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domenica, 20 Luglio 2025

BOLZANO – Una nuova mensa per gli anziani

Il 3 febbraio è stata inaugurata presso la parrocchia “Regina Pacis” di Bolzano, nel quartiere Europa Novacella, la nuova mensa per anziani realizzata con il contributo dell’Ana di 50.000 euro raccolti in occasione dell’Adunata di Bolzano del 2012. Il Comune ha curato la ristrutturazione, la parrocchia ha messo a disposizione i locali e gli alpini hanno acquistato gli arredi.

Il gen. Danilo Errico nuovo Capo di SME

Il gen. Danilo Errico è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. È subentrato al gen. Claudio Graziano che dallo scorso 28 febbraio ha assunto l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa. 

Il V Comandamento

Caro direttore, Lei che conosce la Bibbia più di ogni altro, sa che nella seconda tavola di Mosè, in testa, c’è scolpito il V comandamento “non uccidere”. È messo lì non a caso, prima di tutti gli altri comandamenti della seconda parte, senza se, senza ma. Allora, come Le scrive un alpino, dovremmo essere tutti coraggiosi, audaci, nel renderci paladini dei nostri principali doveri di cristiani, seguendo i dieci comandamenti. 

Alpini di mare

Leggendo il numero di gennaio trovo l’articolo “Alpino… in mare” e per me, “Alpino... di mare”, ligure, nativo di una regione dove iniziano le Alpi che in diversi casi si “tuffano” letteralmente in mare e, dove nell’immediato entroterra vi sono picchi rocciosi che sia pur a quote più basse, nulla hanno da invidiare ai massicci più importanti, nelle ultime righe dove si scrive: “Nonostante il Corpo degli Alpini sia abituato alle creste vertiginose e sia l’espressione geograficamente più lontana dagli ampi orizzonti del mare…” per quanto mi riguarda, la frase suona un po’ stonata! 

La virtù dei forti

Egregio direttore, devo dire che ammiro la Sua pazienza, senz’altro è pari se non superiore a quella del mitico “Giobbe”. Non c’è giornale L’Alpino, in cui Lei non dia spazio alle lettere che Le arrivano da alpini che si arrovellano il cervello, con accostamenti di ogni genere e critiche, per dire o trovare qualcosa di negativo o addirittura spregiativo sulla nostra preghiera, vedi anche L’Alpino di febbraio. 

Il sacrificio di Selenyj Jar

Ancora una volta San Gabriele dell’Addolorata ha fatto il miracolo. La devozione verso il Santo patrono d’Abruzzo è stata più forte della paura del maltempo e decine di migliaia di alpini provenienti da tutto il territorio regionale, e non solo, si sono riversati a Isola del Gran Sasso e, dopo aver reso gli onori al vessillo della Sezione Abruzzi, hanno iniziato la sfilata verso il santuario di San Gabriele.

TORINO – Doppia festa a Leinì

Il gruppo di Leinì ha festeggiato il 90º di fondazione e i 30 anni del coro Ana “Baita Caviet”. Sono state numerose le iniziative, a partire dalle serate dedicate ai concerti del coro e della filarmonica Vittorio Ferrero di Leinì. Particolarmente emozionante è stata la visita degli alunni della scuola elementare “Anna Frank” alla sede del Gruppo, per assistere alla proiezione di filmati e fotografie sulla storia degli alpini. I piccoli sono stati invitati ad eseguire dei lavori a tema “Alpini” e hanno risposto con tantissimi disegni e manufatti, esposti nel salone della “Baita Caviet”.

Per l’Adunata, per la città

Per molti volontari della Protezione Civile Ana sarà un ritorno. Nelle prime ore del 6 aprile 2009 le prime frammentarie, drammatiche comunicazioni consentirono di mettere in moto l’organizzazione della nostra Associazione che intervenne in aiuto alla popolazione di L’Aquila e di tante zone dell’Abruzzo terremotato.

BOLOGNESE ROMAGNOLA – Cento… di questi raduni!

La città di Cento, il suo Gruppo alpini e i volontari di Protezione Civile hanno ospitato e gestito in modo impeccabile il raduno della Sezione Bolognese Romagnola, una due giorni ricca di appuntamenti con migliaia di alpini arrivati da tutta Italia. Il sabato mattina, la cerimonia alla scuola di Casumaro con l’inaugurazione del nuovo giardino degli alpini e del monumento agli alpini “andati avanti”.

Il testamento del Capitano

Non è sovrumana maestà quella del capitano Grandi che, ferito a morte, vedendo intorno alla slitta il cerchio silenzioso dei suoi alpini grida: «Che cosa sono questi musi duri? Su ragazzi, cantate con me: il capitano si l’è ferito, si l’è ferito: sta per morir». E allora, sulle desolate distese della steppa invernale, si leva un lesto e mesto corale di alpini, portato dal vento gelido della sera e guidato da una voce sempre più fioca di un morente. «Il primo pezzo al Re d’Italia… Il terzo pezzo alla mia mamma… Il quinto pezzo alla montagna che lo ricopra di rose e fior…». Però «si muore come si è vissuto». E se il dato unanime è l’amore e la devozione quasi filiale dei suoi uomini, significa che esistevano virtù morali e grandezza d’animo necessarie a giustificare un tale legame.

In politica senza cappello

Caro direttore, Le scrivo per chiederLe alcune considerazioni. Non è la prima volta che mi capita di vedere sui Tg nazionali signori che partecipano a manifestazioni politiche, portare distintivi partitici, sfoggiando il nostro cappello alpino.

Tìrano i tiranesi!

Bergamo-Tirano e ritorno. L’avvicendamento tra le due Sezioni sul gradino più alto del podio è avvenuto al 38º campionato nazionale Ana di sci alpinismo organizzato a Schilpario (Bergamo). Sebbene il miglior tempo assoluto sia stato quello della coppia formata da Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi del Centro Sportivo Esercito, che hanno coperto i 14 km del percorso in 1 ora e 18 minuti, la competizione Ana è stata vinta dagli atleti tiranesi Walter Trentin e Matteo Pedergnana, con il tempo di 1:19’,04”. Al secondo e terzo posto si sono classificati i bergamaschi Pietro Lanfranchi con Giovanni Zamboni (1:19’,54”) e Riccardo Donati con Nicola Grassi (1:25’,42”).

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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