«Protezione Civile 2.0? Ma non scherziamo!»

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    Nuova Protezione Civile Ana? Protezione Civile 2.0? Ma non scherziamo! Non siamo “l’Esercito del selfie”! Prima di tutto siamo la grande famiglia della Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini e le nostre origini, la nostra storia e il nostro cuore non dobbiamo cambiarlo, non lo cambiamo e non lo cambieremo affatto. 

     

    Non c’è una “vecchia” né una “nuova” Protezione Civile in casa Ana: semplicemente c’è una struttura all’avanguardia, di eccellenza a livello nazionale e non solo, che continua la sua opera nell’unico modo che sa operare, il migliore. Quello che noi siamo deriva principalmente da quello che abbiamo nel cuore, da ciò che è la nostra storia: in Protezione Civile fin dal 1976, dal sisma del Friuli, dall’intuizione del Presidente Nardo Caprioli, “Onorare i morti aiutando i vivi”, ma soprattutto di quello che rappresenta la penna che portiamo, i nostri valori, quella parola “alpinità” che per noi rappresenta un mondo dentro il quale viviamo, vogliamo vivere e vogliamo crescere i nostri figli e i nostri nipoti.

    Un mondo che ci accomuna e che ci stringe in una identità che abbraccia alpini, amici degli alpini e aggregati, una sinergia schietta e sincera, i cui frutti sono da anni sotto gli occhi di tutti. Quando operiamo, dobbiamo ricordarci, e lo facciamo, che dietro di noi ci sono quanti sono “andati avanti”, in tempo di guerra e in tempo di pace, per adempiere al proprio dovere e al proprio compito, e che anche noi portiamo avanti una tradizione, ma soprattutto, una cultura di spirito di servizio che ci rende unici, migliori. Collaboriamo con istituzioni, enti locali, associazioni e dipartimenti, ma gli uomini e le donne della Protezione Civile dell’Ana sono soprattutto, e prima di tutto, volontari dell’Ana. Siamo nella Colonna Mobile Nazionale presenti in praticamente tutte le Colonne Mobili Regionali e Provinciali, nei coordinamenti e nelle convenzioni.

    Ma lo siamo come parte dell’Ana! Chiunque pensi che, chiaramente o per vie traverse, prima o poi potremo abbandonare i nostri cappelli, che ci identificano quando operiamo, e i nostri valori per portare quelli della tal Regione o del tal coordinamento, non si illuda: non lo faremo! E questo non significa che la nostra Protezione Civile sia ferma, rivolta al passato e con un futuro senza crescita. Siamo professionisti, anche se totalmente volontari, della Protezione Civile, ciascuno di noi è formato e specializzato in un compito preciso, grazie alla formazione fatta che crescerà sempre di più, non solo per adempiere ad obblighi normativi, ma soprattutto per scelta e convinzione nostra, perché per portare a termine il nostro obiettivo è così che dobbiamo e vogliamo fare. Una formazione sempre più specifica, sempre più puntuale, continua e di altissimo livello. E quando operiamo, una attenzione particolare va rivolta alla sicurezza, alla nostra sicurezza. Pratiche, procedure, buone prassi ed uso dei Dpi devono entrare sempre più profondamente nel nostro modo di lavorare.

    Capita spesso di vedere servizi fotografici o televisivi dove non sempre tutte le operazioni vengono svolte utilizzando tutti i Dpi prescritti e necessari: questo non deve più accadere. Dobbiamo operare in sicurezza, ma anche essere di esempio e riferimento per tutto il Sistema della Protezione Civile. Siamo gli alpini, siamo i volontari della Pc dell’Ana, non possiamo dimenticarlo! Per concludere, siamo una famiglia, il “braccio operativo” della grande Famiglia alpina. E come in una vera famiglia, amicizia, lealtà, impegno e sacrificio sono i legami che la fanno grande. Ciascuno col suo ruolo, ciascuno col suo compito, ciascuno con il proprio copricapo, cappello alpino o norvegese in testa, e i nostri valori irrinunciabili nel cuore. Come abbiamo sempre fatto e come sempre faremo, sempre di più, sempre meglio!

    E assieme a noi alpini, sono proprio tutte quelle donne e quegli uomini che portano la norvegese ad essere il braccio forte della nostra Protezione Civile, sono gli amici degli alpini, linfa insostituibile per il nostro stesso esistere. Perché noi siamo ancora capaci di dare qualcosa che gli altri, nel nostro Paese, non sanno più dare: noi siamo capaci di dare il cuore! W gli alpini! W la Protezione Civile Ana! W l’Italia!

    Gianni Gontero
    Coordinatore Nazionale Pc Ana