«Avvanti Alpini!»
Nacque a Sampierdarena il 4 agosto 1860 a mezzanotte, e battezzato il giorno seguente con i nomi di Antonio Tomaso nella chiesa di Santa Maria della Cella e San Martino. Il padre Felice Cantore era un casellante ferroviario e la madre Maria Ferri, casalinga. Il piccolo Antonio vide la luce nel casello ferroviario che si trovava – e si trova ancor oggi, trasformato e abbandonato – nei pressi dell’attuale stazione ferroviaria di via di Francia.
Chiarimenti sull'editoriale
Caro Bruno, come sempre all’arrivo de L’Alpino, la prima lettura è l’editoriale, sempre gustoso e ricco di spunti di riflessione come da tempo ci hai abituato. Nell’editoriale di gennaio “Il dovere di avere doveri” credo pochi possano essere in disaccordo sul suo contenuto.
La forza del gruppo
L’accensione del tripode da parte di Manfred Reichegger, campione di sci alpinismo del Centro Sportivo dell’Esercito, ha aperto ufficialmente la 67ª edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, ritornati sulle nevi dell’Alta Val Pusteria, a San Candido, Dobbiaco e Sesto. In gara 1.550 atleti italiani e di altre 14 nazioni (Argentina, Bulgaria, Cile, Francia, Germania, Libano, Macedonia, Oman, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Ungheria). Concentrazione, tensione, agonismo, desiderio di successo. I Ca.STA sono tutto questo, ma hanno altre caratteristiche che li rendono unici: la condivisione, il gioco di squadra e il grande affiatamento senza il quale difficilmente si forma un buon amalgama, non solo tra gli atleti, ma - visto che parliamo di militari - anche tra uomini e donne che si troveranno ad operare fianco a fianco in delicate missioni.
L’amico ritrovato
Questa è davvero una bella storia che ha il sapore del… miracolo! Grazie ad una fotografia pubblicata sul giornale sezionale della Valle Camonica, Americo Venturi ha riconosciuto Mario Tognoli. Settant’anni fa partirono insieme per la naja, prima al battaglione Edolo, 5º Alpini, poi Mario destinato al Tirano come sciatore e Americo, invece, in un altro reparto.
Tris di Rossi
L’80º campionato nazionale ANA di sci nordico si è tenuto sulle piste del Centro Fondo Campolongo- Altopiano di Asiago, Sette Comuni. Fino a una settimana prima si rischiava di dover annullare le gare per l’assoluta mancanza di neve. Solo dopo un’abbondante nevicata in quota l’organizzazione ha deciso di spostare il campo gare dalla “Millepini” del capoluogo altopianese a Campolongo, situato a 1.500 metri di altitudine.
“Mai daur” a Gemona e Tarvisio
L’associazione “Mai daur” e la sezione ANA di Gemona, l’11 e 12 aprile, organizzano il 4º raduno del battaglione Gemona, secondo il seguente programma:
Comprendere il passato
Il Centenario della Prima guerra mondiale costituisce sicuramente un’importante occasione di crescita e di auto-coscienza, per l’intera comunità nazionale e in particolare per le generazioni più giovani. Evitando certo il nazionalismo retorico del passato, ci è richiesto invece un approccio prudente e umile. Assieme a tante belle iniziative, si infittiscono infatti ovunque mostre fotografiche, manifestazioni e spettacoli anche affascinanti e suggestivi, ma banali e semplicistici nell’interpretare la realtà tragica della guerra.
Il sogno di Mimmo
Ormai è passato quasi un anno da quando il gen. D. (ris) Girolamo Scozzaro è “andato avanti”. Era il 13 aprile dell’anno scorso, la domenica delle Palme, quando la telefonata della moglie Valentina mi ha raggiunto e tra le lacrime mi ha dato la notizia che non avrei mai voluto ricevere, ma che ormai aspettavo.
TRIESTE – Il monumento alla Penna
Dopo un accurato restauro è stato inaugurato a Trieste il monumento alla “Penna dell’Alpino” (nella foto), alla presenza dei soci ANA e delle rappresentanze di altre Associazioni d’Arma. Il monumento venne eretto presso la cella in cui era detenuto Guglielmo Oberdan prima dell’esecuzione.
BIELLA – Ortigara, un libro a cielo aperto
Durante la riunione annuale del gruppo di Pralungo è nata un’idea per ricordare i Caduti del paese in occasione del centenario della Grande Guerra. Nel maggio 2015, con l’aiuto del gruppo di Sant’Eurosia, verrà organizzata una mostra sulle vicende belliche e le storie dei nostri soldati Caduti.
Alla foiba di Basovizza
Lo scorso 10 febbraio, per la celebrazione del “Giorno del ricordo”, sul piazzale antistante la Foiba di Basovizza si sono schierati oltre 400 Alpini con 26 vessilli sezionali delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia. Molti i gagliardetti dei Gruppi e numerose anche le rappresentanze delle altre Associazioni d’Arma, degli esuli, dei parenti degli infoibati, della Lega nazionale di Trieste e di varie Associazioni patriottiche.
Il coraggio di esporsi
Caro direttore, con questa lettera non vorrei riaccendere la polemica sulla Preghiera dell’Alpino dopo il tuo coraggioso intervento sul settimanale diocesano di Verona, se non fossi stato colpito da tanta commozione nel leggere, sull’ultimo L’Alpino, il ricordo del Geniere alpino Nereo Ceccato sulla notte tragica del Vajont, dove il tenente Liaci non vedendo più la tenda dei due Genieri di guardia, ma un ammasso di fango, ordina l’attenti alla Compagnia e assieme a quei giovani affranti, recita questa preghiera sempre cara alle penne nere!