Quattro ore di applausi
Più di diciottomila alpini del 1° Raggruppamento hanno invaso festosamente Ivrea, per il loro sedicesimo raduno. La cerimonia ufficiale ha preso il via sabato pomeriggio con l’arrivo del Labaro, scortato dal presidente Sebastiano Favero, per la cerimonia dell’alzabandiera. Presenti i Gonfaloni della città di Ivrea, della Provincia di Torino e della Regione Piemonte.
… e 6 vittorie agli internazionali in Cile
Per il secondo anno consecutivo, gli alpini del Centro Sportivo Esercito hanno preso parte ai Campionati militari internazionali di biathlon di Portillo, Cile, organizzati dalla Escuela Militar de Montana dell’Esercito cileno. Alla rassegna hanno partecipato formazioni degli eserciti di Cile, Argentina, Brasile, Stati Uniti e Italia. La delegazione italiana, guidata dal sergente maggiore capo Marco Jerusel e composta dal tecnico caporal maggiore capo Nicola Pozzi e dagli atleti caporal maggiore scelto Roberta Fiandino e dal 1° caporal maggiore Markus Windisch, ha ottenuto sei vittorie complessive.
“Novalia 2013”
Trecento volontari di P.C. di 18 Sezioni del 1° Raggruppamento hanno partecipato per due fine settimana all’esercitazione “Novalia 2013”. È stato un appuntamento che ha messo in evidenza il periodo di particolare crisi delle amministrazioni locali e si è potuto realizzare solo grazie allo sforzo congiunto della Provincia, della Banca Popolare di Novara e la collaborazione dei sindaci dei Comuni interessati.
Libano: commemorati i caschi blu
Naqoura – Due momenti dedicati alla riconoscenza e al ricordo dei 298 caschi blu che dal 1978 ad oggi sono Caduti in missione, sono stati vissuti dal contingente internazionale in Libano, dove militari di 37 diversi Paesi sono schierati al confine con Israele al comando del generale di Divisione degli Alpini Paolo Serra. Nella prima cerimonia è stata onorata la memoria dei componenti dell’equipaggio di volo composto dal capitano Giuseppe Parisi, dal capitano Antonino Sgrò, dal maresciallo capo Massimo Gatti, dall’appuntato dei Carabinieri Daniel Forner e dal sergente irlandese John Lynch, precipitati in circostanze mai del tutto chiarite.
“Avete la gratitudine degli italiani”
Visita lampo, domenica 25 agosto, del presidente del Consiglio Letta al comando del contingente militare italiano su base brigata alpina Julia schierato nella provincia di Herat e giunto ormai al termine della sua ultima missione in terra afgana.
Sul Pasubio, come atto di fede
Cosa può dirci il Pasubio che non ci abbia ancora detto? Se lo sono chiesti in almeno 500, la prima domenica di settembre, salendo su quelle stesse strade percorse quasi cento anni fa da quei soldati che sulla montagna andavano a combattere. La risposta, come sempre, ognuno l’ha trovata dentro di sé. Su queste personali premesse si è svolto l’annuale pellegrinaggio sul Pasubio, iniziato il sabato con l’omaggio ai Caduti all’Ossario di Colle Bellavista e proseguito con la deposizione di una corona d’alloro al Dente Italiano e al Dente Austriaco.
Alpini, che forza!
“Quando si è capaci di operare in montagna, si è generalmente capaci di farlo ovunque”, così il capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano al termine dell’esercitazione delle Truppe alpine nel cuore del gruppo del Falzarego.
Il “Montenero” a Strasburgo
Il Coro Montenero nasce nel 1974 in seno alla sezione di Alessandria grazie a 14 entusiasti coristi provenienti dal territorio provinciale. Lo scopo iniziale è quello di cantare in amicizia, riscoprire un mondo fatto di uomini e cose semplici della tradizione montanara.
Favero in visita al Comando Truppe alpine
Il presidente nazionale Favero ha fatto visita al generale Primicerj, al Comando delle Truppe alpine. Fra i vari argomenti del cordiale colloquio i rapporti fra l’Associazione e i reparti alpini. Nella foto il presidente Favero firma il libro d’onore degli ospiti. Alle sue spalle il consigliere nazionale Angelo Pandolfo, il gen. Fausto Macor, il gen. Primicerj e il col. Andrea Mulciri, sottocapo di Stato Maggiore operativo del Comando Truppe alpine.
Le crode dei Da Col
E poi ci sono le Dolomiti. Aguzzi campanili che nascono da pendii boschivi fitti, pennellati dalle mille tonalità di colori che segnano il succedere delle stagioni. Dolcezze di boschi che precedono inaspettati campanili di roccia fredda, aguzza. Ma non inesplorata. È qui che durante la guerra i nostri alpini avevano dimora, tra difficoltà impensabili. Costantemente minacciati da freddo e schioppettate nemiche. Eppure proprio tra queste guglie frastagliate si compirono imprese leggendarie. E furono tante, tantissime considerando i mezzi di allora, gli scarsi rifornimenti, la neve che l’inverno rivestiva ogni cosa. Sui torrioni ciclopici di Croda Rossa e Cima Undici nell’inverno del 1915 e nella primavera del ’16, un brulicare di uomini.
Addormentàti, con tanti perché
Perché alcuni alpini non si iscrivono all’Associazione? Chiedersi chi sono i giovani dormienti non è solo aprire una finestra sul futuro, vuol dire anche interrogarsi sull’efficacia delle iniziative prese fino ad ora in loro favore. Gli ultimi figli della naja, che ricordiamo essere terminata nel 2005, sono quelli nati nel 1985 e sfiorano quindi la trentina. Nell’ANA un giovane è considerato tale fino al compimento del 40esimo anno d’età. Evitando le intricate pieghe del libero arbitrio si può però dire che il luogo in cui si vive e le differenze di età sono essenziali nell’approccio all’Associazione. Chi vive in un piccolo borgo, e ancor di più dove c’è un Gruppo alpino, ha più possibilità di venire a contatto con la vita associativa di quanti vivono in una grande città dove gli individui sono più soggetti alla spersonalizzazione.
Per boschi e sentieri
Sabato 20 e domenica 21 luglio si è svolto a Pulfero (Udine) il 41° campionato nazionale ANA di marcia di regolarità in montagna a pattuglie, organizzato dalla sezione ANA di Cividale. La scelta di Pulfero come sede dei campionati, nella splendida cornice delle valli del Nastisone al confine con la Slovenia, è stata propiziata dalla presenza nel locale gruppo alpini e di numerosi atleti amanti dello sport in montagna, su tutti il capogruppo Mario Miscoria e Bepo Puller, vecio alpin con il cuore e l’entusiasmo di un bocia, che vanta numerosi record nella corsa in montagna in campo nazionale, cui è stato assegnato il compito di direttore di gara. Puller e i suoi collaboratori hanno testato il percorso che, a detta di tutti, è stato tecnicamente all’altezza della competizione, ottimamente segnalato e con incantevoli panorami.