Alpini, che forza!

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    “Quando si è capaci di operare in montagna, si è generalmente capaci di farlo ovunque”, così il capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano al termine dell’esercitazione delle Truppe alpine nel cuore del gruppo del Falzarego.

     

    La capacità di saper affrontare la montagna è un traguardo fondamentale nel percorso formativo di ogni alpino che in parete, oltre ad acquisire dimestichezza e familiarità con l’ambiente naturale più selettivo e difficile al mondo, impara a vincere le proprie paure e ad avere fiducia in se stesso e nei compagni, creando le basi di un legame che si consoliderà nel tempo durante i diversi impegni operativi.

    In questo contesto si inserisce l’esercitazione svoltasi sulle Torri del Falzarego e il Col dei Bos: è il più complesso e completo banco di prova in montagna della Forza Armata, momento di verifica dell’addestramento svolto nei mesi precedenti dai reparti alpini. La manifestazione – diventata quest’anno internazionale con la presenza in parete di cordate francesi, libanesi, slovene e spagnole, con rocciatori appartenenti alla Marina Militare e ai Carabinieri – è ormai un appuntamento fisso che richiama sempre un nutrito pubblico di appassionati e turisti, nonché molti osservatori militari stranieri.

    Gli alpini ce l’hanno messa tutta per non deludere i propri ospiti, realizzando uno spettacolo unico e suggestivo. Le condizioni meteorologiche sono state dalla loro parte, consentendo il regolare sviluppo delle attività; il resto lo ha fatto lo splendido scenario naturale, capace già da solo di affascinare anche il visitatore più esigente. Tutto perfetto insomma: le cordate sono risalite senza intoppi lungo le diverse vie alpinistiche e ferrate, dando prova di competenza e affiatamento, gli elicotteristi dell’Esercito hanno sapientemente vivacizzato e reso emozionanti le diverse azioni, mentre la simulazione di un episodio di combattimento, ad opera del 2° reggimento Alpini e dei Ranger degli Alpini paracadutisti, ha impressionato per capacità e dinamismo, suscitando meraviglia e ammirazione.

    Lunghi applausi hanno sottolineato l’apprezzamento del pubblico durante le diverse esibizioni, mentre in tribuna un soddisfatto capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, commentava con vivo interesse e compiacimento le singole fasi dell’esercitazione con il capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Claudio Graziano e il comandante delle Truppe Alpine generale Alberto Primicerj. Al di là della spettacolarità, l’esercitazione ha dimostrato il grado di affiatamento e di preparazione dei nostri reparti, raggiunto non senza sacrifici considerando anche le ristrettezze di bilancio imposte anche alla Forza Armata. Non si è trattato solo di una dimostrazione, dunque, ma della conclusione di un addestramento senza il quale i nostri militari – alpini in particolare – non sarebbero in grado di affrontare le incognite delle complesse missioni che vengono loro richieste.