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sabato, 17 Maggio 2025

LA BATTAGLIA ALLA GROTTA DEL RIBELLE DI ZERET (ETIOPIA) NELL’APRILE 1939

Viene dalla speleologia un importante contributo alla ricostruzione storica di uno tra i più importanti episodi dell’impresa coloniale italiana. Attraverso questo libro, edito dal “Centro Ricerche e Studi sull’Ambiente, gli Ipogei e le acque carsiche”, Gian Paolo Rivolta ingegnere chimico, speleologo e praticante di molti sport cerca di far luce sulla battaglia di Zeret pubblicando i risultati della sua ricerca speleologica e storica frutto di due spedizioni nello stato federale etiopico di Amhara. A distanza di 70 anni è riuscito a trovare alcuni sopravvissuti di quell’evento e alcuni di coloro che, attraverso il racconto dei propri cari scomparsi, sono diventati custodi di una memoria storica che merita di essere tramandata. La narrazione è arricchita dalle mille vicissitudine dell’autore nella terra del Corno d’Africa.

ALPINI NELLA LEGGENDA

Le gesta che legarono in modo indissolubile il colonnello Testa Fochi - a lui fu intitolata la caserma di Aosta - ai suoi alpini del btg. Aosta. Si leggono in queste pagine atti di eroismo e vicende di ordinaria vita militare, storie di uomini e soldati che sentivano la montagna come naturale ambiente di vita. Conoscere Testa Fochi vuol dire anche conoscere la realtà in cui nacque, quella dell’Italia post-risorgimentale. Numerosi sono i riferimenti al Monferrato, sua patria, e alle vicende politiche degli importantissimi anni a cavallo dei due secoli.

LA RAGAZZA DEL MULO 1915-1917

Una rigorosa ricostruzione degli eventi bellici sulla Cresta di Confine nei mesi che vanno dal maggio 1915 al novembre 1917. I bollettini ufficiali dell'esercito italiano, i comunicati dell'esercito austriaco, i diari di ufficiali e soldati di entrambi gli schieramenti, le opere dei ricercatori e degli storici sulla Grande Guerra: Italo Zandonella attinge ad una gran mole di documenti per fornire al lettore la narrazione dei tragici eventi quanto più possibile aderente alla verità storica. Impresa spesso non facile in presenza di versioni contrastanti su elementi fondamentali.

La vicenda bellica narrata da Zandonella si fonde con quella familiare, legata alla vita quotidiana in tempo di guerra. Qui la protagonista è Giseta, nata a Dosoledo il primo maggio 1900, che all'epoca dei fatti è una ragazza bella e coraggiosa, impegnata ad aiutare la propria famiglia a sopravvivere. Il suo recupero di un mulo degli alpini, lasciato nella zona del Quaternà durante la ritirata del 1917, rappresenta un episodio vero che assurge quasi a leggenda. Tutta la tenerezza del racconto di Italo Zandonella dedicato a Giseta si può cogliere nelle commoventi ultime righe. A corredo si trovano accurate descrizioni tecniche, geografiche e naturalistiche dei luoghi delle battaglie, che facilitano l'escursionista appassionato di storia.

PENNE NERE A STRIGNO

È il catalogo della mostra fotografica tenuta a Strigno nel settembre 2012 in occasione dell’85° di fondazione del locale Gruppo ANA. Le penne nere hanno abitato dagli anni Cinquanta la caserma Degol, diventandone un elemento distintivo che ancora vive nel cuore della gente di Strigno. Sono foto inviate dagli alpini che hanno fatto la loro naja al “casermon” e poi ricordi, nomi, immagini, scampoli di vita povera e semplice e, per questo, più vera. Presto la caserma Degol sarà adibita ad altre attività, consegnandosi alla memoria di cui questo catalogo è un frammento, a testimonianza del legame di umanità e passione civile tra le penne nere, il territorio e la sua gente.

DAL CAR AL CONGEDO

Ternavasio racconta i suoi 15 mesi di naja presso il gruppo Aosta, a Saluzzo, negli anni 1963/’65. Alla soglia dei 70 anni l’autore ha pensato di mettere nero su bianco i suoi ricordi con l’intento di trasmettere ai giovani che non hanno vissuto, e non vivranno più la naja, un bagaglio di esperienze preziose. Il passaggio da ragazzi a uomini e la nascita di legami che continueranno per la vita.

UNA VITA BREVE

La nipote ha scritto questo libro alla scoperta di suo nonno Giorgio, che non ha mai conosciuto. Giovane e brillante avvocato del foro di Teramo, sposo e padre, partì quale ardito volontario nella prima guerra mondiale, e tragicamente cadde sul fronte. Di grande interesse la descrizione, ora per ora, del combattimento sul Monfenera (Grappa) del novembre 1917. Grazia Romani, oltre che un tentativo di relazione e conoscenza con il nonno, fa di questo volume una storia degli accadimenti dell’ultimo secolo e dell’Europa. E poi la guerra che si porta via intere generazioni e di cui anche Giorgio Romani è vittima, del suo tempo e della sua generosità.

In breve – marzo 2013

Notizie in breve.

Sfogliando i nostri giornali – febbraio 2013

La nostra stampa.

MAI TARDI

Pochissimi alpini in guerra sono riusciti a scrivere un diario, un po’ di più hanno scattato fotografie, quasi nessuno ha scritto e descritto le vicende del fronte greco, comunque nessun altro della Tridentina, escluso Emilio Bonari. Il libro è una preziosa testimonianza di quelle vicende, poco conosciute anche tra gli alpini. I nipoti, figli di Franco, hanno raccolto e riordinato il materiale.

SE RIESSO ANDAR CASA

Livio Rappo, il figlio di Ottorino, ha lavorato tre anni per portare a termine il diario del padre. I figli avevano cercato invano di convincerlo a scrivere le sue memorie, ma solo in occasione di una controversia legata alla mancata erogazione della pensione di guerra, Ottorino prese carta e penna ed elencò ogni singolo dato e avvenimento della sua vita militare, per dare la prova che in guerra c’era stato. Dopo la sua morte, utilizzando quegli appunti, il figlio è riuscito a dar corpo al volume, inizialmente realizzato in sei copie artigianali da donare ai fratelli. Il libro è stato presentato a Bosco di Nanto (Vicenza) da Manuel Grotto - sua la prefazione - che ha illustrato nei dettagli la Campagna di Russia.

L’ARMATA “RISIBILE”

Questo libro testimonia che molti Reparti e Grandi Unità del nostro Esercito, senza domandarsi se giusta o ingiusta, combatterono onorevolmente e valorosamente una guerra impari per l’onore della propria Bandiera e del loro Paese. Ricco di testimonianze dei protagonisti, il libro descrive gli aspri combattimenti sostenuti dalla Divisione di Fanteria ‘Livorno’ in Sicilia nel luglio-agosto 1943. Il prosieguo della narrazione risale tutta la Penisola e ci parla di un Paese che resta pieno di fascino anche nel martirio del sangue e della lotta civile.

VITA SPERICOLATA DI GIORGIO GRAFFER

Bellissima figura di alpinista, sciatore, asso dell’aeronautica, morì a 28 anni, nel 1940, nei cieli della Grecia, abbattuto durante un combattimento aereo. Per le sue azioni di guerra gli vennero conferite diverse medaglie, l’ultima, d’oro, al Valor Militare; per le sue scalate il suo nome rievoca ancora oggi imprese leggendarie.

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