Ca.STA, un severo banco di prova

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    “Sappiate che siete i benvenuti. Viva gli alpini”: con queste parole il sindaco di San Candido Werner Tschurtschenthaler ha concluso il suo discorso all’apertura della 64ª edizione dei campionati sciistici delle Truppe alpine (Ca.STA), in programma dal 30 gennaio al 3 febbraio in alta val Pusteria e nel Comelico Superiore. Parole non certo di circostanza, queste del sindaco di San Candido, la cui fascia tricolore – come quella degli altri sindaci del comprensorio Alta Valle – testimonia vicinanza e condivisione con le Truppe alpine, che qui sono di casa. Una condivisione praticata anche quando, con i generali Primicerj e Macor e il nostro presidente nazionale Perona, il sindaco Werner Tschurtschenthaler e quello di Dobbiaco Guido Bocher hanno deposto una corona ai monumenti dedicati a tutti i Caduti. In piazza Municipio, tradizionale palcoscenico sul quale si svolge la suggestiva cerimonia di apertura dei campionati, erano schierate le squadre giunte in sfilata al comando del col. Paolo Sfarra, comandante del 7° Alpini di Belluno.

     

    Dietro la fanfara della Julia, una compagnia d’onore e le squadre di Argentina, Libano, Macedonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Italia con le formazioni alpine di tutti i reggimenti e i reparti comando. Quattro i trofei messi in palio: il trofeo Medaglie d’Oro (disputato tra tutte le unità alpine in prove di combinata individuale, pattuglia di 25 km con tiro e gara dei plotoni), il trofeo dell’Amicizia (disputato tra le rappresentative italiane ed estere in gare di slalom gigante, fondo e pattuglia di 25 km con tiro), il trofeo Truppe alpine per i due slalom femminili di Coppa Europa e infine il trofeo Silvano Buffa e l’International Federation of Mountain Soldiers Trophy, assegnati alla pattuglia vincitrice della gara dei plotoni.

    Novità di quest’anno: la rappresentativa del comando del Corpo d’Armata di reazione rapida della NATO di stanza a Solbiate Olona comandato dal gen. C.A. Giorgio Battisti. Infine le squadre di slalom femminile, in gara nell’ambito della Coppa Europa. In tutto, un migliaio di atleti, una settantina donne. La gara principe è quella dei plotoni, con 19 squadre partecipanti: su tutti prevarranno gli alpini del 4° reggimento paracadutisti rangers, seguiti dagli alpini dell’8° e dagli artiglieri da montagna del 3° di Tolmezzo. Ma anche tutti gli altri non saranno da meno, tutti si sono fatti onore in competizioni estreme.

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    Suggestiva la cerimonia dell’accensione del tripode posto al centro della piazza, cui facevano corona lo schieramento delle squadre, tanti cittadini e tanti turisti che nonostante il vento gelido che spazzava la valle non hanno voluto perdipurdersi questo spettacolo. La fiamma è stata portata dall’alpino Patrick Gruber, campione mondiale di slittino: “Sono onorato – dirà poi – di aver rappresentato gli oltre diecimila alpini. Questo farà piacere a mio padre Wilhelm, che è stato alpino prima di me”. Poi la cerimonia dell’alzabandiera, con gli inni dei Paesi partecipanti. Sul palco, accanto al generale Primicerj, comandante delle Truppe alpine, i comandanti delle due brigate, di tanti reggimenti, i sindaci – oltre a quello di San Candido – di Dobbiaco Guido Bocher, di Sesto Pusteria Fritz Egarter e di Comelico Superiore Mario Zandonella Necca, nonché il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli.

    L’ANA, che schierava una squadra per la gara di fondo e una per lo slalom gigante, era rappresentata al massimo livello dal presidente nazionale Corrado Perona. Il generale Primicerj ha ricordato che quest’anno si celebra il 140° anniversario di costituzione del Corpo degli Alpini “che nel corso del tempo hanno saputo adeguare e allineare la loro preparazione alle esigenze e ai compiti che la Forza Armata ha loro richiesto”. Reparti alpini che hanno ampiamente onorato la loro storia anche nelle recenti missioni all’estero in territori difficili “pagando a volte, purtroppo, dai Balcani all’Iraq, al Libano, altissimi tributi di sangue. Stasera – ha ricordato Primicerj – abbiamo fra noi i genitori del collega caduto poco meno di un anno fa in Afghanistan, il capitano Massimo Ranzani. Genitori che saluto con grande affetto e profonda riconoscenza…”.

