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venerdì, 3 Maggio 2024
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PORDENONE PATRIA ALPINA

Un’immagine può raccontare più di mille parole. Questo insieme di scatti cattura una magia: quella vissuta a Pordenone con l’87ª Adunata nazionale degli alpini. A firmare le immagini sono professionisti, amatori e fotografi improvvisati: la naturalezza è il filo conduttore di questo libro fotografico tutto da sfogliare, per rivivere quei momenti di gioia. E per ringraziare due protagonisti indiscussi della manifestazione: le penne nere e la città. Libro di grande formato con copertina cartonata

ANIMALI DI MONTAGNA

Questo bellissimo “manuale” sugli animali da montagna (è il secondo dopo quello dedicato alla flora) è un’opera molto curata e ineccepibile dal punto di vista scientifico dal momento che l’autore, alpino iscritto alla Sezione di Pinerolo, è ricercatore presso l’università del Piemonte orientale. Gli amanti della montagna troveranno in questa guida un ausilio per le loro escursioni: sapranno riconoscere gli animali, i loro habitat, dove incontrarli e come identificarne la presenza. Dall’aquila reale all’upupa, dal lupo all’ermellino: 137 specie animali raccontate da Fenoglio con 530 splendide foto di Battista Gai.

"Alpini d'Abruzzo", presentazione a L'Aquila

Domenica 4 ottobre alle ore 10, all’Auditorium del Parco de L’Aquila, nell’ambito della seconda edizione del Festival della Montagna, sarà presentato ufficialmente il libro “Alpini d'Abruzzo” di Stefano Ardito, realizzato dalla casa editrice Ricerche&Redazioni di Teramo in stretta collaborazione con lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano e il Centro Studi ANA. Pubblicato in convenzione con Difesa Servizi spa, il volume reca due patrocini prestigiosi: quello dell’Esercito Italiano e quello dell’Associazione Nazionale Alpini. Partner istituzionali e sostenitori dell'iniziativa editoriale la Fondazione Carispaq e la Bper Banca.

“Un alpino bresciano a Rossosch”, presentazione a Brescia

Il 25 settembre, alle ore 20.45, presso la sede della sezione di Brescia (in via Nikolajewka, 15), avrà luogo la presentazione del libro di Giovanni Prestini “Un alpino bresciano a Rossosch”. Seguirà un dibattito con la partecipazione di Alessandro Rossi già vice presidente dell'ANA e Massimo Cortesi; moderatore Daniele Barbieri.

ALPINI OGGI E DOMANI

Qual è il lavoro quotidiano di un’unità operativa dell’Esercito Italiano? Cosa fanno i nostri soldati quando non sono impiegati nelle missioni internazionali di pace? Una panoramica sulle attività correnti della Brigata Alpina Taurinense porta alla scoperta (e ri-scoperta) di una realtà istituzionale efficiente, funzionale; una risorsa silenziosa, tangibile ed affidabile per il Paese e per la società civile.

DUE E UN OTTOMILA

Messner parte insieme ad Habeler per il Karakorum: l’obiettivo è l’Hidden Peak (8.066 m). Vuole dimostrare che una cordata a due è molto più veloce e votata al successo che non una spedizione “pesante”, complicata dal punto di vista della logistica e assai costosa. Il libro contiene inoltre la storia alpinistica del Gasherbrum, uno sguardo retrospettivo che secondo Messner è un atto dovuto: chiunque voglia approcciarsi alle vette deve conoscere la strada percorsa dai suoi predecessori.

GIULIO OSTILIO LAVERDA IL TENENTE BUONO 1914-1941

La storia di due fratelli ufficiali negli alpini: entrambi combattenti sul fronte greco-albanese. Uno dei due non fece ritorno. “Giulio Ostilio Laverda - Il tenente buono” presenta la figura di Giulio Laverda, comandante della 16ª compagnia del btg. Cividale, morto nel dicembre 1941 a causa delle ferite e della malattia contratte durante le prime fasi del conflitto e decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Alcune pagine sono dedicate alla storia del btg. Cividale.

