13.6 C
Milano
sabato, 10 Maggio 2025

Alpini di cuore

L’abbraccio della gente e delle penne nere ai vincitori del 43º Premio “L’alpino dell’anno”, ha portato, come ha ricordato il Presidente della Sezione di Savona Emilio Patrone, «una folata d’aria pulita, sana, che tutti vorremmo assaporare più spesso, colma di serenità di principi e di amore per la nostra terra». Il significato del riconoscimento è proprio quello di poter condividere con la gente quei gesti di umana solidarietà, spesso definiti eroici, ma che in realtà sono semplicemente naturali per chi li ha compiuti. A testimoniare che i valori, i doveri, l’amore per il prossimo esistono ancora. «Credetemi - aggiunge Patrone - far parte della giuria del Premio non è cosa semplice: si leggono e rileggono più volte le motivazioni e si vorrebbe premiare tutti, perché tutti meritano le nostre attenzioni e sono uomini particolari». 

Prima volta delle Trasmissioni

«Ben 110 persone nella storia delle Trasmissioni della Protezione Civile dell’Ana non si erano mai riunite, non avevano mai davvero lavorato gomito a gomito, non avevano mai raggiunto risultati e standard di così alto profilo…». È soddisfatto Luca Zanoni, coordinatore nazionale delle Trasmissioni, nel saluto di chiusura, a Costalovara, il 1º ottobre, della 1ª esercitazione nazionale delle Trasmissioni Ana, e, come si diceva una volta, ne ha ben d’onde.

Amicizie ritrovate

Ho chiesto ad un mio vecchio alpino trevigiano, ritrovato in occasione del 2º Raduno degli alpini in Europa, che mi descrivesse in qualche modo ciò che aveva vissuto nelle due giornate trascorse a Petros‚ani (Romania) a contatto con i volontari e gli alpini di Casa Pollicino. Vi propongo lo scritto così com’è poiché mi sembra che, fra le tante attestazioni di stima e simpatia ricevute, questa sia la più gratificante per chi si è impegnato nella buona riuscita dell’evento.

Venti carichi di novità

L’alzabandiera in piazza Bra e la deposizione della corona alla targa che ricorda le Aquile del 6º Alpini sono stati l’incipit di una giornata ricca di spunti e di interessanti novità. Il Palazzo della Gran Guardia a Verona, ha ospitato il convegno annuale dei referenti del Centro Studi aperto dal saluto dell’assessore Marco Padovani. Il Presidente della Sezione ospitante Luciano Bertagnoli ha sottolineato il ruolo di rilievo che gli alpini hanno all’interno della società, un ruolo che si divide tra memoria e solidarietà. 

Il dono dell’olio

Le Sezioni di Bassano del Grappa e di Monza hanno donato l’olio per le lampade perennemente accese sull’altare della Madonna del Don. Ancora una volta a Mestre nella chiesa dei Padri Cappuccini la cerimonia si è ripetuta in un clima di grande emozione, davanti all’Icona resa preziosa dalle lacrime di tante mamme. Il Presidente della Sezione di Monza Roberto Viganò e Giuseppe Rugolo della Sezione di Bassano del Grappa si sono alternati nello svolgimento dei rituali e il comandante della brigata Julia, generale Paolo Fabbri, ha ripetuto, leggendolo, l’atto di affidamento degli alpini alla Madonna del Don.

Ai piedi del Monviso

Saluzzo imbandierata ha accolto gli alpini del Nord Ovest. È stata grande la soddisfazione per l’ottima riuscita del raduno del 1º Raggruppamento, espressa dagli organizzatori e da tutta la popolazione del saluzzese. La 20ª edizione, organizzata dalla Sezione di Saluzzo, è iniziata venerdì 6 ottobre con l’incontro-dibattito sulla Grande Guerra, riservato agli allievi delle scuole superiori. L’adesione è stata ottima da parte di tutti gli istituti del circondario.

