Onori alla Cuneense

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    Una splendida cornice di montagne innevate, sulla quale svetta il Monviso, ha fatto da sfondo alla cerimonia solenne che la Sezione di Cuneo ha organizzato in ricordo di Nowo Postojalowka, ultima battaglia della Cuneense nella Campagna di Russia. La manifestazione ha avuto un prologo sabato 19 gennaio con la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale, svolta nel salone d’onore del Comune di Cuneo. Nel primo pomeriggio, i Consiglieri sono stati accompagnati al santuario della Madonna degli Alpini di San Maurizio di Cervasca, un luogo sacro che i reduci della Cuneense vollero dedicare a perenne ricordo dei loro compagni d’armi non più tornati. Contemporaneamente alla visita al Santuario, una staffetta alpina con fiaccola simbolica, ha raggiunto la caserma Cesare Battisti, dove tutti sono convenuti per rendere onore al sacrario del 2º Alpini, dopo la cerimonia dell’alzabandiera al cospetto del Monumento all’Alpino già dislocato a Brunico. Intanto i giovani del primo raggruppamento si erano riuniti per il loro periodico incontro nella sala tricolore del Memoriale. All’ordine del giorno la programmazione delle attività e delle collaborazioni tra Ana e Memoriale. Verso sera, alla presenza dei Consiglieri nazionali e del Presidente Favero, è seguita una breve cerimonia con la deposizione di fiori al monumento della Cuneense, realizzato sul piano di carico della vecchia stazione ferroviaria di Borgo Gesso, da dove sono partite per la Russia le tradotte dei nostri giovani alpini. Nella sala tricolore il Presidente della Sezione di Saluzzo Giorgio Carena, ha rivolto un saluto di benvenuto a nome del Comitato promotore del Memoriale e ha illustrato le motivazioni che ne hanno ispirato l’idea. A seguire il presidente del comitato Aldo Meinero, ricordando l’80º Adunata nazionale a Cuneo nel maggio del 2007, ha illustrato le attività di divulgazione, rivolte soprattutto agli studenti delle scuole medie ed elementari, finalizzate alla conoscenza delle pagine di storia della gloriosa Divisione e dei valori umani che gli alpini hanno eroicamente dimostrato e trasmesso attraverso la loro tragica esperienza. Meinero ha poi comunicato che i visitatori nell’anno 2017 sono stati più di 1.700, superati lo scorso anno con ben 2.000 presenze. Le comitive, sono state sempre accompagnate dai loro insegnanti e dai gruppi alpini che provvedevano a coprire, con le loro disponibilità, la spesa per il trasporto. L’incontro si è concluso con la visita alle sale storiche delle truppe alpine e al capannone restaurato che verrà dedicato alla Campagna di Russia. La serata di sabato è stata allietata da due corali “La Reis” di San Damiano Macra e “Stella Alpina” di Alba, applaudite da un folto pubblico. Domenica mattina all’ammassamento nel parco Caduti Divisione Cuneense hanno portato il loro saluto il Presidente della Sezione di Cuneo Mario Leone, il sindaco e Presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, il rappresentante del Prefetto Francesco D’Angelo, il colonnello Marcello Orsi comandante del 2º Alpini, il Presidente della Regione Sergio Chiamparino (artigliere alpino) e il Presidente nazionale Sebastiano Favero. La sfilata è stata aperta dal Labaro dell’Ana scortato dal Presidente nazionale, dal comandante del 2º Alpini e dai Consiglieri nazionali. Erano presenti 32 vessilli sezionali da tutta Italia, Sicilia compresa, 234 gagliardetti, accompagnati da tre bande musicali fino al Duomo dove il vescovo di Cuneo, monsignor Piero Delbosco, ha celebrato la Messa, assistito da due cappellani militari. Non hanno voluto mancare alla cerimonia i reduci: Giuseppe Bertano, Mario Boarino, Giuseppe Falco, Giovanni Battista Fissore, Giuseppe Garnerone e Giovanni Alutto di ben 103 anni che ha percorso a piedi tutta la sfilata, rifiutandosi di salire sul mezzo militare messo a disposizione e recitando al termine della Messa la Preghiera dell’Alpino. I cittadini di Cuneo e provincia, hanno condiviso con partecipazione e affetto le cerimonie, dimostrando il loro coinvolgimento nella storia della Cuneense sacrificata a Nowo Postojalowka. La cerimonia dell’ammainabandiera in piazza Galimberti ha concluso le celebrazioni del 76º anniversario, con un arrivederci a Ceva nel 2020. Aldo Meinero