È un'opera che esce dagli schemi usuali dei libri sulla Grande Guerra. Non si parla del fronte alpino, del Carso, del Pasubio, dell'Ortigara o del Grappa, ma delle lagune di Venezia. Leggendo le vicende dei mesi cruciali dopo la rotta di Caporetto si scopre che la tenuta del fronte italiano sul delta del Piave e lungo il Sile è da attribuirsi a una battaglia sostenuta con valore e determinazione da bersaglieri, marinai, artiglieri.