Solidarietà alpina
Un anno fa mi sono recato, con mia moglie Daniela, in Guatemala, a La Verbena, sobborgo della capitale, per consegnare dei soldi che 12 gruppi alpini di Vicenza mi hanno dato per aiutare dei bambini rimasti orfani di entrambi i genitori che “lavoravano” come “operatori ecologici” nella più grande discarica del Guatemala. Raccoglievano tutto quel materiale, ferro, vetro, plastica, lattine per poi consegnarlo alle potenti ditte di riciclaggio e guadagnare così qualche soldo per sopravvivere. Con l’aiuto del suddetto gruppo si è riusciti ad inaugurare poco tempo fa un asilo chiamato “La Guarderia”. Per iniziare questo progetto servivano ancora soldi per poter mantenere questi bambini. Una buona parte della somma necessaria l’abbiamo raccolta vendendo materiale guatemalteco, ma ci mancava ancora qualcosa. Ho chiesto al capogruppo se era possibile fare una cena missionaria. Risposta favorevole e cospicua somma raccolta. Non vi dico la felicità dei missionari nel vedere e constatare che in Italia la gente sente questi problemi e si adopera per gli aiuti.
Venanzio e Daniela Zanin - San Lazzaro (VI)
Il Nobel per la pace?
Gli alpini sono oggi i soldati per la pace più amati al mondo per amore, umanità, simpatia (ricordo il pianto della gente di Sarajevo alla partenza dei contingenti italiani!) e competenza professionale, espresse nelle missioni di solidarietà e sicurezza democratica nelle zone colpite da guerre e catastrofi. Chiediamo che Napolitano venga a Bolzano con loro per continuare quella missione straordinaria di civiltà e di ricostruzione sociale, economica, culturale, politica e ideale così necessaria per il nostro Paese. Come insegnanti per la pace facciamo la proposta di premiare gli alpini e Napolitano con il premio Nobel per la pace per i loro grandi meriti di promozione della convivenza civile in Italia e nel mondo, soprattutto in questa parte della storia segnata da una gravissima crisi antropologica, economica ed identitaria. Cominceremo dal 1° gennaio 2012, giornata mondiale per la Pace, a raccogliere fra i cittadini del nostro Paese e fra i 400mila alpini che arriveranno a Bolzano le firme e il consenso utili a rendere praticabile e sostenibile questo progetto.
Roberto Celli - Bolzano
Cerca copie arretrate de L’Alpino
In via del tutto eccezionale pubblichiamo l’appello dell’alpino Mario Bussoni alla ricerca di alcuni arretrati de L’Alpino per completare la sua raccolta.
UNA MONTAGNA, UNA STORIA
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La storia dell’assalto italiano al Kleiner Mittagshofel (1952 metri) nelle Alpi Giulie. Una battaglia breve, solo due giorni, in condizioni difficilissime, che fu un capolavoro di strategia anche se finito con un insuccesso dovuto alla tenacia degli austriaci, decisi a riconquistare quella piccola cima occupata con fatica l’anno precedente. |
IL MIO CAMMINAITALIA
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Il giornalista e scrittore Corbellini ha percorso da solo e a sue spese, da Marsala a Trieste, 2000 chilometri del “Sentiero Italia” toccando i luoghi più legati alla storia nazionale, dall’Aspromonte di Garibaldi al Monte Corno di Battisti. Una testimonianza delle ricchezze storiche e artistiche che fanno grande il nostro Paese. |
TRISTE ODISSEA DI UN ALPINO DELLA GRANDE GUERRA 1915-1918
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Le memorie di guerra di Giuseppe Lunardi, nonno dell’autrice. Classe 1893, emigrato in Germania, ritornò in Italia nel 1913 per il servizio militare, poi lo scoppio della guerra, la prigionia e il ritorno “a baita”. |
A COME ALPINI
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Acome Alpini, Z come Zaino. Un divertentissimo alfabeto di 44 vignette e storielle - fra aneddoti e momenti di vita vissuta - raccontate sul solco della memoria da Ettore Frangipane che, in sintonia con il lavoro di giornalista alla sede Rai di Bolzano, ha curato da sempre la passione per la satira un po’ scanzonata e mordace, ma sempre cogliendo con umorismo la vita, compresa quella da alpino. “Su questo Corpo, che è stato anche il mio - scrive nella prefazione - ho voluto spendere qualche ricordo: un po’ di nostalgia, un po’ di ironia, tanto affetto”. |
IL CALVARIO DEGLI ALPINI NELLE CAMPAGNE DI GRECIA E DI RUSSIA
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È un’opera che si distingue dalle precedenti perché basata su fotografie dell’archivio della brigata Julia e dell’aiutante di battaglia serg. magg. Santo Vincenzo De Paoli. Ne conta oltre 200 oltre a numerosi documenti inediti. |
1981-2011 – Trent’anni di Alpini a Locate Varesino
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Nel 30° di questo Gruppo della sezione di Como, il libro ripercorre la piccolagrande storia di un gruppo di uomini, lastricata dei valori e dell’impegno che contraddistinguono gli alpini, anche mantenendo viva la memoria di quanti non ci sono più. Il volume, particolarmente curato, è ricchissimo di belle foto a colori. |
E QUI, QUANDO FIORIRÀ LA TERRA?
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È il diario di 18 inesorabili mesi, che ci restituisce l’eroismo e l’umiltà di un uomo impegnato a dimostrare ogni giorno, a se stesso e agli altri, che la vita è sempre il dono più grande, anche quando ogni cosa attorno sembra suggerire il contrario. |
ADAMELLO –ORTIGARA – GRAPPA
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“Mamma carissima, sia con te sempre la grande fiducia nei destini della Patria le cui tristi sventure saranno vendicate non per miracolo di oggi o di domani, ma per il frutto vittorioso di persistente sacrificio e lavoro di tutti gli Italiani. Ti bacia con forte affetto tuo figlio Antonio”. È la lettera che il tenente del 5° Alpini, battaglione Edolo, Antonio Leidi manda alla madre Ester, nel novembre del 1917. |
ANGELI NEL FUOCO…
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La storia di un incidente di volo nel quale morirono 19 persone del 7° corso paracadutisti, da cui venivano selezionati gli uomini che poi avrebbero scritto le pagine di El Alamein. Toccanti le testimonainze dalle quali emerge una scelta volontaria tutta in salita, irta di sacrifici. |