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domenica, 11 Maggio 2025
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CAVOUR

Molti hanno parlato di Cavour grande statista ma pochi di Cavour “uomo”. Il giornalista Piero Ottone traccia un agile ritratto di questo grande uomo, spirito autenticamente liberale.

Migliaia di profughi, milioni di soldati

“Migliaia di profughi, milioni di soldati” racconta degli eventi della Grande Guerra che cambiarono la geografia politica delle terre e la vita di milioni di persone, in particolare gli abitanti della provincia di Vicenza, costretti a rifugiarsi nei paesi dell’Area Berica. Il libro, curato da Gianluca Sgreva e nato dall’idea dell’assessore della Provincia di Vicenza Nereo Galvanin, vuole conservare la memoria delle persone, dei luoghi e dei manufatti (forti, trincee, postazioni, ecc.) della Grande Guerra, molti dei quali sono stati recuperati proprio dagli alpini. Il libro ha il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza e della sezione di Vicenza dell’Associazione Nazionale Alpini. 

In un cofanetto 90 canti del coro ANA Milano

Cinque CD (in totale circa 5 ore di canti alpini) e 90 brani registrati dal vivo durante i migliori concerti del primo coro nato in seno all'Associazione Nazionale Alpini nel lontano 1949. Il montaggio audio di questa produzione è del direttore d’orchestra Stefano Barzan.

SUL CAPPELLO CHE NOI PORTIAMO

“Gli italiani amano e stimano gli alpini perché sono gente seria”. Partendo da questo semplice postulato del grande giornalista Egisto Corradi, alpino medaglia d’Argento sul Don, Giorgio Torelli rivisita la storia degli alpini attraverso scritti, canzoni e ricordi di personaggi come Caccia Dominioni (“penna bianca nel ghibli di Alamein”), Rigoni Stern, Monelli, Novello. E un generale di squadra aerea, Giambortolo Parisi (“amico degli alpini, con tanto di tessera!)”. Un libro singolare e gradevole, questo di Torelli, quasi a più voci, scritto con il “magone da penna non avuta”, in un armonioso ed elegante linguaggio da elzeviro così accattivante da indurti a proseguire nella lettura che scorre piacevole. E si capisce perché dai canti, dai racconti e dalle imprese degli alpini in guerra e in pace, emerga il quadro di un’Italia diversa, di ideali e doveri, capace di appassionarsi e spendersi tutti i giorni. E che “dev’essere orgogliosa dei suoi alpini”, di ieri e di oggi. (ggb)

Valadas Occitanas – GENTS

Bellissimo libro fotografico in b/n (circa 200 scatti) sulla vita nelle vallate occitane, soprattutto le valli Maira e Varaita negli anni ’70. La memoria di coloro che hanno popolato i nostri monti, scrivendo un pezzo di storia silenziosa, ma non per questo meno importante. Generazioni scomparse.

ALBERTO PENZO Alpino

Una affettuosa biografia di Alberto Penzo, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, scritta dai figli. Buona parte del libro è dedicata alla Campagna di Russia, ma non mancano ricordi di famiglia e fatterelli di casa.

TUTTO PER L’ITALIA

Diario di un alpino del battaglione Piemonte 1943-1945 Il sergente Pivetta aveva 21 anni quando si trovò a combattere la guerra di liberazione a fianco delle truppe angloamericane. La guerra di un pugno di uomini che dopo l’8 settembre seppero ritrovare dignità e orgoglio.

LA CIASUTE IN RIVE AL DON

Un bel cd con 20 canzoni tradizionali alpine; inciso dal vivo perchè, come spiega il maestro del coro Mauro Verona: “Le emozioni non possono essere aggiustate ma devono essere vissute in prima persona”. È prodotto dallo stesso coro Monte Nero. Il ricavato della vendita, a offerta libera, andrà al progetto di solidarietà “Un sorriso in più” a favore dei missionari: padre De Cilia per il Burundi, padre Sirch per la Guinea e della volontaria Trombetta per la Bolivia.

OSPEDALE DA CAMPO 040 DI CORTINA

La guerra di montagna vista da un medico Raramente, nella sconfinata letteratura di guerra, si ha occasione d’incontrare testimonianze così vive e coinvolgenti come quelle appuntate nel suo minuzioso e preciso diario dal maggiore medico Nicola Ragucci, cinquantenne, personaggio della borghesia partenopea, pieno di garbo, cultura ed umanità. Finito a dirigere l’ospedale 040 nel famoso Hotel Cristallo, sotto i boschi del Faloria, a Cortina, questo ufficiale meticoloso e sensibile, con nel cuore sentimenti profondi per la famiglia e una struggente nostalgia per il sole di Napoli, vive la guerra d’alta montagna con straordinaria sensibilità umana nei confronti di ventenni che, alpini o bersaglieri, fanti o artiglieri, gli affidano le sofferenze delle valanghe, delle artiglierie, delle malattie e molto spesso anche l’ultimo desiderio: rivedere la mamma.

LA LEGGE DELLA MONTAGNA

I più celebri casi giudiziari che hanno segnato la storia della montagna Un aspetto poco conosciuto della storia dell’alpinismo: i casi giudiziari famosi che hanno coinvolto personaggi come Messner, Bonatti, Maestri e molti altri. L’autore racconta imprese e processi in modo brillante e avvincente, lasciando al lettore il giudizio sul lato meno eroico di uomini straordinari.

GRANDE GUERRA PICCOLI TESORI

Il libro illustra i reperti della Grande Guerra, spiegando l’uso e la provenienza di decine di oggetti, con oltre 100 immagini di reperti provenienti dal fronte del primo conflitto mondiale. La ricerca su quanto le battaglie - dalle Giudicarie al confine con l’ex Jugoslavia - hanno lasciato sul terreno.

VOLI D’AQUILA

La fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo capo Marco Calandri ha realizzato un CD con 16 esecuzioni, alcune delle quali impreziosite dalla voce del soprano Cecilia Gasdia e dalla voce recitante di Ricky Tognazzi e con il contributo di alcuni elementi che hanno trasformato questa fanfara in un’orchestra vera e propria. Inutile dire che il risultato è sorprendente, per la qualità d’esecuzione e per la ricchezza del repertorio che va dal recupero di marce risorgimentali al classico bandistico militare, all’Irish Tune from Country Derry, del tempo della Grande Guerra che segna anche l’epopea degli Alpini. La fanfara della Taurinense ha aperto in piazza San Carlo a Torino le cerimonie ufficiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia e la nostra sfilata all’Adunata di Torino.

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