MONDOVÌ – Piazza Associazione Nazionale Alpini

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    I festeggiamenti per il 60° anno di fondazione del gruppo di Roccaforte Mondovì sono stati accompagnati da una nevicata che sembrava volesse rievocare le condizioni che gli alpini dovettero affrontare per sfuggire all’accerchiamento dell’esercito russo, sul fronte orientale nel gennaio del 1943. L’apertura della cerimonia è stata celebrata dall’alzabandiera con gli alunni delle scuole elementari del paese che hanno accolto alcuni alpini del Gruppo, guidati da Francesco Ferraris e dal consigliere sezionale Fabrizio Bessone, per una lezione su cosa significhi essere alpino.

     

    Nel pomeriggio di sabato, alla presenza del presidente nazionale Sebastiano Favero, è stato presentato il libro “Operazione Sorriso”, che racconta dell’impegno sostenuto dall’ANA nel 1992-’93 per la realizzazione dell’asilo di Rossosch, località in cui si insediò il Comando del Corpo d’Armata Alpino durante la Campagna di Russia. La costruzione dell’asilo fu una bella avventura alla quale anche la sezione di Mondovì diede il suo contributo. Per ricordare gli alpini che parteciparono ai lavori è stata consegnata una targa ad Albino Anfossi e Gino Morbelli, mentre Franco Gallo, andato avanti qualche anno fa, era rappresentato dal figlio.

    In occasione del 60° sono state consegnate delle targhe anche ai capigruppo ancora in vita: Pietro Bertolino, Mauro Fulcheri, Ferruccio Ghione e all’attuale capogruppo, Francesco Ferraris, detto Gino. La serata è stata allietata dal concerto della Corale Villanovese e della Fanfara alpina Monregalese, organizzato nei locali della locale Società Operaia. Il momento più significativo della manifestazione è stata l’intitolazione all’ANA della piazza antistante il PalaEllero, su proposta del capogruppo Ferraris, appoggiata dal sindaco alpino Riccardo Somà. Le autorità hanno scoperto la targa della piazza, benedetta da monsignor Dionigi Dho.

    Accanto al presidente nazionale Sebastiano Favero c’erano l’on. Enrico Costa, l’assessore provinciale Pietro Blengini, i sindaci dei comuni limitrofi, il presidente sezionale Gianpiero Gazzano, i vessilli e i gagliardetti giunti anche da altre province insieme alle scolaresche accompagnate dalle insegnanti. È seguita quindi la cerimonia religiosa nella Parrocchiale di San Maurizio. Poi il corteo ha attraversato la città fino al monumento ai Caduti, dove è stata deposta una corona.

    Claudia Forzano