In copertina

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    Ho appena ricevuto la nostra rivista. Mamma mia che emozioni stasera… Ho 54 anni e non vedo bene senza occhiali da vicino. Torno dal lavoro, apro la cassetta della posta… vedo che è arrivato L’Alpino… bene… lo leggo sempre con piacere… Attraverso la plastica vedo la copertina… un Bantam e un viso… noto… oh… molto noto… no… dai…non può essere… Fulvio? Ma dai… in copertina?

    In fretta e furia tiro via la plastica, metto gli occhiali. È lui! Gli occhi mi si riempiono. Penso alla sfilata di Trento, il fotografo, io lì a 3 metri di fianco… e tutti noi che salutavamo. Ho visto il filmato Rai quando passavano i corsi di Aosta. Da brivido… eravamo bellissimi. Ogni corso con la sua maglietta, assieme compatti allineati e coperti e tutti sotto il palco con la mano a penna alla tesa del cappello. Faccio subito la foto della copertina e la posto sul gruppo whatsapp del nostro corso. Chi ha fatto il gruppo e chi ha organizzato il primo incontro per celebrare i 20 anni del nostro corso col capitano Fregosi? Lui Fulvio, quello della foto. Lui non ci crede e scrive: Marino, grande fotomontaggio. Mi chiama… Fulvio è vero, ti passo mia moglie. Lei non è del nostro gruppo goliardico. Niente, non ci crede. Pian piano gli altri alpinacci del corso (e del gruppo) vanno sul sito Ana. È proprio vero. Inizia il tam tam whatsapp degli altri “fratelli”. Perché “grazie”? Perché credo che voi non sappiate né il suo cognome né il nostro corso… e non ve lo dico. Vi dico soltanto che è un Alpino con la A maiuscola, la locomotiva del gruppo, capocorso ad honorem per acclamazione. Realmente è uno che si merita la soddisfazione e l’onore che gli avete concesso, sicuramente come tanti altri dei 300mila in Adunata… ne conosco tanti di alpini… ma bravi, bravissimi. Avete fatto centro! Non vi siete sbagliati! Del resto certe persone, come sono, glielo si legge negli occhi… basta una foto… Grazie veci! Alpini sempre!

    Marino Bazzoni, Sezione Intra

    Caro Marino, grazie di questa lettera. Sembra che al posto dei tasti con cui l’hai scritta tu abbia messo in campo la tastiera dei sentimenti: stima, gioia, entusiasmo, orgoglio, riconoscenza… È un inno alla vita e agli alpini, con il quale hai travolto anche noi. Sai che quando abbiamo scelto la foto, qualcuno la trovava troppo perfettina. Io al contrario ci ho visto l’immagine rassicurante e responsabile della nostra Associazione. E questo grazie ad un alpino doc di cui non sapevo nulla, assolutamente nulla, ma che le tue parole vengono a confermarmi nella mia percezione. Ma dopo la tua lettera, con i nostri complimenti, rendiamo gli onori dicendo che si tratta di Fulvio Tognon, fuciliere del 138º Corso Auc, residente nei Colli Euganei, Padova. E con questo, caro Fulvio, resto in credito di un fraterno prosit.