Alzabandiera!

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    Un momento solenne per cominciare il venerdì che introduce ai festeggiamenti dell’Adunata nazionale degli alpini a Trento. L’alzabandiera è un rito che dà il via alle giornate quotidiane dei militari, e accompagna l’inizio del giorno con il monito del Tricolore. Issare la bandiera vuol dire ricordare e tenere presente la storia passata e i valori che hanno guidato e motivato le generazioni. Allo stesso modo alle 9 di mattina di venerdì 11 maggio sono state issate tre bandiere in piazza Duomo, che hanno sancito l’inizio dell’Adunata.

    Tre come i tre simboli del territorio che ospita l’evento, una zona di confine che ha faticato per uscire dai travagli della storia. E così, sulle note dell’Inno nazionale suonato dalla fanfara della brigata alpina Julia, sono stati innalzati il Tricolore, il vessillo dell’Europa unita e quello della Provincia Autonoma di Trento. L’alzabandiera ha inaugurato l’Adunata 2018, anno del centenario della Prima guerra mondiale, che ha portato il Trentino in Italia.

    La bandiera italiana posta tra gli emblemi d’Europa e della Provincia autonoma di Trento ha significato dunque la pace al termine dei conflitti e insieme l’augurio affinché questa pace sia condivisa nel segno dei valori comuni. L’alzabandiera non prevedere discorsi ufficiali, ma le autorità c’erano tutte, per commemorare il passato e omaggiare il presente, fatto di migliaia di alpini giunti da tutta Italia per sentirsi un “Corpo d’armata” che festeggia sotto l’insegna dei valori della solidarietà.

    In una piazza Duomo gremita dai gagliardetti e vessilli, erano presenti anche le autorità civili e militari, dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi al comandante delle Truppe Alpine, gen. C.A. Claudio Berto. C’erano il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il commissario del governo Pasquale Gioffrè e il questore Massimo D’Ambrosio, oltre al Presidente nazionale Sebastiano Favero e Renato Genovese del Comitato Organizzatore Adunata.

    Presente in sfilata la compagnia d’onore del 2º reggimento Genio Guastatori con il comandante, colonnello Gaetano Celestre. Prima dell’Inno in accompagnamento all’alzabandiera, nella piazza hanno fatto ingresso il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini, scortato dal Consiglio Direttivo Nazionale, e poi i gonfaloni di Città, Provincia e Regione. Dopo aver issato le tre bandiere, il Labaro e i gonfaloni hanno lasciato la piazza, e l’Adunata ha preso il via spostandosi a Rovereto.

    Chiara Turrini