130 anni… in ritardo

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    Egregio direttore, leggo con non poca meraviglia che la ricorrenza ultra centenaria della fondazione di una parte consistente delle Truppe Alpine (l’artiglieria da montagna) non può essere pubblicata su L’Alpino con motivazioni a dir poco superficiali. Purtroppo, per un equivoco circa le procedure e gli indirizzi di posta elettronica, l’articolo è giunto alla vostra redazione nel 2018, ma solo 37 giorni dopo la fine del 2017, anno della ricorrenza. Posso capire le attese ma un evento di tale rilievo storico, che riguarda migliaia di penne nere e bianche iscritte all’Ana, meriterebbe una qualche priorità e sono sicuro che sarebbe letto con piacere anche in differita. Mi permetto di ipotizzare che anche il giornale potrebbe trarne qualche vantaggio in tema di gradevolezza. Tanto volevo rappresentarle e, in ogni caso, mi rimetto alla sua rivalutazione sull’opportunità di diffondere l’evento nell’ambito delle Truppe Alpine in servizio ed in congedo, abbonati a L’Alpino. Con viva cordialità.

    gen. D. Epifanio Pastorello Presidente Sez. Prov. A.N.Art.I. di Torino 

     

    Nel 2017 l’Artiglieria da Montagna ha compiuto il suo 130º anno dalla costituzione. Sabato 21 ottobre 2017 si è tenuta una sobria ma significativa cerimonia, promossa dal Nucleo 75/13 inserito nella Sezione Ana di Torino. Il gen. Giorgio Marchetti di Muriaglio, già comandante del 1º rgt. art. mont., con passione e puntualità ha parlato dell’origine e sviluppo dell’artiglieria da montagna nei suoi primi ordinamenti organici. A seguire, il ten. col. Ernesto Gaschino, già direttore del Museo Storico di Artiglieria ed attualmente in servizio presso il Comando Militare Esercito Piemonte, ha illustrato gli spunti particolarmente gloriosi dell’artiglieria da montagna nei conflitti del XX secolo, mettendo in rilievo lo spirito di sacrificio e l’amor di Patria, espresso sui campi di battaglia. Il generale del Servizio veterinario, Piervittorio Stefanone, già in servizio presso la brigata alpina Taurinense, ha parlato del compagno vigoroso, fedele, intelligente ed insostituibile, ossia il mulo, al quale ha dedicato anche un libro interessante e particolareggiato. Ha concluso l’incontro il col. Domenico Brero, comandante dei Corsi di artiglieria presso la S.A. dell’Esercito che, forte della sua esperienza in numerose missioni fuori area, ha parlato dell’impiego dell’artiglieria da montagna negli ultimi 30 anni e suo probabile futuro. Inoltre nella sala esposizioni dell’Auditorium era stata anche allestita una mostra della specialità con gli originali dei primi pezzi e alcuni modelli dei più recenti materiali, utilizzati nella evoluzione dell’artiglieria da montagna.

    A una grande storia, l’augurio di un grande futuro.