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mercoledì, 4 Giugno 2025

VALTELLINESE – Ricordando quei giovani

Ci sono eventi e momenti nella vita che lasciano il segno, danno emozioni particolari e ricordi indelebili. Per me la cerimonia commemorativa dello Scerscen è uno di questi. Qui, fin dalla prima volta che sono salito, ho trovato l’essenza dell’essere alpino, il ricordo di una vicenda tragica in uno scenario mozzafiato che riempie il cuore, ti commuove e ti lascia qualcosa dentro. Quella del 2017 era un’occasione particolare: ricorreva il centenario della vicenda. Per l’occasione, pur nella consueta sobrietà che contraddistingue tutte le cerimonie della Sezione Valtellinese, si è voluto dare un tocco in più. 

VALSESIANA – La penna ritrovata

Nella sede del Gruppo di Gattinara si è svolta una cerimonia insolita, resa possibile dalla collaborazione con il Gruppo di Romagnano Sesia, alla presenza dei Capigruppo Romeo Forti e Danilo Zambano. È stata infatti rimessa, sul cappello alpino dello scomparso capitano Angelo Rossi, la penna che era andata perduta molto tempo fa.

La manichea volontà di dividersi

Quando arriva L’Alpino è una festa. Un grazie a tutta la redazione. Bruno, la tua onestà intellettuale ti farà restare “don”. Ma va bene così, intendiamoci. A proposito del Tricolore italiano con la stella rossa al centro, posso dire anch’io, però come l’alunno dell’ultimo banco, che quelle bandiere io le ho proprio viste sfilare (avevo sei anni) qui per Gorizia, nel 1945 ed erano le bandiere dei partigiani italiani della zona, per la maggior parte comunisti e socialisti, che vagheggiavano la Venezia Giulia come 7ª Repubblica federativa della Jugoslavia.

Il maggiore Piva

Ho seguito i vari interventi relativi alla Divisione partigiana italiana Garibaldi e ho letto la lettera di Carlo Danda, bella ed esaustiva. Onore e riconoscenza a tutti i soldati italiani che hanno fatto parte di quella Divisione. Leggendo la storia della “Garibaldi”, mi è venuto in mente un vecchio episodio. Nel giugno 1991, con gli alpini di Venezia abbiamo visitato il santuario di Oropa sopra Biella, passando naturalmente per la sede della Sezione di Biella e per il museo storico dedicato al Corpo degli alpini. 

Alpini sciatori

Di questi tempi gli alpini usano sfidarsi sulla neve per divertimento, attrezzati di tutto punto, giustamente applauditi, ammirati ed invidiati. Un secolo fa, su queste nevi dell’alta Valle Camonica, non c’era spazio per il divertimento, qui si combatteva. Lo si faceva per avanzare e sottrarre postazioni al nemico, consapevoli del rischio. Erano gli alpini skiatori, temuti dagli austriaci che li avevano ribattezzati “le tigri bianche”. 

VERCELLI – Cittadini onorari

È stata una giornata piena di emozioni, quella vissuta a Vercelli in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria all’Ana e, nel pomeriggio, dell’assegnazione del premio “Alpin d’la Bassa”, giunto alla sesta edizione. «Sempre davanti nell’aiutare chi è in difficoltà, i primi a correre per dare una mano, a prestarsi gratuitamente per qualsiasi genere di aiuti sociali, a dire presente in caso di necessità impellenti - con queste parola il sindaco, Maura Forte, ha iniziato il suo indirizzo di saluto agli alpini - rappresentate un modo di essere, uno stile di vita, contraddistinto dal senso di fratellanza, dal rigore morale, dalla lealtà e dalla gioia di vivere nello spirito della solidarietà e dell’altruismo».

Raglio d’asino non sale in cielo

Come tutti in questo periodo mi sto attivando per organizzare al meglio per il mio Gruppo, la prossima Adunata di Trento. Ovviamente mi avvalgo di internet per cercare eventuali aggiornamenti che possano essere utili. Navigando fra i vari siti che trattano questo argomento, per mia sfortuna mi sono imbattuto in questo link “No all’Adunata degli alpini a Trento” e per curiosità sono entrato. 

Nel ricordo di Selenyj Jar

Sono arrivati in 15mila. Gli alpini provenienti dall’Abruzzo e da tante Regioni italiane si sono raccolti ancora una volta ai piedi del Gran Sasso d’Italia per il 26º raduno regionale della Sezione Abruzzi che si è tenuto domenica 18 febbraio presso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Isola del Gran Sasso, in ricordo dei Caduti di Selenyj Jar, nella Campagna di Russia del 1942. All’apertura della tre giorni, in prima fila ad ascoltare i due cori alpini “Stella del Gran Sasso” di Isola e di Piovene Rocchette (Vicenza) c’era, visibilmente commosso, il novantacinquenne abruzzese Valentino Di Franco, reduce del fronte russo.

Grazie Generale

“Morto un Papa se ne fa un altro”, si usa dire ma non sempre è così; nel nostro intimo “io” ogni persona trova un suo posto ed alcuni… più in alto! Sono appena tornato dalla cerimonia del cambio del comandante delle Truppe Alpine. Non è la prima. Abitando a Bolzano e facendo parte dell’omonima Sezione, di comandanti ne ho conosciuti diversi: ottimi e amichevoli rapporti ma sempre con quella sottile linea di distacco data dalla posizione, dal grado, dall’essere militari! Federico Bonato, e non me ne voglia se lo indico così senza il titolo militare, prima di essere un generale, prima di essere il Comandante delle Truppe Alpine, era ed è un uomo di grande cordialità e disponibilità.

Intreccio di meraviglie

Città di frontiera, cerniera tra il mondo germanico e quello mediterraneo, Trento per vocazione e collocazione geografica è sempre stato luogo di transito e punto d’incontro tra lingue e culture diverse. Protetta dalle montagne ma allo stesso tempo con lo sguardo aperto sul mondo, la città che ospiterà la 91ª Adunata nazionale ha visto passare tra le sue vie e i suoi palazzi tanti personaggi illustri. Il poeta tedesco Wolfgang Goethe, nel suo celebre “Viaggio in Italia”, amava descrivere così il cuore delle Alpi tridentine “Là dove il sole è caldo e si ricomincia a credere nel buon Dio”. Mentre il collega Heinrich Heine la definiva “la città che divide l’Italia dalla Germania, ma che ci guarda con occhi italiani”. 

Che giornata a Pragelato

La Sezione di Pinerolo e le montagne olimpiche della Val Chisone, in provincia di Torino, hanno ospitato l’83ª edizione del campionato nazionale di sci di fondo, che si è tenuto sulla pista di Pragelato, in località Plan, lungo il tracciato che ha ospitato le gare di sci nordico durante le olimpiadi invernali di Torino 2006. Era la prima volta che la Sezione di Pinerolo organizzava un campionato nazionale e l’entusiasmo da parte di tutti non è mancato. La manifestazione ha avuto inizio nel pomeriggio del sabato con l’ammassamento, 32 i vessilli e 68 i gagliardetti.

BOLOGNESE ROMAGNOLA – Sfilare per non dimenticare

Appuntamento in piazza Minghetti a Bologna per festeggiare il 95º di fondazione della Sezione Bolognese Romagnola. La cerimonia è iniziata con l’entrata del vessillo nello schieramento al passo del Trentatré e l’alzabandiera con l’Inno di Mameli. 

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