Il generale Ravnich

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    Ho letto l’articolo “Una precisazione sulla Garibaldi” su L’Alpino di gennaio scritto da Carlo Danda. Il comandante della Garibaldi, il futuro gen. Carlo Ravnich è stato il primo comandante della appena costituita brigata Cadore a Belluno alla quale fui assegnato (6º da montagna) come giovanissimo ufficiale nel dicembre del 1952.

     

    È con grande rispetto ed un po’ di nostalgia che ricordo la figura di questo ufficiale, robusto ed energico nel fisico e dal carattere risoluto e deciso, lo ricordo per la sua presenza costante nelle ore di passeggio sul “Liston” di Belluno intento ad osservare il passaggio dei suoi giovani ufficiali, in particolare delle accompagnatrici delle quali era un severissimo censore. Lo ricordo nelle serate di gala al circolo ufficiali della caserma Fantuzzi quando con bonaria ed indulgente inerzia accettava da qualche dama della Belluno bene della sua compagnia divertenti spogliarelli (acconsentiva che gli si togliesse la cravatta della divisa e gli si sbottonassero i primi bottoni della camicia). Di lui ricordo soprattutto “l’operazione straccio” da lui ordinata a tutti gli effettivi della brigata (6º da montagna e 7º Alpini) i quali senza armi e muniti di straccio, furono impegnati nel trasporto a mano del cavo in acciaio della costituenda seggiovia dal Pian del Nevegal al Col Toront. Sono davvero grato all’alpino Danda, che saluto, per aver riportato alla mente dei ricordi tanto lontani.

    Duilio Piana, Rivoli (Torino)

    Davvero simpatico questo generale e… mi sembra di capire, anche di palato fine!