Donne meravigliose

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    In questi giorni sto leggendo alcuni libri sui reduci, soprattutto alpini, dalla Campagna di Russia, insomma le memorie degli alpini cuneesi raccolte da Nuto Revelli. Leggevo di quanto aiuto hanno ricevuto questi sfortunati alpini e soldati dalle donne russe, soprattutto contadine, infermiere, medici e mi chiedevo se l’Associazione ha mai pensato di rendere omaggio a questi angeli sconosciuti che hanno permesso a molti dei nostri soldati di tornare a casa. Molte testimonianze ricordano la bontà e la generosità delle donne russe nonostante la situazione di miseria in cui vivevano e credo che un riconoscimento sia doveroso verso questi angeli sconosciuti.

    Claudio Azzini

    Caro amico, nei miei viaggi in Russia ho incontrato tante signore anziane che avevano degli alpini un ricordo nitidissimo. E sulla loro bocca non c’erano che espressioni di ammirazione: “Alpinzky buoni (lo scrivo come lo sentivo pronunciare), alpinzky bravi”. Questo per farci capire come il rapporto tra gli alpini e la popolazione russa sia sempre stato un rapporto di rispetto reciproco. E questo certamente è merito degli alpini, ma anche di tante donne meravigliose, che anche in quei momenti drammatici hanno saputo dare il meglio del loro spirito materno e di accoglienza.