Adunata: la cultura diventa protagonista

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Dall’11 al 13 maggio Trento ospiterà la 91ª Adunata nazionale degli Alpini, che porterà nel capoluogo oltre 600 mila persone. La manifestazione, che cade simbolicamente nel centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, non sarà solo un momento di ritrovo, confronto e memoria per le penne nere, ma anche una preziosa occasione per far vivere il territorio con eventi di stampo culturale. Proprio in quest’ottica si inserisce la collaborazione tra Fondazione Caritro e il Comitato Organizzatore Adunata, che si concretizza nella firma del protocollo per il sostegno alle attività culturali proposte nel periodo che precede il ritrovo degli Alpini: da “Aspettando l’Adunata” agli incontri formativi nelle scuole, passando per le mostre allestite negli spazi de Le Gallerie di Piedicastello.
La partnership è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede di Trento di Fondazione Caritro. Poi l’attesa firma del protocollo da parte del presidente del COA, Renato Genovese, e del presidente di Fondazione Caritro, Michele Iori.

 

E proprio Iori ha illustrato lo spirito che sta alla base della collaborazione, spiegando come Fondazione Caritro abbia deciso di supportare il ricco cartellone di eventi culturali colpita dai numeri che accompagnano e precedono l’Adunata: dai 350 mila soci ANA alle 600 mila presenze attese, passando per i 120 milioni stimati di indotto.

Genovese, da parte sua, si è soffermato sull’importanza di promuovere nelle scuole i valori legati all’alpinità, ringraziando la Fondazione Caritro per l’importante supporto, senza il quale non sarebbe stato possibile confezionare il ricco programma di iniziative.

La firma dell’accordo tra il presidente del COA Renato Genovese e il presidente di Fondazione Caritro Michele Iori.

Al centro il presidente del COA Renato Genovese e il presidente di Fondazione Caritro Michele Iori, con il presidente della Sezione di Trento Maurizio Pinamonti e il suo vice Paolo Frizzi (a sinistra).