    Un lungo applauso di solidarietà ha sottolineato le sue commosse parole. “I Ca.STA – ha continuato Primicerj – sono l’ambiente ideale nel quale i soldati specialisti della montagna, italiani e non, possono dimostrare quali livelli di professionalità e di agonismo sono capaci di raggiungere allorché si trovano a operare in un ambiente difficile come quello invernale”. Sul maxischermo allestito in piazza Magistrato è stato quindi trasmesso il videomessaggio del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, che ha fatto giungere il suo saluto agli alpini, all’organizzazione dei Ca.STA e ai sindaci dell’alta Val Pusteria, sottolineando il valore sportivo, professionale e operativo della manifestazione. Ha dato il benvenuto alle delegazioni dei paesi che spesso si trovano con gli alpini ad operare nelle missioni di pace all’estero ed ha ringraziato gli sponsor per l’aiuto finanziario dato all’organizzazione dei Ca.STA.

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    “Ho l’onore di portarvi il saluto e il benvenuto della cittadinanza di San Candido e della popolazione dell’alta val Pusteria”, ha esordito il sindaco Werner Tschurtschenthaler che si è detto particolarmente felice di ospitare la 64ª edizione dei campionati nonostante non solo l’Italia ma l’intera Europa attraversino momenti di crisi economica. Si è augurato che le splendide montagne, che l’UNESCO ha decretato patrimonio dell’umanità e la calorosa accoglienza della gente della valle possano far dimenticare le difficoltà e far vivere momenti felici, preparando meglio lo spirito ad affrontare le difficoltà quotidiane. “Misuratevi fra di voi con gli ideali di veri sportivi, tenendo alti i valori umani che coronano da sempre le Truppe alpine”. Un doveroso ringraziamento è stato rivolto ai numerosi sponsor e a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa 64ª edizione sportiva di grande livello. “Auguro a tutti – ha concluso – e specialmente agli alpini, legati così strettamente al nome di San Candido una buona permanenza in mezzo a noi. Sappiate che siete i benvenuti. Viva gli alpini, viva San Candido e viva l’Alta Pusteria”.

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    Ha preso infine la parola il generale di C.A. Roberto Bernardini, neo comandante delle Forze Operative Terrestri (Foter), per il quale i Ca.STA “sono un evento estremamente significativo e anche atteso non solo dalle truppe di montagna ma da tutto l’Esercito italiano… Rappresentano i quattro cardini della nostra Forza Armata: l’addestramento, la pratica sportiva, la coesione e il senso di appartenenza. Trasmettono quelle sensazioni di fatica e di sofferenza che stanno alla base del buon esito sia di una complessa esercitazione sia di una rischiosa fase operativa”. Come nelle missioni in aree difficili, perché “operare in ambiente montano come nella valle del Gulistan, nel bacino del fiume Murghab o nella piana di Fahran, luoghi che i nostri alpini ormai conoscono, impone la massima concentrazione e richiede un profondo rispetto del territorio”. Ma i Ca.STA sono anche “espressione del profondo legame e dell’affetto che lega le penne nere alle diverse comunità montane che popolano la nostra Patria”. Ed ha avuto parole di gratitudine “per l’Associazione Nazionale Alpini e per il suo presidente, per la sua quotidiana, preziosa e instancabile opera”. Infine l’annuncio ufficiale: “Dichiaro aperta la 64ª edizione dei Campionati sciistici delle Truppe alpine”.

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    Dalla piazza Magistero alle piste, dove le squadre hanno dato il meglio di se stesse: il risultato di mesi di duri allenamenti, di sacrifici e fatiche, mossi dall’orgoglio di onorare il proprio reparto. E che gli alpini paracadutisti siano stati degni dei loro padri del mitico e gloriosissimo battaglione Monte Cervino vincendo tutto, non significa che gli altri non abbiano dato molto, dimostrando – tutti – la loro eccellenza. Così, dopo quattro giorni di gare serrate (diamo la graduatoria in queste pagine) si è giunti alla cerimonia di chiusura dei giochi, presente il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano. Il primo saluto è stato del comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Primicerj. Ha espresso gratitudine al gen. Graziano, al generale Giorgio Battisti, comandante del Corpo d’armata di reazione rapida della NATO, al maggior generale Hogg, comandante della Setaf di Vicenza, agli sponsor, ai sindaci del comuni dell’alta Val Pusteria, agli atleti e a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dei giochi. “Grazie ancora a voi – ha concluso rivolgendosi agli alpini – per avermi fatto sentire orgoglioso di essere il vostro comandante. Appuntamento ai Ca.STA del 2013!”.

