Gioiosi abbracci alpini

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    Hanno sfilato in 9mila al raduno del 2º Raggruppamento a Salsomaggiore Terme (Parma), in una cornice di verdeggianti colline illuminate da un caldo sole un po’ fuori stagione. Oltre agli alpini lombardi ed emilianoromagnoli erano presenti anche le rappresentanze di altre regioni, soprattutto del Friuli, per i forti legami che legano a quelle terre gli alpini parmensi che hanno militato nella Julia. 

     

    Hanno marciato con passo cadenzato, ritmato dal Trentatré, al seguito dei vessilli e gagliardetti, preceduti dal Labaro con le sue 216 Medaglie d’Oro, scortato dal Presidente nazionale Sebastiano Favero, dal comandante delle Truppe Alpine gen. C.A. Federico Bonato e da numerosi Consiglieri nazionali. Tante le autorità civili e militari che hanno partecipato alla sfilata, tra cui il prefetto di Parma Giuseppe Forlani e il questore Riccardo Piovesana. Nel loro procedere, orgogliosi di essere alpini, non c’era alcun desiderio di autocelebrazione, ma la voglia di ricevere l’abbraccio ideale di una comunità in festa, percependone ad ogni passo il calore sincero. Dopo aver percorso le principali vie della località termale, tra edifici in stile liberty orientaleggiante che rimandano alle atmosfere della Belle Èpoque, accompagnati da una partecipazione emotiva ed un entusiasmo diffusi della cittadinanza salsese, sono giunti in piazza Berzieri.

    Qui è avvenuto il passaggio della stecca che il Presidente della Sezione ospitante Roberto Cacialli e la guida del locale gruppo alpini Renzo Mattei – sulle cui spalle è gravato il maggior onere dell’organizzazione – hanno consegnato ai rispettivi omologhi della Sezione di Como, il cui Gruppo di Mariano Comense ospiterà il raduno del 2018. L’ammainabandiera e gli onori resi al Labaro dell’Ana hanno dispensato ulteriori emozioni, con il pensiero rivolto ai fratelli “andati avanti”. Ma nel cuore degli alpini, questa comunità, loro, non l’hanno mai lasciata.

    Il gioioso abbraccio degli alpini si è concluso nell’area attrezzata di Ponte Ghiara. Sotto la tensostruttura un’equipe di provetti chef locali, coadiuvati da una quarantina di allievi dell’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore, addetti al servizio ai tavoli, ha preparato, per più di 900 ospiti, un pranzo all’altezza della tradizione culinaria parmense e servito rapidamente. Tanti altri convenuti hanno potuto apprezzare le eccellenze culinarie della provincia di Parma fruendo dei ristoranti di Salsomaggiore e di quelli presenti in un raggio di diverse decine di chilometri. È stata la prima volta, nel corso dei suoi 96 anni di storia, che la Sezione di Parma ha ospitato un raduno di raggruppamento, secondo evento per importanza e dimensioni dopo l’Adunata nazionale, nella felice ricorrenza del 145º compleanno delle Truppe Alpine.

    L’impegno organizzativo è stato rilevante, ma tutto ha funzionato per il meglio. Un grande riconoscimento va all’amministrazione comunale, in particolare al sindaco Filippo Fritelli e al suo vice, l’alpino Giorgio Pigazzani, che hanno da subito sposato l’idea di questo appuntamento. Ma anche a tutta la “macchina” comunale, dall’ufficio tecnico alla Polizia Municipale. Una piccola curiosità a riguardo: ai vigili urbani era stato chiesto un certo numero di presenze per il giorno del raduno. Si sono presentati tutti, volontariamente!

    Da ricordare anche l’impegno della Protezione Civile Ana di Parma che ha schierato 50 volontari, fra uomini e donne, nel tratto tra Fidenza e Salsomaggiore, con una presenza, in totale sicurezza, ad ogni rotonda, al fine di rendere più agevole il percorso. «Nell’immaginario collettivo – ha ricordato il Presidente sezionale Cacialli – il termine Patria viene considerato ormai desueto; poi arrivano giornate come quelle vissute a Salsomaggiore ed è allora che ti rendi conto di quanto sia bello vivere il senso di appartenenza a questa ‘terra dei padri’». E dal raduno del 2º Raggruppamento la Patria ha avuto il suo giusto tributo.

    Guido Fascioli
    guidofas@gmail.com