L’INVOLONTARIO DI GUERRA

Leo Torrero nacque a Torino nel 1893. Ufficiale nella Grande Guerra, intraprese poi la carriera di pubblicista e fu giornalista per “Il Brennero” di Trento. Scrisse una storia sull’irredentismo trentino, anche se le sue opere più famose furono i volumi di novelle umoristiche. Nel libro “L’involontario di guerra” questa sua capacità di far sorridere persino davanti a fatti tragici come la guerra, risulta essere elemento vincente. Sono numerosi e in continua produzione, i volumi che raccontano e analizzano la Grande Guerra, le battaglie, le drammatiche vicende umane. Pochissimi, invece, i libri che hanno utilizzato l’umorismo - che spesso, nelle vicende umane, si annida tra le pieghe del dramma - come insolita chiave di lettura.

GIORGIO LAVERDA – DIARIO D’ALBANIA 1940-1942

“Giorgio Laverda diario d’Albania” riporta integralmente il diario di guerra tenuto dal ten. Giorgio Laverda del 5º reggimento artiglieria alpina, gruppo Belluno, divisione Pusteria. È arricchito con lettere dal fronte. Entrambi contengono bellissime foto d’epoca, alcune inedite.

LA GRANDE GUERRA

Il libro, nella parte iniziale, tratta il fronte macedone e i suoi campi di battaglia poco conosciuti. Nella seconda parte, intitolata “L’ultimo atto del grande Conflitto”, ripercorre le azioni di guerra vissute dalle nostre truppe dopo Caporetto. La Grande Guerra è conosciuta soprattutto per le battaglie del fronte isontino, ma qui si parla anche di fatti e personaggi in lidi più lontani, al di là dell’Adriatico, in terra di Macedonia. I fatti d’arme sono intercalati dai colloqui di due personaggi. Pagg. 114 - euro 14.

Il libro “Zona Carnia-Cuckla Rombon-Monte Nero” ripercorre e sviluppa avvenimenti che talvolta troviamo descritti in termini non aderenti alla realtà storica, rendendo finalmente giustizia ai combattenti che si sacrificarono in Carnia e Slovenia. Nella prima parte si parla di un fatto avvenuto sul fronte carnico nel 1915 e l’indagine prosegue con i fatti di guerra del Monte Nero e la disfatta di Caporetto, contemplando gli atti del conflitto armato per la conquista del Cukla-Rombon in Slovenia e del ripiegamento per la Stretta di Saga. Pagg. 223 – euro 18.

IL GRUPPO ALPINI VIGGIÙ-CLIVIO

Attraverso documenti e foto d’archivio, il libro racconta la storia della gente dei due paesi che combatté sotto diverse divise: napoleoniche, austriache, garibaldine e italiane, nelle file dei cospiratori e dei partigiani, sulle barricate e nelle trincee, nella sabbia e nel fango, nel ghiaccio e nella neve, in cielo e in mare. Di ciascuno di loro, oltre a nome e cognome, sono ricordati i sacrifici e le paure che affrontarono, lontani dalle famiglie, rimaste in trepidante attesa. Una testimonianza preziosa perché riporta una fitta corrispondenza, gelosamente conservata e riportata alla luce solo di recente.

QUANDO AVEVO UNA VENTINA D’ANNI

I diari di 8 alpini che hanno servito la Patria durante le guerre del secolo scorso riportati nella loro genuinità: frasi incomplete, altre piene di rancore e sofferenza, altre piene di speranza, del desiderio di ritornare a casa, agli affetti, aneddoti, alcuni divertenti. Tra i racconti si trova anche quello di un giovane alpino che ha servito dal 1943 al 1945 nella Rsi. Il tutto è corredato da foto d’epoca e da curiose carte topografiche vergate a mano.

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