    “I Ca.STA – ha esordito il sindaco di Dobbiaco Guido Bocher – inseriti nel contesto globale in cui le Forze Armate sono sempre più chiamate a operare in sinergia con le altre forze NATO dimostrano ulteriormente il loro significato e l’attualità e validità delle Truppe alpine”. Ed ha concluso con un saluto di alto respiro: “Noi salutiamo gli uomini in armi di tutte le nazioni qui impegnate, espressione concreta di una sintesi europea e continentale convergente su un orizzonte valoriale comune, i cui cardini sono la libertà e la democrazia. Salutiamo le Truppe alpine quale componente integra e solida della nazione, per cui le parole impegno, solidarietà e dovere hanno il significato chiaro e forte nella scrittura della nostra Carta Costituzionale.

    Arrivederci in Alta Pusteria”. La chiusura ufficiale è stata del generale Graziano, per il quale queste competizioni sono uno strumento “per verificare il livello addestrativo raggiunto dalle unità di fanteria leggera – con le sue diverse specialità, quali ad esempio le Truppe alpine – destinate a diventare il nucleo centrale del futuro esercito, organicamente più piccolo ma certamente più efficiente, più forte e proiettabile, in cui il singolo combattente e la sua capacità di operare su ogni tipo di terreno avranno certamente un ruolo assolutamente primario”. Ed ha concluso: “Ecco, allora, che i campionati sciistici delle Truppe alpine vanno ben oltre i risultati sportivi: sono funzionali a questo scopo di addestramento e di formazione poiché impongono ai partecipanti innumerevoli giornate di dura preparazione che sono, dunque, l’autentica ragion d’essere dei Ca.STA”. E dopo aver ringraziato il gen. Primicerj per il livello di preparazione raggiunto dagli alpini, i sindaci dell’Alta Pusteria e la nostra Associazione – per la quale era presente il vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero – “perché anche quest’anno, come da consolidata tradizione, sono stati partner determinanti per l’organizzazione e lo svolgimento dei Ca.STA”. Ha infine “con il grande orgoglio d’appartenenza alle Truppe alpine” dichiarato chiusa la 64ª edizione dei campionati. Lentamente, la fiamma del tripode si è spenta.

    Giangaspare Basile

    Su www.truppealpine.eu/casta2012/ trovate le classifiche complete.


    La squadra dell’ANA ai Ca.STA

    Alla 64ª edizione dei campionati ha partecipato anche una squadra dell’Associazione che ha disputato due delle gare valevoli per il Trofeo dell’Amicizia, classificandosi al secondo posto nello slalom gigante e al terzo posto nel fondo 15 km. Buone le prestazioni dei nostri rappresentanti, come ha dichiarato anche il comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj, nel corso della cerimonia di chiusura, alla presenza del vice presidente nazionale vicario Sebastiano Favero e del presidente della commissione sportiva Onorio Miotto.

    Alla gara di fondo hanno partecipato tre atleti della sezione Cadore, mentre gli atleti delle sezioni di Belluno, Bergamo e Cadore hanno gareggiato nello slalom gigante. Nella classifica di fondo 15 km Stefano De Martin Pinter, quinto, ha preceduto Giuliano De Monte; undicesimo Silvio Zambelli.

    La classifica assoluta della specialità ha visto l’ANA al terzo posto dietro agli Stati Uniti e alla vittoriosa rappresentativa italiana. Nello slalom gigante, 3° Mauro Dionori, 4° Roberto Siorpaes, 6° Gianmauro Piantoni, 9° Andrea Rossi, 11° Nadir De Rocco, 12° Daniele D’Isep, 16° Antonio Giacomelli, 19° Sincero Prà Levis e 26° Leone Pampanin. La classifica assoluta di specialità ha visto primeggiare l’Italia, seconda l’ANA, terza la Spagna.

    Le classifiche tengono conto dei risultati delle sole formazioni alpine.