Gioiosi abbracci alpini

Hanno sfilato in 9mila al raduno del 2º Raggruppamento a Salsomaggiore Terme (Parma), in una cornice di verdeggianti colline illuminate da un caldo sole un po’ fuori stagione. Oltre agli alpini lombardi ed emilianoromagnoli erano presenti anche le rappresentanze di altre regioni, soprattutto del Friuli, per i forti legami che legano a quelle terre gli alpini parmensi che hanno militato nella Julia. 

Mani tese per l’Afghanistan

Alla Taurinense il generale Massimo Biagini è di casa. Non solo perché da luglio dello scorso anno ne è il comandante, ma soprattutto perché è la realtà dove ha mosso i suoi primi passi da ufficiale ed è nato e cresciuto professionalmente.

Il sonno dei giusti

La Sezione Bari-Puglia-Basilicata ha organizzato il 7º pellegrinaggio nazionale che quest’anno, ricorrendo il quinquennio, ha valenza solenne. Sabato 30 settembre nel suggestivo Sacrario militare dei Caduti d’Oltremare, il Labaro scortato dal Presidente nazionale Sebastiano Favero e da alcuni Consiglieri è stato accolto da vessilli e gagliardetti provenienti da diverse Regioni. Il Presidente della Sezione di Bari- Puglia-Basilicata Luigi Leo ha salutato e ringraziato per l’importante presenza nel luogo sacro dove oltre 75mila Caduti dormono “il sonno dei giusti”. 

Onore e fratellanza

Il 32º Congresso dell’International Federation of Mountain Soldiers (Ifms) si è svolto a settembre oltreoceano, a Clayton negli Stati Uniti, una tranquilla città situata lungo il fiume San Lorenzo, al confine con il Canada e vicino alla base militare di Fort Drum, ove risiede la 10th Mountain Division – la Divisione dei soldati di montagna americani – e la relativa scuola di formazione. All’incontro erano presenti sette delle undici nazioni federate: Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Spagna e gli Stati Uniti, nazione ospitante.

Ultimo sopralluogo a Campotosto

Campotosto, ultimo sopralluogo prima dell’inaugurazione. Il Presidente Favero, il responsabile delle Grandi Opere Lorenzo Cordiglia e il Consigliere nazionale Antonello Di Nardo, insieme al Presidente della Sezione Abruzzi D’Alfonso, al comandante delle Truppe Alpine gen. Bonato e al sindaco del piccolo borgo abruzzese Luigi Cannavicci hanno fatto visita al cantiere ormai in fase di ultimazione. Dal 3 agosto scorso hanno lavorato incessantemente a turno, in squadre da 7/8, gli alpini della Sezione di Pordenone. Accanto a loro, i volontari di Trento che hanno montato il tetto offerto dalla Sezione e infine i volontari della Sezione di Vicenza per la posa del porfido dei marciapiedi esterni. La struttura di Campotosto sarà il primo dei 4 progetti realizzati dall’Ana per il Centro Italia che verrà completata e arredata entro il 25 novembre, giorno previsto per l’inaugurazione dell’opera donata al Comune e alla popolazione duramente colpita dal terremoto.

La Torre della Pace

Domenica 6 agosto data storica! Accanto alla chiesa della Madonna dei Broi o della Neve, è stata inaugurata la Torre con la nuova campana Maria Pacis, “figlia” di Maria Dolens di Rovereto, già benedetta dal nostro vescovo Corrado e poi collocata sulla Torre, dalla ditta Andrea Comin. Sarà un luogo della memoria, dedicato all’amicizia tra i popoli dell’Europa e del mondo. Nel corso della storia la Torre da sempre detta longobarda, le cui origini si perdono nel tempo, forse IV-V sec., è stata svuotata delle sue parti lignee, porte e scale, bruciate insieme ai banchi e agli arredi della chiesa che racchiude affreschi databili tra il XIII e il XIV secolo.

ULTIMI ARTICOLI

Partecipa anche tu al Campo Scuola all’Adunata di Biella

In occasione della 96ª Adunata nazionale Alpini che si terrà a Biella, stiamo organizzando un’attività volta a pubblicizzare i Campi Scuola coinvolgendo tutti coloro...

Andrea Cainero

Giuseppe Vezzari

Remo Facchinetti