CaSTA: un banco di prova che esalta gli alpini

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    Ancora una volta quel fantastico banco di prova che sono i campionati sciistici delle Truppe alpine (Ca.S.T.A.) hanno messo a confronto la preparazione delle truppe da montagna di diversi Paesi e ancora una volta gli alpini hanno dimostrato di essere all’altezza della considerazione confermata anche durante le missioni multinazionali di pace alle quale partecipano.

    I campionati si sono svolti dall’1 al 6 febbraio, sulle nevi dell’alta val Pusteria, a San Candido, Dobbiaco e Sesto Pusteria. Vi hanno partecipato, oltre agli alpini, le formazioni di Argentina, Cile, Croazia, Macedonia, Germania, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Sia in apertura che in chiusura era presente una delegazione dell’ANA guidata dal presidente nazionale Corrado Perona, con il vice presidente Alessandro Rossi, il presidente della Commissione sportiva Cason, i consiglieri nazionali Frizzi, Munarini e Baiesi e il direttore de L’Alpino Brunello.

    E proprio alla nostra Associazione si è rivolto il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. C.A. Fabrizio Castagnetti, con un discorso che riportiamo integrale a parte in queste pagine che è l’espressione di una grande apertura nei rapporti dello SME con la nostra Associazione. Numerose le manifestazioni di contorno che hanno coinvolto i numerosissimi turisti che in quei giorni erano in vacanza nell’alta valle e che hanno potuto seguire le gare attraverso schermi panoramici sistemati in piazza. Fra queste manifestazioni, applauditissimi concerti delle fanfare della Julia e della Taurinense, lancio di paracadutisti, gare di sci alpinismo, fiaccolate.

    A una di queste, sulle nevi del monte Elmo, ha partecipato anche il comandante delle Truppe alpine gen. D. Bruno Petti, facendo da apripista a 130 sciatori alpini e maestri di sci della scuola di Sesto Pusteria. Un altro appuntamento interessante è stata la proiezione di diapositive sulle zone di guerra in cui, novant’anni fa, si fronteggiarono soldati italiani e austro tedeschi. Quasi d’obbligo il ricordo della grande guida alpina Sepp Innerkofler, capo delle mitiche pattuglie volanti austriache, caduto in combattimento il 4 luglio 1915 sul monte Paterno in circostanze non mai definite.

    Gli alpini, sfidando il tiro dei cecchini, vollero poi recuperare la salma del celebre alpinista, per dargli degna sepoltura. Durante i giochi, il gen. Petti e il sindaco di Sesto Fritz Egarter hanno deposto una corona di fiori sulla tomba di Innerkofler. Una novità dei campionati è stata tutta rosa: alla gara dei plotoni, la più lunga, difficile e massacrante competizione che si svolge nell’arco di tre giorni e due notti e mette a dura prova la preparazio ne dei reparti migliori, hanno partecipato anche due plotoni femminili, delle due brigate, che si sono classificati quartultimo e penultimo.

    L’onore è salvo dunque, anche se, vista la durezza della prova, è già una vittoria riuscire a portarla a termine. A gareggiare c’era anche la squadra ANA. Nel Trofeo dell’Amicizia due atleti della sezione Cadore, Giuliano De Martin e Marzio Doriguzzi hanno partecipato ai 15 Km. di fondo individuale, classificandosi nell’ordine 18º e 19º, e al 6º posto come rappresentativa.

    Nella prova di slalom gigante hanno partecipato due atleti di Bergamo: Gian Mauro Piantoni e Andrea Rossi, classificatosi al 3º e 4º posto, uno di Belluno, Daniele D’Isep (11º) e uno della sezione Cadore, Leone Pampanin (23º). L’ANA a squadre si è classificata al secondo posto con i due atleti di Bergamo, alle spalle dell’Italia G.S. Esercito e prima di Argentina, Slovenia, USA. Tra le donne è da segnalare il 3º posto di Patrizia Spampatti di Bergamo.

    LE CLASSIFICHE

    • Trofeo medaglia d’oro tenente Silvano Buffa (assegnato tra le rappresentative delle Truppe alpine che gareggiano a plotoni): 5º reggimento alpini, 9º reggimento alpini, 4º reggimento alpini paracadutisti Monte Cervino .
    • Trofeo dell’Amicizia (assegnato alla rappresentativa con migliore punteggio totale): Italia, Romania, Stati Uniti.
    • Trofeo Medaglie d’oro alpine (disputato tra tutte le rappresentative dei reggimenti appartenenti alle Truppe alpine): 4º reggimento alpini paracadutisti Monte Cervino , 5º reggimento alpini, 9º reggimento alpini.
    • International Mountain Troops Trophy (assegnato alla miglior rappresentativa straniera nella gara a plotoni): Germania, Spagna, Polonia.

    Il capo di SME gen. C.A. Castagnetti: Grazie ANA

    Riportiamo un brano del discorso del gen. Castagnetti, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, alla chiusura dei CASTA, con il riferimento ai rapporti fra alpini in armi e ANA.

    I campionati sciistici delle Truppe alpine che hanno visto impegnati atleti di primissimo livello, rappresentano una insostituibile occasione di verifica delle capacità fisiche e tecniche necessarie per operare, con efficacia, negli impervi terreni montani e sovente in condizioni climatiche avverse, caratterizzate da climi estremamente rigidi. La montagna rappresenta per tutti noi militari e non solo per gli alpini una concreta e severa palestra di vita, che amplifica l’importanza dell’uomo su qualsiasi altro elemento organizzativo e tecnologico. Oltre alle qualità fisiche e alle conoscenze tecniche, impone, infatti, a chi la pratica, il possesso di altre virtù, quali umiltà, coraggio, lealtà, spirito di sacrificio e, soprattutto, rispetto per l’ambiente naturale. Sono questi i valori che caratterizzano la gente di montagna e che conferiscono alle nostre Truppe alpine la loro apprezzata peculiarità. La partecipazione di squadre provenienti da numerosi paesi amici ed alleati fornisce, inoltre, l’occasione per confrontarsi con diverse realtà addestrative, permettendo di capitalizzare gli ammaestramenti che ne conseguono per aggiornare, migliorare e standardizzare i programmi addestrativi delle Unità di montagna. Un particolare ringraziamento, infine, all’Associazione Nazionale Alpini che, come di consueto, supporta in modo incisivo le iniziative degli alpini in armi, costituendo non solo un concreto aiuto nell’organizzazione delle diverse attività ma soprattutto una preziosa testimonianza di valori e di ideali. Per me, l’Associazione Nazionale Alpini non è una semplice associazione d’arma ma è un simbolo della gente laboriosa d’Italia, una grande ineguagliabile risorsa per il sistema del Paese .

    Gen. C.A. Fabrizio Castagnetti

    Pubblicato sul numero di marzo 2009 de L’Alpino.