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domenica, 11 Maggio 2025

uomini nuovi per un'Italia migliore

Sento dentro di me un senso di profonda rabbia e sdegno al pensiero che moltissimi politici e amministratori della cosa pubblica sono riusciti e riescono a trascinare in un profondo baratro l’economia italiana e, per causa loro, molte persone hanno rinunciato al dono più prezioso, la vita, rifiutando quello stile di vita imposto fondato sulla corruzione. Hanno calpestato costantemente la Costituzione e la dignità umana.

Il cappello è chi lo porta

Ho letto con piacere il fraterno saluto che il nostro nuovo presidente Favero ha inviato a tutti gli alpini. Ho apprezzato molto il modo con cui si pone al servizio dell’ANA e di tutti gli alpini con umiltà e tanto coraggio. Forza presidente, avanti con la morale che l’alpinità richiede, fatta di fatica, sudore e tanta fratellanza, e a tale proposito dedico a lei e a tutti gli alpini un breve scritto. Come si riconosce un alpino? Chi identifica l’alpino è il suo cappello.

Coerenza alpina? Compito di tutti

Caro direttore, credo di avere sentito il fremito della tua penna nella recente corrispondenza con i lettori, specialmente in risposta all’artigliere poco patriottico o di fronte ad un certo conformismo. A me sembra che l’alpino e il sacerdote abbiano trovato una buona sintesi concettuale. Il compito è difficile, almeno quanto lo sforzo di indicare il nostro futuro associativo, ed è destinato soprattutto a chi ha un’idea approssimativa del significato di essere alpini e a chi non percepisce certi pericoli.

Una richiesta di tregua

Caro direttore, la risposta che hai dato a Massimo Giara di Vercelli (L’Alpino n° 6) esprime il mio pensiero: nessuna paura bisogna avere della preghiera (fatta di parole, opinabili, da discutere, ecc); paura bisogna avere di perdere gli alpini.

Salvato all’Adunata

Gent.mo direttore, la famiglia dell’alpino Gino Benedetti, con il gruppo di Roncadelle (Brescia), vuole ringraziare per la prontezza, la professionalità, la cortesia, la disponibilità e, ultima ma non ultima, l’umanità dimostrata da tutti coloro che si sono prodigati affinché il nostro Gino fosse prontamente soccorso e riportato a noi durante gli attimi in cui il suo cuore ha fatto i capricci all’Adunata di Piacenza.

Un grazie a quattro coraggiosi

Alla recente Adunata di Piacenza quattro alpini della nostra Sezione appartenenti al gruppo di Bordano, Bruno Picco (vice presidente sezionale), Gerri Patriarca (capogruppo), Igliz Scussolin e Paolo Zingaro, sono stati protagonisti del salvataggio di una giovane del posto da un tentativo di violenza.

Vorrei…

Il 10 giugno 2013 si sono celebrati i cent’anni dell’Opera all’Arena di Verona. Al termine della rassegna musicale la brava presentatrice Antonella Clerici chiama tutti gli artisti della serata sul palco, in primo piano Andrea Bocelli decorato con l’onorificenza di Grande Ufficiale. Attorniata da uno stuolo meraviglioso di voci, la Clerici presenta il Canto degli Italiani che, dice, “vuole essere un incoraggiamento per tutti”.

Se il canto ti accompagna

Un giorno che Papa Giovanni Paolo II era in vacanza in Valle d’Aosta, andò a fargli omaggio un coro di lassù. Quando cominciò a cantare “Signore delle cime”, il Papa esclamò “Questa la so anch’io”. Ma nella sua Polonia, molti cori la intonano così: Bóg nieba, Pan szczytów... Due sole strofe, naturalmente, perché la terza, che i miei Crodaioli non propongono, non è mia: è stata scritta da un caro amico ormai salito nel silenzio di Dio, Rolando Moro di Carmignano di Brenta.

Un gesto coraggioso

A distanza di oltre un anno dall’incidente che ha coinvolto i marò Girone e Latorre nelle acque internazionali al largo delle coste del Kerala, il governo indiano, seguendo al pari di quello italiano una condotta dilatoria e contradditoria, ha avuto l’arroganza di affidare ad un ente competente su fatti di terrorismo l’incarico di indagare ed esprimersi in merito alla possibile condanna da infliggere ai due nostri soldati.

Progettare sogni

Viva il 1° Maggio, anche se in questo periodo la situazione economica e sociale è sempre più difficile, con l’aumento di disoccupati, precari, aziende che chiudono e tante persone che sono alla disperazione.

Rispetto per la Preghiera dell’Alpino

Ho seguito la sfilata degli alpini a Piacenza commovente e suggestiva come al solito. Sono un’amica degli alpini iscritta al gruppo ANA di Pontebba (Udine) figlia e nipote di veci alpini. Questo mio scritto è per ringraziare il direttore de L’Alpino che, nel suo intervento su Rai3, ha preso posizione riguardo alla preghiera dell’Alpino, che purtroppo viene recitata modificata, perché a qualcuno dà fastidio che si parli di armi.

La poesia che scalda il cuore

Ieri stavo mangiando in una trattoria e mi è capitata in mano la vostra rivista L’Alpino dedicata alla sfilata di Piacenza. Ho fatto l’alpino anch’io, prima ad Aosta e poi da sottoufficiale al 7° reggimento Alpini di Belluno come esploratore. Ma non ho mai partecipato ad una sfilata, nemmeno quando è stata qui da noi a Bassano del Grappa.

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