TREVISO – A Mogliano per la sezionale

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    Tutto è iniziato sabato 19 novembre 2011. Il terreno dove ora sorge la nuova sede del Gruppo di Mogliano Veneto era ricoperto di sterpaglie quando gli alpini, di buona lena, si sono messi al lavoro. La felice conclusione è arrivata domenica 1º ottobre 2017 con la tanto attesa e riuscita cerimonia di inaugurazione della sede. Nel mezzo, sei anni di lavoro contrassegnati da grande entusiasmo e ferma intenzione di raggiungere l’obiettivo. Con provata forza di volontà e assoluta dedizione, gli alpini moglianesi hanno raccolto il frutto di tante fatiche e di tempo sottratto alle famiglie. Ancora una volta hanno messo in campo quei valori che fanno parte del loro patrimonio. 

    Un programma ben articolato di iniziative ha preso avvio con l’inaugurazione della mostra-rassegna nazionale “Alpini sul fronte della solidarietà”. È il fronte sul quale si distinguono oggi le penne nere, sempre in prima linea contro le insidie di un territorio purtroppo fragile. Tra la gente sconvolta dal terremoto o messa in ginocchio dall’alluvione, comunque al servizio di chi si trova in difficoltà. Una settimana dopo, una conferenza curata dal giornalista Toni Capuozzo ha trattato il tema “Conflitti e geopolitica” a fronte dell’esperienza acquisita come inviato di guerra.

    Pubblico delle grandi occasioni e Duomo di Santa Maria Assunta gremito il sabato per il concerto dei cori Ana di Preganziol e Oderzo, mentre la domenica sfilata per le vie del paese con in testa le fanfare alpine di Maser e quella di Borsoi, seguite da 9 vessilli e 97 gagliardetti. In Piazza dei Caduti si sono poi compiuti i momenti celebrativi dell’alzabandiera e degli onori ai Caduti. Nutrita la rappresentanza dei sindaci, in prima fila quello di Mogliano Veneto, Carola Arena. Gli alpini in armi erano rappresentati dal col. Antonio Arivella, comandante del 7º Alpini di Belluno, dal col. Sergio Conte, comandante della caserma Boltar di Treviso, e dal col. Lucio Gatti, in forza al Comando delle Forze Operative Terrestri di Verona.

    Ha conferito particolare valore alla cerimonia la presenza delle signore Carla Tavoni e Imelda Reginato, rispettivamente figlia della Movm col. Gaetano Tavoni, a cui è intitolato il Gruppo alpini di Mogliano e moglie della Movm gen. Enrico Reginato. È seguita la Messa celebrata dal direttore de L’Alpino don Bruno Fasani e accompagnata dal coro La Contrà. «Ringrazio voi alpini – ha detto mons. Fasani – perché, al di là della forma, sapete essere seminatori di gioia e di voglia di stare insieme».

    Quindi presso la sede, è stata deposta una corona a ricordo degli alpini “andati avanti”, prima degli interventi di rito. «L’auspicio è che la realizzazione di questa sede rappresenti un ulteriore stimolo per mantenere vivo e attivo il nostro Gruppo, un punto di ritrovo aperto a tutti, ma soprattutto ai più giovani, ai quali va l’augurio che possano pienamente assimilare i valori umani e morali che sono il patrimonio inestimabile degli alpini», è stato il desiderio espresso dal Capogruppo Varinnio Milan. Il sindaco Carola Arena ha invece rivolto l’invito a camminare insieme. «Stiamo vivendo un momento grigio, di grande fragilità sociale e di ideali. Allora è importante che gli alpini, da sempre portatori sani di valori, continuino a lavorare insieme alle Istituzioni».

    «Dobbiamo continuare sulla nostra strada uniti e orgogliosi, nella speranza di essere ascoltati da una società sempre più distratta» ha affermato infine l’allora Presidente della Sezione di Treviso Raffaele Panno. Al taglio del nastro, preoccupazioni e timori accumulati negli anni si sono presto dissolti lasciando spazio a una gioia immensa.

    Varinnio Milan