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domenica, 4 Maggio 2025

“Vicinanza partecipe”

La Messa in suffragio ai Caduti è stata officiata dall’Ordinario Militare Santo Marcianò e dall’arcivescovo de L’Aquila Giuseppe Petrocchi, che nel suo saluto agli alpini ha ricordato come «la scelta di venire a L’Aquila per il Raduno nazionale testimonia la vostra “vicinanza partecipe” e la salda decisione di portare un contributo sincero alla rinascita di questa città». 

Abbiamo camminato insieme

Partecipare a una grande Adunata nazionale è uno stato d’animo e all’Aquila è stato bellissimo esserci. Chi c’era dal 15 al 17 maggio 2015 ha scoperto che dall’anno della loro costituzione gli alpini hanno onorato e rinnovato costantemente il loro giuramento di fedeltà alla Patria e che quasi 100 anni fa decisero in tanti di farlo sfilando in memoria di coloro che avevano perso la vita in Guerra. Da allora non hanno mai abbandonato la tradizione della loro Adunata nazionale, che rinnova ogni anno quel ricordo di una grande tragedia ma rappresenta anche una filosofia di vita che unisce quanti hanno prestato servizio in guerra e in pace in questo glorioso Corpo.

Accanto ai sofferenti

Alpino, infermiere, servitore dei malati e dei poveri, il cottolenghino fratel Luigi della Consolata, al secolo Andrea Bordino, è stato proclamato Beato lo scorso 2 maggio nell’area Vitali del parco Dora, a Torino. A presiedere la cerimonia, in rappresentanza di papa Francesco, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi. 

Custode della memoria

Il tuo contributo per la nuova biblioteca

La donazione di oltre tremila libri di Storia militare, soprattutto sugli alpini e sulla Grande Guerra, ha arricchito enormemente il patrimonio culturale del Museo, rendendo nel contempo evidente la mancanza di mobili opportuni per poterli contenere. L’Associazione Amici del Museo Nazionale Storico degli Alpini ha inviato un’email ai Gruppi dell’Ana con i riferimenti per offrire un contributo; le donazioni continuano ad arrivare, anche da privati. Il prossimo 12 luglio ci sarà l’inaugurazione della biblioteca, rinnovata e più ampia così da poter esporre con dignità e orgoglio un patrimonio librario preziosissimo. Una targa ricorderà tutti i donatori, Gruppi Ana o privati e tra loro sono molti quelli che hanno scelto di intitolare la donazione ad un alpino “andato avanti”.

Un’Adunata… condivisa

Tra i numerosi resoconti che vengono fatti dopo i tre giorni di Adunata nazionale, stanno assumendo sempre più importanza, negli ultimi anni, quelli relativi al traffico di utenti nelle nostre pagine ufficiali sul web: https://www.ana.it, Facebook, Twitter, ecc. Se un tempo questo tipo di informazioni potevano rappresentare poco più di una curiosità, ora la tecnologia ci consente di offrire agli utenti strumenti per poter seguire l’Adunata con un grado di coinvolgimento e di partecipazione davvero incredibili, a tal punto che, accanto ai numeri degli alpini che hanno attraversato i caselli autostradali de L’Aquila, viene quasi spontaneo sommare coloro che hanno varcato il “casello” digitale, per seguirne i momenti più importanti. I numeri sono impressionanti ed essendo in continua crescita da alcuni anni, corriamo il rischio di farci l’abitudine, ma è bene non perdere mai di vista la loro importanza.

“Ci volevano gli alpini!”

Siamo tornati a L’Aquila per tante ragioni: per incontrare le persone che avevamo soccorso dopo il sisma, per rivedere i luoghi e cosa è stato fatto in questi sei anni, per veder sfilare finalmente in un unico blocco tutta la Protezione Civile e per prestare ancora una volta il nostro supporto. Le attività che i volontari della Protezione Civile hanno svolto sin dalla prima mattinata di lunedì 11 maggio hanno pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati. Quattro sono i luoghi segnalati e concordati con l’Amministrazione del Comune di L’Aquila. Anche in questo caso gli attestati di riconoscenza non sono mancati: «Ci volevano gli alpini…» è stata la più gettonata delle espressioni.

