BOLOGNESE ROMAGNOLA – Ritorno a Tossignano
Nel novembre 1924 una quindicina di Alpini si riunirono a Tossignano (Bologna) per dare vita alla “Compagnia Valsanterno di Imola e Tossignano”, intitolata al capitano degli Alpini Stefanino Curti, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Novant’anni dopo le penne nere del gruppo di Imola Valsanterno sono tornate a Tossignano per brindare al nuovo traguardo.
VALLECAMONICA – Un tributo alla storia
La comunità di Ossimo Inferiore ha vissuto un evento di particolare rilievo sia dal punto di vista storico, sia quale testimonianza della sensibilità e disponibilità di tanti cittadini, nel recupero di beni che il tempo e l’incuria avevano fatto dimenticare. Si tratta della sistemazione del vecchio cimitero, costruito nel 1811 e che fino al 1940 aveva dato sepoltura a poco meno di duemila anime.
I reduci insegnano
Un sole splendente ha gratificato, il 24 gennaio, la celebrazione nazionale del 72º anniversario della battaglia di Nikolajewka, affidata com’è tradizione, alla sezione di Brescia. In ricordo del tragico ed epico evento che il 26 gennaio 1943 aprì agli italiani, circondati dalle truppe sovietiche, la strada del “ritorno a baita”, si sono ritrovati a Brescia a fianco del Labaro dell’ANA, scortato dal vice presidente nazionale vicario Renato Zorio, i vessilli di 30 Sezioni e i gagliardetti di 152 Gruppi, accompagnati da quasi duemila penne nere.
In memoria di Florindo Pretto
Carissimo direttore, per prima cosa complimenti per la direzione del nostro giornale L’Alpino. Faccio riferimento alla lettera al direttore “In ricordo di Urriani” pubblicata su L’Alpino di novembre.
Chiusura del semestre italiano
Un picchetto della sezione di Roma formato dal delegato dell’ANA in Roma Federico di Marzo, dal capogruppo di Roma Centro Alessandro Federici e dall’Alpino Vincenzo Di Benedetto (nella foto), ha avuto l’onore di prendere parte alla cerimonia di chiusura del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Nel corso dell’incontro, svolto a Roma presso la prestigiosa sede dell’Association Internazionale Des Anciens De L’Union Europeenne, c’è stato il concerto della Banda Musicale della Marina Militare ed è stata consegnata una targaricordo agli Alpini.
Colpiti nella nostra identità
A proposito di “Pace non pacifismo”, condivido lo sdegno del prof. Bertagnolio contro la macelleria di carne umana perpetrata dall’Isis (lettere al direttore, L’Alpino novembre 2014). Spettacolo raccapricciante, esecrabile senza se e senza ma.
Doppia gioia
Dopo mesi di attesa e intensi giorni di organizzazione si parte. C’è qualcosa di prezioso che ho messo nello zaino. È importante, mi servirà. Non andremo alla ricerca dell’arca, ma salire l’Ararat, perché questa è la nostra meta, significa cercare le radici di un passato lontano in una terra antica, la Turchia, ancorata alle sue millenarie tradizioni.
SVIZZERA – Gara di tiro a Eschbach
Per la prima volta, il gruppo alpini di Ginevra ha partecipato alla gara di tiro militare internazionale di Eschbach, in Germania. Su invito dell’Associazione nazionale ufficiali in congedo italiani (Unuci), il capogruppo Antonio Strappazzon e il vice Luciano Caon hanno “fatto squadra” con il ten. Nicola Gallucci e il mar. magg. capo dei carabinieri Leandro Massazza Gal. Alla competizione hanno partecipato militari in servizio e della riserva tedeschi, francesi, belgi, svizzeri, americani e italiani, insieme a squadre della Polizia e Guardia di Frontiera.
Orthodox white Christmas
Nei dintorni innevati del monastero ortodosso di Decani, si è svolta l’operazione “Orthodox White Christmas”, condotta dal Multinational Battle Group West, comando a guida italiana su base del 5° reggimento Alpini schierato in Kosovo. Lo scopo della missione era di garantire un’adeguata cornice di sicurezza alla celebrazione religiosa del Natale ortodosso. Sin dall’alba del 6 gennaio, i militari italiani hanno incrementato la loro presenza nei pressi del monastero di Decani, uno dei siti sensibili che KFOR e in particolare il contingente italiano schierato nella zona occidentale del Kosovo, hanno il compito di sorvegliare.
Il montanaro Eustacchio Costa
Il n. 9/2014 de L’Alpino riporta un articolo di Andrea Bianchi: “La conca di Fuciàde, un museo all’aperto ad impatto zero”. Sono nato ad una quindicina di km da Fuciàde nel 1940, Alpino del 3º Artiglieria da montagna della Julia. Il progetto del Bianchi è una buona idea, un percorso rievocativo degli avvenimenti rappresentati da tabelloni esplicativi lungo la conca di Fuciàde, è un valido incentivo anche al turismo.
A Cuneo per ricordare
«Quaranta gradi sotto zero ma siamo riusciti a tornare »: questo hanno detto i quattro reduci presenti alle celebrazioni del 72º anniversario della battaglia di Nowo Postojalowka sostenuta dalla divisione Cuneense in terra di Russia. La ricorrenza è stata celebrata in forma solenne dalla sezione di Cuneo nei giorni 17 e 18 gennaio. Sabato pomeriggio, nella caserma Cesare Battisti di Cuneo, già sede del 2º reggimento Alpini CAR e ora sede del comando provinciale della Guardia di Finanza, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera, dell’accensione del tripode da parte della staffetta partita dal Santuario degli Alpini di Cervasca e della deposizione di una corona ai Caduti all’interno del sacrario del 2º Alpini.
La Madonnina del Grappa
Il 4 agosto 1901 il patriarca di Venezia S.E. Giuseppe Sarto, divenuto qualche anno dopo Papa Pio X, benediceva la statua della Madonna con Bambino collocata sopra un sacello eretto sulla cima del Monte Grappa: una testimonianza religiosa che, come tante croci che dominavano le più importanti vette dell’arco prealpino, aveva anche lo scopo di contrastare l’anticlericalismo che dilagava tra la borghesia dei principali centri pedemontani, in questo caso Bassano.