16.6 C
Milano
martedì, 29 Luglio 2025

Le bruttezze della guerra

Ho recentemente visitato il museo storico del 7° a Sedico (Belluno), piacevole e interessante raccolta di cimeli, armi e ricordi.

Un'amara considerazione

Partendo dal fatto che la guerra, anche se a volte necessaria, è un’immane tragedia e quindi quando si commemorano eventi tragici come la Grande Guerra si dovrebbero fare delle considerazioni al di sopra delle posizioni.

No ai politici

Approvo quello che è stato scritto da Perforato nel numero di giugno e da Moglia, nel numero di luglio, nelle pagine delle “Lettere al direttore”: no ai politici attorno al Labaro dell’ANA.

A difesa del territorio – Aprica

La sezione ANA di Tirano, in accordo con l’amministrazione comunale di Aprica e di Teglio e con il supporto economico dell’Ente “Bacini Imbriferi Montani”, ha organizzato una esercitazione intersezionale di Protezione Civile. La decisione di intervenire nel comune orobico in forma preventiva, deriva dalla situazione critica di alcuni luoghi del territorio. In accordo con l’amministrazione comunale e il dinamico gruppo ANA locale, sono state individuate le aree dove la situazione territoriale è maggiormente problematica.

Le tappe di Ta pum

Trento. Il vicolo stretto si snoda tra le ombre di un vecchio edificio, alle spalle di piazza Grande. Al civico 1 c’è la sede locale dell’Associazione Nazionale Alpini. Una scala in pietra conduce all’ultimo piano dove è in corso una breve presentazione del progetto Ta pum. Walter Pilo, artigliere alpino a vent’anni, oggi affermato imprenditore, racconta di questa idea nata molti anni fa. «Mio nonno materno era kajserjager durante la Grande Guerra, quello paterno arruolato nell’Esercito italiano come granatiere di Sardegna.

Stupore e gratitudine

L’affetto, l’ammirazione, la fiducia verso gli alpini è fortemente radicata nelle persone ma non credevo così l’amore. Ho dovuto ricredermi. Durante il raduno del 1° raggruppamento ad Omegna, ho notato un balcone dove una famiglia esponeva con orgoglio la foto di un loro congiunto in divisa da alpino che ci sorrideva con simpatia.

COMO – L’Adunata dei morbegnini

Il battaglione Morbegno nacque nel 1886, inquadrato nel 5° Alpini. Combatté su vari fronti: dall’Adamello all’Ortigara, dal Pasubio all’Isonzo. Nel 1920 fu coinvolto nei fatti di Fiume affrontando i legionari di D’Annunzio. Nel secondo conflitto mondiale diede prove eccelse in Grecia e in Russia dove fu duramente provato nella sacca di Warwarowka. Sciolto il 9 settembre del 1943, fu ricostituito nel 1956 nell’ambito della brigata Orobica.

Fango e gloria

Le città sono in fermento. I soldati si muovono faticosamente per le strade fangose scansando gli animali da soma e i carri stracolmi di vettovagliamenti. In periferia una lunga colonna di alpini e muli è affiancata dagli autocarri diretti frettolosamente al fronte. È la Grande Guerra che incombe, raccontata dal docufilm di Leonardo Tiberi “Fango e gloria”, in proiezione in queste settimane nelle sale. Il film è stato realizzato sul progetto dell’Istituto Luce - che quest’anno celebra i suoi 90 anni - e da Baires, con il sostegno della Regione Veneto, del Banco di Desio e il patrocinio del ministero della Difesa.

Alpini, bella razza

Sono la moglie di un alpino e per la prima volta io e la mia bambina di tre anni abbiamo partecipato ad un raduno alpino, quello del 1° raggruppamento. È stata una bella esperienza! Per entrambe! Una bella atmosfera, di grande serenità e di gioia.

Segnali che inquietano

Decani (si legge Deciàni) è una piccola città del Kosovo, incuneata tra i monti del Montenegro e dell’Albania. Qui opera la Kfor, ossia la forza Nato, comandata da un generale degli alpini, mandata lì a far da cuscinetto per evitare gli strascichi di una guerra mai dimenticata, che ha visto lo scontro tra le etnie albanese e serba, ancora pronte a misurarsi con le armi del rancore. Alla periferia di Decani, appena fuori dalla città, c’è un monastero serbo-ortodosso, il Visoki Decani, antico monumento medievale del 1300, dichiarato dall’Unesco, nel 2004, patrimonio dell’umanità.

Grazie a tutti

Caro direttore, al termine del raduno del 1° raggruppamento che ha visto nella nostra Omegna la partecipazione, a detta degli organi ufficiali, di circa trentamila persone, sento il dovere di scrivere queste quattro righe per ringraziare tutti, sia per le presenze sia, soprattutto, per lo spirito testimoniato durante i tre intensi giorni.

CANADA – MONTREAL – Nuovo Gruppo per il 60°

Una giornata memorabile quella del 60° della sezione di Montreal. Duecento persone, tra cui diverse delegazioni dall’Italia e dalle altre Sezioni canadesi hanno sfilato per le vie cittadine e si sono date appuntamento alla chiesa dedicata alla Madonna di Pompei dove è stata celebrata la Messa, durante la quale è avvenuta la benedizione e consegna del gagliardetto a Bruno Negrello, capogruppo del neonato gruppo di Montreal.

ULTIMI ARTICOLI

Federico Vietti

Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

Pietro Piccirilli

Andrea Cainero