L’uomo dei due fronti

È secco, essenziale, come chi ha consumato emozioni e fisico sull’altare della vita. Ti scruta discreto e silenzioso, come uno stratega che indugia prima di decidere. Poi apre la porta della confidenza con un sorriso pieno di intelligenza e simpatia. E anche di furbizia. E lì capisci perché la fortuna non solo ha aiutato il percorso di questo uomo, ma come questo uomo sia stato fondamentale perché la fortuna potesse fare effetto. Di Augusto Di Loreto mi avevano parlato durante un incontro con i ragazzi delle scuole abruzzesi, strappandomi una promessa: quella che l’avrei incontro durante i giorni dell’Adunata. Arriviamo a Civitella Roveto sul far della sera. Le case sembrano una manciata di briciole cadute dalla mensa di Dio dentro un catino di verde. Come se il mondo fosse tutto lì. L’orizzonte chiude sulle creste che tutt’intorno fanno da merletto alla natura.

Ottantamila visitatori

In tre giorni numeri da record per la Cittadella degli alpini, la mostra di mezzi ed equipaggiamenti in dotazione alle Truppe Alpine dell’Esercito allestita al Parco del Castello a L’Aquila. Penne nere venute da ogni parte d’Italia, famiglie aquilane, appassionati e curiosi hanno affollato gli stand sistemati nel verde del parco, per dar vita a una full immersion nella realtà degli alpini in armi: operazioni in Patria e all’estero, sistemi d’arma, uniformi, radio e veicoli di ultima generazione (gettonatissimi i blindati Lince e i cingolati da neve BV206, oltre alla blindo Centauro della cavalleria), bonifica dei residuati bellici, addestramento e vita in montagna, senza trascurare la storia del Corpo (fondato nel 1872 e tra i più celebri e celebrati al mondo), con uno spazio speciale incentrato sulla Grande Guerra a cura del Museo Nazionale degli Alpini di Trento e del gruppo storico “Militaria” di Torino, integrato dalla mostra di “Domenica del Corriere” fornita da Paolo Scavarda. 

Una serata in famiglia

L’Auditorium del Parco, progettato dall’architetto Renzo Piano e donato dalla provincia autonoma di Trento, è un segno vivo della solidarietà che ha travolto L’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Un evento che ha sfigurato una città fino a quel momento considerata tra i dieci borghi più belli d’Italia. In questa struttura, avvolti dal legno e dal colore rosso, piacevolmente vicini come in una baita di montagna, abbiamo assistito al saluto delle autorità, consuetudine del sabato di ogni Adunata. 

Alpini all'Expo

Sono diverse le organizzazioni di volontariato attivate dalla Regione Lombardia per le molteplici necessità (sanità, logistica, sicurezza) connesse all’Expo di Milano. L’unità operativa della P.C. di Regione Lombardia, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile ha ipotizzato due tipologie di azione che coinvolgono i diversi volontari dell’Ana: un presidio fisso di pronto intervento in località prossima all’Expo e una attività di assistenza direttamente sul posto.

Cittadinanza onoraria

Sabato 23 maggio, in una seduta straordinaria del consiglio comunale di Finale Emilia, in ottemperanza alla delibera nr. 59 del 29 aprile 2015, alla Protezione Civile dell’Ana insieme ad altre realtà associative, privati e ditte, è stata conferita la cittadinanza onoraria per «la solidarietà dimostrata e l’aiuto offerto». Altro riconoscimento che va ad aggiungersi ai numerosissimi attestati di merito che la nostra Protezione Civile ha ricevuto per l’impegno profuso in molteplici circostanze. 

Uomini nella guerra

A fronte di tanta letteratura, non esiste ancora un film che parli degli alpini nella Ritirata di Russia. È un dato sconcertante perché in un’epoca dominata da media visivi (cinema, tv, internet) non possedere un’immagine è come cancellare un ricordo. Diviene sempre più frequente incontrare giovani che abbiano nozione del conflitto vietnamita poiché possiedono riferimenti derivati da film come “Il Cacciatore” (1978), “Apocalypse Now” (1979), “Platoon” (1986) e molti altri, ma che non sappiano nulla su tragedie che hanno colpito più da vicino il loro popolo, la loro gente. Angelika Vision ha dunque deciso di colmare questo vuoto culturale producendo “La Seconda Via”, un lungometraggio del regista e sceneggiatore Alessandro Garilli, che ha già ottenuto diversi riconoscimenti fra cui l’interesse culturale del MiBact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), il patrocinio del Ministero della Difesa e dell’Associazione Nazionale Alpini.

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