Ripabottoni: il “Centro per gli anziani” è una realtà
È finalmente una realtà la casa per anziani di Ripabottoni, recuperata da un edificio fatiscente devastato dal terremoto che giovedì 31 ottobre 2002 colpì il Molise con una scossa durata 60 secondi, di magnitudo 5,9 gradi della Scala Richter, pari all’8°-9° della Scala Mercalli. Fra le vittime, 27 bambini e una maestra di una scuola a San Giuliano di Puglia. In tanta desolazione gli alpini si prodigarono nei soccorsi scrivendo ancora una volta una pagina di solidarietà.
Un tè a Hushe, Hindukush
Mi piace iniziare la lettura de L’Alpino aprendolo completamente sulla copertina e l’ultima pagina. Individui subito l’argomento dal titolo a destra e lo spirito alpino dalla foto di sinistra, sempre una montagna a tema. Novembre riportava il Bernina a sinistra e “Una mano al futuro dell’Afghanistan” in copertina. Quel bambino in ciabatte e vestito del suo shalwar mi ha toccato e spinto a raccontare un’esperienza che ho avuto la fortuna di vivere. Mi sono aggregato l’estate scorsa ad una spedizione che tentava la cima del K2.
Tante penne nere, una sola Italia
Belluno ha vinto la sua sfida contro la pioggia, che a tratti ha disturbato il raduno, mettendo in scena una ricca tre giorni di eventi su teatri, caserme, vie e piazze gremiti di pubblico plaudente in un ideale abbraccio con le amate penne nere. In apertura grande successo per le mostre sulla Grande Guerra, le recenti missioni del 7° Alpini e i reparti minori della brigata “Cadore”, per la proiezione di un filmato sui 90 anni della Sezione ospitante nel quadro delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e per i concerti di cori e fanfare.
Contrin: con il tempo migliora, grazie agli alpini
L’idea di ricostruire il rifugio Contrin nacque esattamente novant’anni fa. Era il 1921; fanfara in testa, un gruppetto di alpini e paesani guidati dal presidente nazionale Arturo Andreoletti partì da Alba di Canazei imboccando il sentiero della Val di Contrin, una laterale dell’Alta Val di Fassa. Le cronache dell’epoca raccontano che dopo le prime fatiche della salita, il passo marziale si attenuò e il gruppo, lentamente, si sfilacciò: la fanfara non suonava più, le madrine rimasero indietro e tutti iniziarono ad alleggerirsi il vestiario per il caldo.
Gli alpini nella storia d'Italia (6ª puntata)
“Cari genitori – scrive il 18 giugno 1917 il sottotenente degli alpini Adolfo Ferrero – fra cinque ore qui sarà un inferno. Fremerà la terra, s’oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa, e rombi e tuoni e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in questo istante medesimo sento in lontananza. Vorrei dirvi tante cose, tante, ma Voi ve l’immaginate. Vi amo, vi amo tutti… Darei un tesoro per potervi rivedere. Ma non posso”. In effetti, il sottotenente Ferrero non riuscirà ad abbracciare nessuno dei suoi cari e neppure a far recapitare loro la lettera scritta nei momenti d’angoscia che precedono il combattimento: quelle poche righe drammatiche e sofferte verranno ritrovate quarant’anni dopo, accanto alle ossa dell’attendente cui le aveva affidate prima di morire.
L’Assemblea è col Presidente Perona
Nel numero di giugno, dedicato all’Adunata, abbiamo riportato il testo della relazione morale che il presidente nazionale Corrado Perona ha letto all’assemblea dei delegati svoltasi domenica 29 maggio.
Mussolini dalla spiaggia di Riccione dichiara guerra alla Russia
Il 22 giugno 1941 Hitler diede inizio, con una forza di tre milioni di uomini, alla Unternehmen Barbarossa (Operazione Barbarossa), nome in codice dell’attacco alla Russia di Stalin. Mussolini era in vacanza a Riccione, l’ambasciatore russo in Italia stava facendo il bagno a Fregene. Dopo la tragica campagna di Grecia - che pur avendo dimostrato il valore dei nostri soldati aveva clamorosamente rivelato anche l’impreparazione del nostro esercito in equipaggiamento, armamento e intendenza - Mussolini tentava un’altra carta per farsi valere al tavolo della pace che immaginava vicina, illuso dalla strapotenza germanica.
Sul podio Vicenza, Omegna e Lecco
Sabato 21 e domenica 22 maggio la sezione di Genova, in collaborazione con il gruppo di Santa Margherita, ha organizzato il 39° Campionato nazionale di marcia di regolarità in montagna a pattuglie. Domenica, sotto uno splendido sole, si sono sfidate 122 pattuglie, composte da tre marciatori ciascuna. Il percorso sviluppato tra mare e bosco, lungo i sentieri del Parco di Portofino è stato tracciato con maestria dai tecnici della Federazione Italiana Escursionismo, fondamentali per la preparazione e la gestione degli aspetti tecnico sportivi della gara.
Dagli alpini del Sud America
Una visita agli alpini del Sud America è stata compiuta il 22 marzo dal vice presidente nazionale Ornello Capannolo, delegato ai contatti con le sezioni all’estero e dal consigliere nazionale Ferruccio Minelli. La prima tappa è stata San Paolo del Brasile: Capannolo e Minelli sono stati accolti dal presidente della sezione Attilio Fania, accompagnato da un gruppetto di alpini che attendevano gli ospiti (l’ultima visita di una delegazione della Sede nazionale risaliva al 2007). Il tempo, non certo l’entusiasmo alpino che non manca, ha eroso la consistenza numerica della sezione, che oggi conta 33 soci. Ma il presidente Fania è ottimista: ci sono state le iscrizioni recenti di tre nuovi soci, giovani.
Sui Fori Imperiali 150 anni della nostra storia
La sfilata del 2 Giugno, Festa della Repubblica, a Roma, nella storica cornice di via dei Fori Imperiali offre ogni anno uno spettacolo imponente. Ma quest’anno, nel 150° dell’Unità d’Italia, è stata particolarmente solenne: è stata la vetrina, o meglio, il film della nostra storia patria attraverso i suoi soldati con i loro sacrifici, i loro eroismi e i loro Caduti. Una parata che non aveva nulla di guerresco: quei militari, marinai, carabinieri, reparti speciali e alpini mai come ora ricevevano amore e applausi, erano un tutt’uno con le migliaia di persone che stipavano le tribune e i lati del grande viale.
Prove tecnico-pratiche di Protezione civile
Nei giorni 28 e 29 maggio 2011, a Castelminio di Resana (Treviso), i volontari delle Sezioni ANA del 3° raggruppamento hanno condotto una esercitazione tecnico-pratico di Protezione civile, organizzata dalla sezione di Treviso. Una scelta coraggiosa da parte del coordinatore della Sezione Bruno Crosato, che ha voluto impostare questo evento sul tema “gestione emergenza – formazione/ informazione”.
Un piccolo Cottolengo a Bucarest
I Gruppi alpini dell’Europa dell’Est sono nati da pochi anni e contano pochi soci ma sono assai attivi sul fronte della solidarietà. Ultima in ordine di tempo è la collaborazione delle penne nere nel bel progetto del Piccolo Cottolengo di Bucarest, retto da don Roberto della Congregazione di Don Orione, un centro d’elite per l’accoglienza e la cura di bambini portatori di handicap che sono stati abbandonati, per anziani e ragazze orfane. La realizzazione del Centro è stata possibile grazie all’impegno della Congregazione e alla generosità di moltissime persone, grandi e piccoli benefattori.