguardo retrospettivo che secondo Messner è un atto dovuto: chiunque voglia approcciarsi alle vette deve conoscere la strada percorsa dai suoi predecessori.

LA GRANDE GUERRA

Il libro, nella parte iniziale, tratta il fronte macedone e i suoi campi di battaglia poco conosciuti. Nella seconda parte, intitolata “L’ultimo atto del grande Conflitto”, ripercorre le azioni di guerra vissute dalle nostre truppe dopo Caporetto. La Grande Guerra è conosciuta soprattutto per le battaglie del fronte isontino, ma qui si parla anche di fatti e personaggi in lidi più lontani, al di là dell’Adriatico, in terra di Macedonia. I fatti d’arme sono intercalati dai colloqui di due personaggi. Pagg. 114 - euro 14.

Il libro “Zona Carnia-Cuckla Rombon-Monte Nero” ripercorre e sviluppa avvenimenti che talvolta troviamo descritti in termini non aderenti alla realtà storica, rendendo finalmente giustizia ai combattenti che si sacrificarono in Carnia e Slovenia. Nella prima parte si parla di un fatto avvenuto sul fronte carnico nel 1915 e l’indagine prosegue con i fatti di guerra del Monte Nero e la disfatta di Caporetto, contemplando gli atti del conflitto armato per la conquista del Cukla-Rombon in Slovenia e del ripiegamento per la Stretta di Saga. Pagg. 223 – euro 18.

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