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domenica, 25 Maggio 2025

"Alpini, siete il braccio attivo di Dio"

Sono ancora io, Lorenza, maestra di Casumaro. Ricordate? Avevo raccontato con parole forse troppo semplici, il complesso lavoro di voi alpini per costruire la nostra nuova scuola. Ho mantenuto un voto fatto tempo fa: andare a Fossa (L’Aquila) a vedere il villaggio ANA e la chies a di San Lorenzo proget tata dal mio amico Zorio. Sono andata e forse anche in questo caso non basterà la somma delle mie parole a dare un quadro completo della situazione e delle emozioni provate. Arrivo al B&B che avevo prenotato prima di partire e mi rendo subito conto che ci sono pochi edifici ancora in piedi a Fossa.

Vacanza al Soggiorno alpino di Costalovara

Sono iscritto alla sezione di Trieste e di recente sono stato ospite per cinque giorni presso la bellissima struttura che è il Soggiorno Alpino di Costalovara. Ho fatto questa scelta per un breve periodo di vacanza, perchè mi sono ricordato che su un numero de L'Alpino era stato reclamizzato questo posto di soggiorno.

CUNEO – A Carrù gli alpini della Piana

Oltre 1.500 persone hanno accompagnato la sfilata degli alpini della Piana Cuneese per le vie di Carrù. Il raduno, che ha unito undici Comuni della pianura, si è rivelato un grande successo. Erano 75 i gagliardetti dei Gruppi, accompagnati da 5 vessilli, presenti i gonfaloni dei Comuni della Piana. Tra i tanti partecipanti al pranzo domenicale, allestito nella celebre “ala del bue grasso”, c’erano anche i rappresentanti dei bersaglieri di Carrù e delle associazioni di volontariato locale. Giorgio Pellegrino, capogruppo di Carrù, ha sottolineato: “È stata un’esperienza indimenticabile!

Quella luce ci guida

Uno degli appuntamenti annuali degli alpini friulani è la commemorazione dei Caduti al monumento- faro del monte Bernadia, sopra Tarcento. La sua luce, simile a quella d’una torre marina che guida all’approdo i naviganti, è visibile in tutta la pianura sottostante e richiama al sacrificio, ai valori e alla storia degli alpini e rischiara il cammino dei nostri Padri. L’idea di costruire il faro è nata dopo la costituzione - nella primavera del 1953 - della sottosezione di Tarcento comprendente pure i gruppi di Coia, Magnano, Pradielis, Sedilis, Segnacco e Val Cornappo; nel 1957, Pradielis passerà con il ricostituito Gruppo di Lusevera - Alta Val Torre. Fu quindi creato un “Comitato faro”, al quale aderirono Gruppi della zona.

Si sono visti in copertina: che emozione!

Con orgoglio ed emozione ho visto pubblicata la mia foto sull’ultima pagina de L’Alpino di giugno 2013 (il primo a sinistra sono io, Stefano Visentin, il secondo è un mio fratello di naja, Giorgio Garavelli da Cremona). Sono dello scaglione 12/’97 e ho fatto il CAR a Belluno alla Salsa e poi a Venzone al 14° rgt. Alpini, btg. Tolmezzo 12ª cp. “La Terribile” con il capitano Paolo Radizza.

La leva, un patrimonio morale che non c'è più

Caro direttore, la vecchia diatriba sulla fine della leva militare, porta a considerare non lontana la prospettiva della fine per estinzione della nostra Associazione. Non ho numeri in sede locale e nazionale per fare pronostici, ancorché l’età media nazionale sia in termini di statistica preoccupante, per calcolare quanto ci resta al tramonto.

PIACENZA – Solidarietà dalla “Cittadella degli Alpini”

Nei giorni dell’adunata nazionale a Piacenza, alla Cittadella degli Alpini allestita in piazza Daturi sono stati raccolti 6.000 euro che sono stati destinati a due progetti: in aiuto alla AMOP, l’Associazione Piacentina Malato Oncologico, per l’acquisto di un ecografo portatile e al laboratorio di immunogenetica dell’ospedale della città per l’acquisto di un congelatore che verrà utilizzato per lo stoccaggio del DNA.

Strage mai dimenticata

Ancora qualche finestra illuminata nelle case di Erto e Casso, poggiate quasi in bilico sul Monte Salta, e più giù, nelle case di Longarone. Una serata tiepida di ottobre, come tante altre. Gli occhi chiusi dei bimbi già avvolti nel calore dei loro lettini. Gli uomini riuniti nelle osterie sparse qua e là a guardare un incontro di calcio trasmesso in Eurovisione. La normalità di un mercoledì sera, la normalità del vivere quotidiano di tre paesi sorti sul confine tra Veneto e Friuli, di quelle voci unite in un miscuglio di dialetti più aspri e più dolci.

TRENTO – Una campana alpina in Cile

Tra il 1951 e il 1953 diverse famiglie di contadini della Valle di Cembra, in particolare di Giovo, Cembra e Segonzano emigrarono in Cile indotti dalle gravi difficoltà del dopoguerra e attratti dalla promessa di nuove terre da coltivare, dove poter crescere la famiglia. Le loro vicissitudini dovute al viaggio, all’inserimento in una nuova vita e all’avvio dell’attività, sono conosciute ai più per le grandi fatiche e per le difficoltà con cui i nostri connazionali hanno dovuto confrontarsi, anche se nei luoghi d’origine, dopo 60 anni, la memoria di quell’emigrazione si è lentamente affievolita.

Libano: commemorati i caschi blu

Naqoura – Due momenti dedicati alla riconoscenza e al ricordo dei 298 caschi blu che dal 1978 ad oggi sono Caduti in missione, sono stati vissuti dal contingente internazionale in Libano, dove militari di 37 diversi Paesi sono schierati al confine con Israele al comando del generale di Divisione degli Alpini Paolo Serra. Nella prima cerimonia è stata onorata la memoria dei componenti dell’equipaggio di volo composto dal capitano Giuseppe Parisi, dal capitano Antonino Sgrò, dal maresciallo capo Massimo Gatti, dall’appuntato dei Carabinieri Daniel Forner e dal sergente irlandese John Lynch, precipitati in circostanze mai del tutto chiarite.

In breve – ottobre 2013

Notizie in breve.

Viva l'allegria, anche se rumorosa

Volevo rispondere alla lettera di Lamberto Bianchi della sezione Pisa-Lucca-Livorno il quale su L'Alpino di giugno, parlando dell'Adunata di Piacenza, riferiva del fatto che la moglie alle quattro di mattina si lamentava perché vi erano ancora alpini che cantavano, ridevano, si divertivano. Io penso che in un mondo, ancora meglio in un Paese come il nostro, dove si... piange per 365 giorni all'anno, si piange per mancanza di lavoro, si piange per le troppe tasse, si piange per la nostra politica, o per la mancanza di futuro dei nostri figli, tre giorni di festa non possono che far bene, aiutano ad andare avanti, tirano su il morale.

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