MASSA CARRARA – L’oratorio restaurato
È stata molto partecipata la cerimonia di inaugurazione del seicentesco oratorio dell’Annunciazione di Castiglioncello (Casola in Lunigiana, Massa Carrara), restaurato dagli alpini perché danneggiato dal terremoto. Dopo l’alzabandiera, il via alla sfilata delle penne nere delle Apuane, della Lunigiana e della Garfagnana, con i presidenti Gianni Romanelli e Domenico Bertolini.
Cardiologo alpino, dove sei?
Mi chiamo Eurosia Carrara, bergamasca di 66 anni e con il Gruppo di Alzano Lombardo ho partecipato all’Adunata di Asti. Mentre passeggiavo per le vie della città durante la sfilata, in un bellissimo clima di festa e circondata da amici, è successo qualcosa che non potrò mai dimenticare e che mi ha portato a scrivere queste poche righe.
Alpini alla Reas
La Rassegna Esposizione Attrezzature di Sicurezza (Reas) è la fiera leader in Italia nel settore dell’emergenza e del primo soccorso. Grazie alla presenza delle principali realtà produttive e commerciali di settore e al forte legame con le Istituzioni, i Corpi dello Stato, gli enti e le associazioni di volontariato, Reas ha conquistato la leadership nazionale degli eventi di settore e guarda all’internazionalizzazione come chiave di ulteriore crescita e sviluppo.
Non siamo tutti alpini
Ho letto attentamente la lettera di Favro sul numero di settembre. Conosco amici degli alpini che non solo meriterebbero il cappello a scapito degli altri che lo hanno e che di alpino hanno veramente poco se non solo per giocare a briscolone e invitare amici (non alpini) a bivaccare in baita.
Un atteso ritorno
Organizzare un’esercitazione è senza dubbio un impegno complesso, non solo per l’attività operativa vera e propria, ma anche per la ricerca di finanziamenti. Per queste ragioni sono compiaciuto che il neo coordinatore della Protezione Civile del 1º Raggruppamento, Gianni Gontero, si sia assunto questo impegno, considerato il fatto che, a memoria, non ricordo ci sia stata un’esercitazione locale con una così ampia partecipazione (erano circa 600 i volontari).
Al valore alpino
Durante il primo conflitto mondiale, alpini e artiglieri da montagna meritarono poco meno di 12mila ricompense al valor militare, 9.823 concesse ad alpini e 1.806 ad artiglieri da montagna. Ad oggi si conoscono i nomi dei decorati, grazie ad un elenco pubblicato per la prima volta nel 1954 e ripreso successivamente nel 1972 da Emilio Faldella nella monumentale storia delle Truppe Alpine.
Guardare le cause e progettare il futuro
Ho imparato dalla vita che non sempre le cose procedono secondo una evidente logica di causa ed effetto. O meglio, sempre dietro un fatto c’è una causa. Ma le cause non sempre sono prevedibili e allora si ha l’impressione che ciò che accade sia slegato dalle nostre previsioni e ragionamenti. Mettete il caso del terremoto. Chi può prevederlo? E chi può ipotizzare la sua area di devastazione? Eppure la causa c’è anche lì, eccome. Subdola, ma c’è.
Un grande regalo
Ho avuto il piacere di conoscere la fanfara di Prezzate (Bergamo) in occasione di un concerto al quale ho assistito al teatro di Monastero Bormida (Asti). Al termine del concerto ho chiesto ai musicisti se disponessero di un cd con la registrazione di tutti i pezzi del loro repertorio.
Raduno sensazionale
“Tu chiamale, se vuoi, emozioni”. Non è solo la frase di una canzone, è la sintesi perfetta di questo raduno. Emozioni di parole: quelle del nostro straordinario Presidente Romano Micoli, del vice Presidente nazionale vicario Luigi Cailotto, del comandante delle Truppe Alpine gen. Federico Bonato, del sindaco Rosa Leso, del prefetto di Brescia Valerio Valenti a sottolineare ed evidenziare la generosità, l’altruismo e lo splendido legame degli alpini col loro territorio.
Alpini in musica
«Con le vostre note abbiamo battuto il passo nelle piazze e nelle vie d’Italia, facendo sentire il nostro orgoglio di alpini, abbiamo cantato la gioia di stare assieme. Avete scandito i momenti importanti della nostra vita in armi e in congedo e ci avete commosso riportandoci alle sofferenze dei nostri combattenti».
Cantare bene
Ti scrivo dopo aver cantato al concerto di chiusura del convegno sulla Coralità Alpina di Montecchio Maggiore.
Fratelli… al fronte
«Mio padre, Francesco Anelli, professore di liceo, umanista e saggista, volontario nella Grande Guerra nell’arma dei Bombardieri, classe 1898, fiero di avere in me un figlio ufficiale di Artiglieria da Montagna (63º Corso Auc, 1971/1972), mi affidò prima di morire, tutto quello che atteneva al “pensiero militare” e la fitta corrispondenza, dal dopoguerra agli anni ’80, con i compagni d’arme. Persone semplici ma di elevato senso civile e militare.