MELBOURNE – In ricordo di Bortolo
Mentre a San Lorenzo di Rovetta, paese natio di Bortolo Benzoni, le campane annunciavano la Pasqua, il vecio alpino “andava avanti” con i suoi cent’anni che aveva festeggiato da pochi mesi a Melbourne, dove viveva. Ad un anno dalla sua scomparsa vogliamo ricordare la figura di questo alpino del btg. Edolo che aveva combattuto sul fronte Occidentale e poi in Albania dove fu ferito e fatto prigioniero dai greci che lo consegnarono agli inglesi, loro alleati, ed internato in un campo di concentramento sull’isola di Creta.
Giornali che passione
Cosa c’è dentro i nostri giornali? La domanda potrebbe quasi apparire banale, tanto da chiedersi se valesse la pena di dedicarle la ventiduesima edizione del Cisa (il Convegno itinerante della Stampa alpina), che si è tenuta a Trieste. Ma nelle nostre testate (sono 175 quelle sezionali e di Gruppo, oltre, naturalmente a L’Alpino) c’è davvero tutto il mondo delle penne nere, con la sua passione, la sua lunga storia, la voglia di modernizzarsi e, perché no, con qualche eccesso di ingenuità. Un universo che merita di essere esplorato e conosciuto nella sua pienezza, dalle origini.
Un bel Cisa
Caro don Bruno, rientrato alla base dopo le belle giornate di Trieste, lieto dopo Biella di aver partecipato per la seconda volta al Cisa, desidero innanzitutto congratularmi con te per la professionalità e decisione con cui hai condotto il convegno. Complimenti!
NAPOLI, CAMPANIA E CALABRIA – Un nuovo Tricolore
In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate è stato realizzato il pennone per l’alzabandiera al monumento ai Caduti in piazza Lanzino. Una iniziativa promossa dall’alpino Sandro Frattalemi che ne ha anche predisposto il posizionamento.
UDINE – La “Stella d’Argento” brilla in Val Resia
Gli alpini della Val Resia non dimenticheranno il 16 dicembre 2017, giorno nel quale l’Associazione “ViviStolvizza” ha assegnato, ai gruppi alpini della Valle, l’ambito riconoscimento “Stella d’argento della Val Resia”. Una serata memorabile, impreziosita dalla presenza del Presidente nazionale Sebastiano Favero che ha raggiunto la Valle insieme al Presidente di Udine Dante Soravito de Franceschi e il Consigliere nazionale Renato Romano.
Scritti… con la divisa
Continuiamo con l’artigliere di montagna che tiene la corrispondenza con tutta la famiglia. Dalle lettere si ha anche uno spaccato della vita di un paese della montagna lombarda degli anni 1959/1960. Scrive il fratello che fa parte del direttivo provinciale della Federestrattive (minatori) della Cisl.
Dove si respira alpino
Quando avremo tra le mani questa copia de L’Alpino, gli occhi e il cuore saranno immersi nell’aristocratica bellezza della terra trentina. Ed avremo l’impressione di trovarci a casa, grazie all’operosa ed elegante accoglienza della sua gente. È l’indole tenace, senza i fronzoli delle chiacchiere, di gente abituata a competere con la terra, per procurarsi i mezzi di sostentamento e intenta ogni giorno a domare il territorio per renderlo ospitale.
A scuola di Pc
Bambini e ragazzi sono andati a scuola di protezione civile dagli alpini. È successo ad Aosta e ha coinvolto gli allievi dell’Istituzione Scolastica “Emile Lexert” di tutti gli ordini, partendo dalla scuola dell’infanzia, passando dalla primaria per terminare alla quella secondaria di primo grado. Oltre 460 bambini e ragazzi, 11 incontri nelle varie classi, 4 pomeriggi di attività con la squadra alpinistica sulla palestra di arrampicata: sono questi i numeri del Progetto “Sicurezza e Protezione Civile 2018”, promosso dall’unità di Pc della Sezione di Aosta.
Una vita da film
Leva inutile o educativa?
Egregio direttore, dopo aver letto la lettera intitolata “L’importanza della leva” su L’Alpino di marzo a firma del gen. Luigi Manfredi mi viene da rispondere che oggi il servizio di leva risulterebbe incompatibile ed inutile per aspetti operativologistici e gestione degli stessi. Se si è giunti al “mestiere delle armi” è perché le sempre più complesse esigenze militari (terrorismo crisi e conflitti nei paesi vicini) europee (paesi Nato) ci sono state richieste dalla politica internazionale di Onu ed Ue.
SALÒ – Ricordi indelebili
Creare un’opera che fermi nel tempo le gesta degli alpini durante la Grande Guerra e che sia a beneficio e monito per le future generazioni. È da questa idea, tutt’altro che banale, che gli alpini di Prevalle sono partiti per realizzarla. Non volevano però il classico monumento eretto in piazza piuttosto che la scultura da rinchiudere nel salone di un palazzo istituzionale; quest’opera doveva essere visibile sempre e a tutti.
Strategie per il ripristino della leva
Caro don Bruno, ho letto il tuo fondo e la lettera del generale Manfredi favorevoli al ripristino della leva obbligatoria. Condivido l’analisi e l’auspicata soluzione del problema per la formazione civica di tutta la gioventù italiana purché congiunta ad un serio addestramento militare finalizzato al dovere costituzionale della difesa della Patria. Prima di intraprendere le iniziative proposte a tal fine, quali raccolta firme e convegno, ritengo opportuno un attento esame di quelle messe in atto dalla nostra Associazione prima che la classe politica, con una operazione elettoralmente vantaggiosa e di dubbia costituzionalità, sospendesse i valori della leva militare.


