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martedì, 10 Giugno 2025

Ideali associativi

A pensar male si fa peccato ma si indovina, diceva uno che la sapeva lunga. Correrò il rischio, perché mi sbaglierò di sicuro, ma il tono della tua risposta non mi piace per niente, e non solo per la excusatio non petita sul buonismo ecumenista, che è, evidentemente, un pessimo esordio. 

Grazie direttore

Le scrivo per ringraziarla moltissimo per aver pubblicato la foto di nostro padre Francesco Molinelli su L’Alpino di settembre 2016, che commemorava il centenario delle battaglie per la conquista del Cauriol, avvenuta nell’agosto 1916.

La forza di ricominciare

Infuriati, feriti, fatalisti, combattivi, solidali. L’animo delle persone che ho incontrato nel viaggio tra l’Abruzzo e le Marche varia sulle sfumature di uno stesso sentimento. Oltre al dramma del terremoto che continua a scuotere il territorio gli abitanti hanno dovuto subire i gravi disagi connessi alle eccezionali nevicate. Giorni e giorni con strade interrotte e frazioni isolate, elettricità assente e comunicazioni impossibili: «Disastrati e tagliati fuori dal mondo», come mi ha detto un signore con amarezza. È come se le difficoltà esaltino virtù e difetti del carattere di ciascuno. Tutti vantano le loro ragioni, ma la verità è che tutti hanno ragioni da vendere. Sradicati dalle loro case e dalle loro comunità il disagio si somma alla paura di essere abbandonati, dimenticati.

Il mio presidente

Quando era Presidente dell’Unirr, era anche il mio Presidente. Abbiamo collaborato a lungo in quell’Unione che da sempre ricorda i reduci e ricerca i luoghi di sepoltura dei Caduti. Ma a legarci non fu soltanto il lavoro. 

Caro Angelo, ti stimo

Il 17 gennaio mi sono finalmente arrivate le copie de L’Alpino di dicembre e gennaio. Il suo editoriale e quello del Presidente sono sempre un “concentrato” di umanità e di rigore alpino. Sono nell’anno dei settanta e quanto pubblica nelle lettere al direttore e nelle sue risposte, mi fa uscire qualche lacrima, non per protagonismo, ma per il mio essere alpino da quasi cinquant’anni come lo era stato mio padre, andato avanti nel lontano 1980. 

A proposito di alpini…

Sono solito dire che un giorno dovremo rendere conto dello spreco di carta che connota il nostro tempo. A dispetto del digitale, che dovrebbe garantirne un largo risparmio, siamo sommersi dalla carta e dalle carte. Provate a fare un trasloco e dover cambiare indirizzo di residenza, magari in zona Ztl, denunciare gli spazi nuovi legati alla raccolta rifiuti, subentri di allacciamenti… e poi ditemi. Vi sentirete travolti dalla burocrazia, travolti da una valanga di carte.

BERGAMO – Per i bambini

È stato un pomeriggio fuori dall’ordinario quello vissuto all’ospedale Papa Giovanni XXIII. In occasione della Giornata dei diritti dell’Infanzia indetta annualmente dall’Unicef, nei corridoi del complesso sanitario bergamasco, c’erano gli alpini con tanto di fanfara. 

ACQUI TERME – Acqui in musica

Si sono conclusi nel migliore dei modi i festeggiamenti per l’80º di fondazione del Gruppo “Luigi Martino” di Acqui Terme, resi ancora più solenni dalla partecipazione della fanfara dei congedati della brigata Cadore e del Presidente nazionale Sebastiano Favero.

In viaggio verso sud

In seguito a vari sopralluoghi sono stati individuati quattro interventi, uno per ognuna delle nostre Sezioni direttamente coinvolte nel terremoto che ha colpito il Centro Italia. I progetti sono stati presi in considerazione dopo aver consultato i sindaci, la gente e gli alpini del posto e prevedono la realizzazione di strutture polifunzionali a carattere definitivo da realizzarsi entro quest’anno, in modo da rispondere concretamente e tempestivamente alle esigenze della popolazione. Ad oggi sul conto aperto dall’Ana per la raccolta di fondi per le popolazioni terremotate del Centro Italia vi è la somma di 1.148.000 euro. Nel Consiglio Direttivo Nazionale del 25 febbraio verranno discussi gli interventi da realizzare. 

Addio Corpo Forestale dello Stato

È noto come le popolazioni montane, e non solo esse, sono state da sempre legate agli alpini e ai forestali. Nel condividere questo legame affettivo, vorrei rivolgere un riconoscente saluto a tutti coloro che hanno fatto parte del Corpo Forestale dello Stato disciolto l’ultimo giorno del 2016, dopo 134 anni di storia intensamente vissuti al servizio della Patria.

Il giorno del ricordo

Contrariamente alle scoraggianti previsioni meteo, Basovizza ci ha accolto con un tiepido sole e un “borino” abbastanza leggero da non dar fastidio, sufficiente a rendere l’aria frizzante. Eravamo veramente in tanti quest’anno attorno al Pozzo della Miniera (Foiba di Basovizza): associazioni degli esuli e delle famiglie degli infoibati, intere scolaresche di studenti, due provenienti dalla Sicilia, e Associazioni combattentistiche e d’Arma.

Personaggi di Marca

Il territorio trevigiano, in cui si svolgerà la 90a Adunata Nazionale in maggio, è anticamente conosciuto come “Marca Gioiosa et Amorosa”, cantata dai poeti trovatori e frequentata da illustri umanisti. Oggi è famosa nel mondo anche per essere “laboriosa”, poiché qui hanno trovato terreno fertile piccole imprese e grandi industrie conosciute in tutto il mondo e operanti nei più svariati settori: dall’abbigliamento, agli elettrodomestici senza trascurare l’enogastronomia che vanta prodotti di fama internazionale (pensiamo solo al prosecco e al tiramisù).

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