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giovedì, 8 Maggio 2025

Segni di speranza

Nessuna cattedrale, nessun duomo né opera d’arte a far da cornice. La scelta per la consueta messa del sabato all’Adunata, è caduta sul Palazzetto dello sport prediligendo così la gente al luogo. A dimostrazione che la sacralità non è quasi mai legata ad orpelli e apparenze, ma piuttosto all’essenziale, alla potenza della preghiera in grado di trasformare migliaia di individui in comunità. 

GENOVA – “Il ricordo è vita”

“In Russia eravamo male armati, male equipaggiati, male nutriti; spesso anche male comandati: nessun altro avrebbe potuto fare di più. Oggi è giusto ricordare chi non è tornato, perché il ricordo è vita”. Le parole del gen. Modesto Marchio lasciano nel silenzio i tanti convenuti per l’inaugurazione del monumento agli alpini Caduti “in guerra e in pace”, opera dell’architetto Timossi, fortemente voluto dal gruppo guidato dal dinamico Carmelo Staderoli.

URUGUAY – L’Italia alpina in Uruguay

Durante un viaggio in Uruguay in visita ai parenti delle mogli, Stefano Armellini e Matteo Bazzocco, due alpini del gruppo di Olle in Valsugana (sez. di Trento) hanno fatto visita alla sezione ANA di Montevideo, anche a nome del capogruppo Danilo Ferronato. È stato un momento di festa per tutti, organizzato presso il Circolo Trentino di Montevideo alla presenza di 40 di soci e del presidente del circolo Sartori.

ADELAIDE – In memoria dei Caduti

Ogni anno gli alpini della sezione di Adelaide commemorano i Caduti italiani in guerra e in pace. Questa cerimonia si è sempre tenuta davanti al monumento agli alpini eretto davanti al Veneto club che però, dopo tanti anni, è stato chiuso. Nell’impossibilità di spostare il monumento gli alpini hanno ricollocato l’aquila che lo sovrastava e la targa posta alla base davanti al Fogolar Furlan club, dove si è svolta la cerimonia.

Applausi a catinelle

Sono le otto del mattino quando mi reco alla tribuna più importante dell’Adunata. Faccio fatica ad aprirmi un varco tra la folla. Per l’intero percorso è ormai un brulicare di gente che si è assiepata qui fin dalle prime luci del giorno, per avere garantita una “poltrona in prima fila”. E uno si chiede: ma chi glielo fa fare? Tutto quel tempo in piedi, quando basta essere anche solo in terza fila per dover allungare il collo, come le giraffe, giusto per garantirsi di vedere qualcosa. Mi chiedo queste cose e poi penso che, in alcune circostanze, non sono solo gli occhi che portano dentro immagini e regalano emozioni. Sono tutti i sensi che entrano in gioco, come quando passiamo davanti ad un panificio e il profumo del pane ci manda richiami e tentazioni contro la dieta.

Sfilano orgoglio e tradizione

Sui contrafforti prealpini del Grappa e del Tomba si distinsero per coraggio, determinazione e valore. Poi furono in Russia, mandati a combattere una guerra sporca. Ancora prima sul fronte greco albanese, sulle montagne fangose d’una terra di pastori. Non possedevano nulla, solo qualche fotografia della morosa e della mamma.

Le donne degli alpini

Sono Franco Sartori segretario del gruppo alpini di Terenzo (Parma). Non ho potuto essere presente a Pordenone per ragioni di salute, però vedendo i servizi televisivi ho potuto ascoltare le tue parole in favore delle donne degli alpini che condivido pienamente sia per il loro valore che per l’importanza che occupano nella vita di tutti.

Vai vecio… siamo alpini

Caro direttore, vorrei che questa mia potesse essere letta da quelli fra noi che pensano che con l’abolizione della leva territoriale il nostro Corpo non sia più lo stesso poiché ormai composto da volontari largamente provenienti dal Sud o dalle isole.

Un vecchio amico

Caro direttore, per motivi di salute a Pordenone non sono riuscito a camminare tanto da poterti incontrare e ho cercato di raggiungerti col telefono.

Sapore d’Adunata

Un salto indietro nel tempo per respirare ancora l’aria dell’Adunata nazionale 2013. I piacentini lo hanno vissuto con l’inaugurazione del dono che il Comitato Organizzatore dell’Adunata, presieduto da Nino Geronazzo, ha voluto fare alla città. Un pannello in acciaio corten raffigurante il profilo di Alessandro Farnese (uno dei due monumenti equestri che campeggiano nella piazza principale di Piacenza), il simbolo dell’Adunata piacentina e il messaggio delle penne nere: “Gli alpini alla città. Grazie per aver vissuto insieme una splendida Adunata”.

NOVARA – Onore al maggiore De Cobelli

A sessantanove anni dal suo sacrificio, una delegazione della sezione di Novara è andata a Firenze per rendere omaggio al maggiore De Cobelli, Medaglia d’Oro al Valor Militare appuntata sul vessillo della sezione novarese. La sepoltura è stata individuata nel cimitero di Trespiano, grazie al compianto presidente della sezione di Firenze Gian Carlo Romoli.

Per non dimenticare

La presente per complimentarmi in relazione all’ultima Adunata a Pordenone. Non abbiamo mai avuto bisogno dei numeri per dimostrare ciò che siamo e la nostra grandezza, un perfetto connubio di dovere e solidarietà, ma questa volta l’Adunata ha dato una lezione in più rispetto alle altre volte.

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