Pedibus calcantibus
Per un alpino la preparazione in vista dell’Adunata è un rituale, un po’ come affardellare lo zaino per la marcia in montagna: il peso calibrato, l’equipaggiamento idoneo, nulla deve mancare. Uguale attenzione viene dedicata a una delle parti più importanti: come raggiungere la città dove si svolgerà il grande raduno? La più alpina - e anche la più ecologica - delle soluzioni è quella di… andarci a piedi!
Speaker, a voi la parola
Odoardo Ascari e Carlo Tricerri furono i primi. Scelsero le loro reclute e le trovarono in Guido Carlo Alleva e in Emanuele Principi. Quando le voci dei due veci si riconobbero troppo stanche per raccontare, si spensero e lasciarono soli i due bocia, carichi d’uno zaino ben affardellato e piuttosto pesante reso tuttavia meno greve dal grande lavoro ereditato da Stella Tricerri, moglie di Carlo e custode del prezioso materiale. Guido ed Emanuele iniziarono così a marciare forti di una tradizione che da sempre ha visto scegliere, come speaker dell’Adunata, ufficiali degli alpini diventati poi prìncipi del foro.
Nulla sarà come prima
Si è detto sia stata l’Adunata dei record, soprattutto per le tantissime presenze registrate nell’arco dei tre giorni della manifestazione. Se si potesse misurare l’affetto dei pordenonesi nei confronti degli alpini, allora anche questo sarebbe un primato. La città ha dimostrato tutta la sua ospitalità e ha saputo accogliere in un grande e affettuoso abbraccio l’Adunata numero 87.
Da Pordenone… a L’Aquila!
Passione, entusiasmo, ottimismo. E la volontà di rialzarsi dopo essere stati messi in ginocchio a causa di fattori esterni. Pordenone come L’Aquila: due città, che per ragioni diverse stanno soffrendo, ma che grazie all’Adunata possono tirare su la testa per ripartire. In questo concetto si riassume il passaggio della stecca avvenuto domenica sera in piazza XX Settembre a Pordenone a suggello di tre giorni di festa. Alla presenza del sindaco Claudio Pedrotti, del presidente della sezione di Pordenone Giovanni Gasparet, nonché di Giuliano Di Nicola, consigliere comunale de L’Aquila e del presidente della sezione Abruzzi Giovanni Natale, è stata la pioggia ad accompagnare il passaggio del testimone.
74º AUC: quarant’anni in un lampo!
Più di 60 allievi del 74° AUC (1ª compagnia, gennaio – giugno 1974) si sono dati appuntamento per ricordare il 40° anniversario del Corso. L’incontro, da lungo tempo programmato e organizzato in ogni dettaglio, era stato adeguato agli impegni istituzionali di tre allievi d’eccezione: Sebastiano Favero, presidente nazionale, Angelo Pandolfo, consigliere nazionale e Fausto Macor, gen. di Divisione e già vice comandante delle Truppe alpine.
Che tutto abbia inizio…
'L’Italia chiamò: sì!' e il Tricolore tocca il punto più alto del pennone e prende a sventolare. È l’alzabandiera che come da cerimoniale apre l’Adunata in un clima effervescente, carico di emozione che domenica sera si tramuterà in sentimento, in ricordo indelebile.
Pensieri positivi
Una bella consuetudine che anima il sabato sera dell’Adunata è quella del saluto del sindaco e del presidente nazionale ANA alle autorità, al Consiglio Direttivo Nazionale e ai presidenti delle Sezioni dell’Associazione. È un appuntamento che ogni anno si arricchisce di personalità importanti, colori e musica. A Pordenone è stato anche silenzio e commozione.
URUGUAY – L’Italia alpina in Uruguay
Durante un viaggio in Uruguay in visita ai parenti delle mogli, Stefano Armellini e Matteo Bazzocco, due alpini del gruppo di Olle in Valsugana (sez. di Trento) hanno fatto visita alla sezione ANA di Montevideo, anche a nome del capogruppo Danilo Ferronato. È stato un momento di festa per tutti, organizzato presso il Circolo Trentino di Montevideo alla presenza di 40 di soci e del presidente del circolo Sartori.
Angeli dell’Adunata
Sono gli “angeli dell’Adunata” che da oltre 40 anni garantiscono la sicurezza e il regolare svolgimento della manifestazione. Riconoscibili dall’immancabile maglioncino d’ordinanza color verde, l’armata dei 214 del Servizio d’Ordine Nazionale - tanti sono i suoi componenti - argina la folla in tutte le cerimonie ufficiali e sovraintende al regolare scorrere della sfilata, la domenica. Vigilano nella zona delle tribune e degli ingressi riservati e regolano il flusso dei tanti alpini nella zona dell’ammassamento e dello scioglimento.
L’anima degli alpini
La “Cittadella degli Alpini” allestita dal Comando Truppe alpine e dalla brigata Julia al Parco Galvani, nel centro di Pordenone, ha avuto il record di affluenza: 83mila visitatori nei tre giorni dell’Adunata e 600 alunni delle scolaresche durante il primo giorno di apertura. Dalla prima edizione, svolta nel 2007 a Cuneo, la Cittadella si è sviluppata e ampliata, acquisendo un interesse crescente. A Pordenone i visitatori non solo hanno potuto ammirare i mezzi e gli equipaggiamenti delle Truppe alpine, ma hanno anche potuto apprezzare il modo, unico nel suo genere, in cui i soldati di montagna interpretano il loro ruolo.
Costalovara tra prati e boschi d’incanto
Costalovara si trova a 1.176 metri sull’altopiano del Renon, in Trentino Alto Adige, nella provincia di Bolzano. Un grazioso laghetto balneare d’origine naturale luccica di verde smeraldo; sui prati che lo circondano è possibile sdraiarsi al sole e rilassarsi guardando gli imponenti massicci montani. Quando le stanche membra saranno riposate, si potrà salire il vicino colle, da dove sono ben visibili i resti dei monumenti megalitici del secondo millennio a.C.
Segni di speranza
Nessuna cattedrale, nessun duomo né opera d’arte a far da cornice. La scelta per la consueta messa del sabato all’Adunata, è caduta sul Palazzetto dello sport prediligendo così la gente al luogo. A dimostrazione che la sacralità non è quasi mai legata ad orpelli e apparenze, ma piuttosto all’essenziale, alla potenza della preghiera in grado di trasformare migliaia di individui in comunità.